sabato 12 dicembre 2009

Si, certo...

Rutelli: "Diverremo primo partito insieme a Casini e ai delusi". All'auditorium Paganini si conclude la prima assemblea del nuovo movimento. L'ex sindaco di Roma nel suo intervento corteggia l'Udc, ma considera futuribile l'ipotesi di una alleanza con Pd e Idv di Raffaele Castagno

“Un nuovo polo che nel giro di alcuni anni diventi la prima forza politica italiana, mettendo insieme tutte quelle forze, a cominciare dall’Udc di Pierferdinando Casini, che condividono le nostre idee e i nostri valori”. Si congeda così Francesco Rutelli dalla convention all’auditorium Paganini di Parma, che ha tenuto a battesimo il suo nuovo movimento politico “Alleanza per l’Italia”. Lunghi applausi e calorose strette di mano dopo la mattinata di lavoro, per un incontro che si è svolto all'insegna dell'entusiasmo e della speranza. "Si respira un'aria nuova" tra i commenti più ricorrenti dei delegati giunti numerosi nella città ducale. Una nuova forza politica che si faccia maggioranza nel paese per superare “questo bipolarismo malato dominato da posizione estreme” ha detto l’ex sindaco di Roma, riprendendo alcuni dei temi già affrontati nel primo intervento di venerdì. Dopo le aperture “tiepide” a Fini, il leader del nuovo movimento si dimostra pronto a stringere un’alleanza antiberlusconi con Casini, con il quale Rutelli vuole ricostruire “su nuovi presupposti la democrazia dell’alternanza”. Un’apertura che il leader dell'Api vuole allargare anche a quelli che chiama “delusi di destra e di sinistra”, per porre fine all’e gemonia berlusconiana, che non potrà risolversi, spiega nel suo intervento, tra non pochi applausi, “con il bombardamento giudiziario o con una piazza che faccia proprie le parole di un pluriassassino” riferendosi alle dichiarazioni del pentito di mafia Spatuzza. Sulle prossime mosse elettorali in vista delle regionali Rutelli non si sbilancia. In pratica si deciderà, secondo quanto già emerso venerdì, regione per regione. Una parola definitiva al riguardo dovrebbe arrivare dal nuovo incontro dell’Api fissato a Napoli per il 30 gennaio. “Non abbiamo fretta - ha detto – presenteremo il nostro simbolo dove siamo forti, sperimentando altrove alleanze territoriali che permettano di percorrere strade nuove”.

Tabacci. "Le anime in pena sono molte, non soltano Gianfranco Fini”. La pensa così Bruno Tabacci nel suo intervento alla convention di Alleanza per l’Italia. Tabacci ribadisce la necessità di avere una forza politica plurale e democratica: “Voglio un partito dove il leader possa essere messo in discussione e anche in minoranza. Serve una laedership riconosciuta non subita” ha detto. L’ex Udc non ha risparmiato attacchi a Silvio Berlusconi, polemizzando in particolare sulle dichiarazioni nelle quali il premier afferma di essere stato eletto dal popolo: “Una bugia - dice Tabacci – perché siamo ancora uno stato parlamentare”. Critiche anche sulla vicinanza tra il presidente del Consiglio e Putin: “Le scorribande sull’energia non sembrano animate da un interesse generale, ma particolare”. Tabacci ha quindi delineato il compito che spetta all’Api: “Portare a compimento il disegno di sgretolamento del sistema bipolare e il leaderismo proprio dei grandi partiti e dei partiti piccoli''.

Bersani. Da Fiorenzuola il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha fatto degli auguri, vagamente ironici, al nuovo movimento di Rutelli: "Non voglio polemizzare - ha detto - gli auguro davvero di fare un partito di cui stavolta sia convinto".

Bertelli contro Berlusconi. Nel primo giorno della convention il presidente di Prada Patrizio Bertelli si è reso protagonista di un intervento dai toni forti, parlando sia della situazione dell'Italia che del premier Silvio Berlusconi, accusato di "aver messo il paese in condizioni scandalose davanti all'opinione pubblica mondiale" dopo la sortita al Congresso europeo del Ppe a Bonn. Il proprietario di Prada ha quindi invocato la necessità di avere nella costituzione una "procedura di impeachment contro il presidente del Consiglio". Tra gli applausi ha concluso affermando che "bisogna buttare fuori questo signore dal Parlamento". Analoghe ovazioni per le sue sortite sul sistema Italia, dalla spazzatura di Napoli, con "i politici da prendere a calci nel sedere" fino alla questione Malpensa: "Impossibile fare turismo se si discute ancora di avere o meno voli intercontinentali verso Pechino" ha detto. Stoccata anche su Fiat: "Inammissibile continuare a finanziarla" ha tuonato dalla tribuna.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco il nuovo progetto politico: il ritorno alla DC e alla prima repubblica!
Ma che se ne vadano a fare in culo!E alle regionali che non manchi nessuno per dimostrare a questi "illuminati del popolo" dove se lo possono ficcare il loro "grande centro"..

personaacaso

Eleonora ha detto...

@Personaacaso, hai fatto caso alle etichette di questo post? Una è proprio "balena bianca". Mio padre mi dice sempre che la Dc è stata un incubo, un mostro, un grosso buco nero che s'è fregato tutto. E guardacaso, parlano di "aria nuova" (che puzza di marcio e di schifo) ma sempre gli stessi sono.