DI PIETRO: «CONTRO LA VIOLENZA MA LUI ISTIGA» - «Io non voglio che ci si mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza». Antonio Di Pietro commenta così quanto accaduto a Milano. «Io - aggiunge il leader dell'Idv - condivido le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese». Proprio pochi giorni fa Di Pietro, nel corso della manifestazione della Cgil a Roma, aveva detto: «Se il governo continua ad essere sordo ai bisogni dei cittadini, si andrà allo scontro di piazza, e lì ci scapperà l'azione violenta se il governo non si assume la responsabilità di rispondere ai bisogni del Paese». E dopo le critiche piovutegli addosso per le sue parole, il leader dell'Idv ha mandato una nuova nota: «Come al solito quando si tratta di criticare l'Idv i soliti 'Solonì capiscono fischi per fiaschi. Ribadisco allora che noi tutti deploriamo e condanniamo l'aggressione subita dal presidente del consiglio. Ci mancherebbe altro!». «Però - aggiunge - non può e non deve legittimare e giustificare la dilagante esasperazione che l'assenza di politiche economiche e sociali di questo governo sta provocando nei confronti di miglia di lavoratori e padri di famiglia. Non è prendendosela con me che si risolvono i problemi, ma affrontandoli e dando risposte ai bisogni dei cittadini, cosa che il governo Berlusconi non ha fatto e non pare abbia alcuna intenzione di fare».
... e ancora: «IL PREMIER NON FACCIA LA VITTIMA» - Neanche Rosy Bindi ha usato parole tenere nei confronti del premier. La presidente del Pd, pur condannando «il gesto folle» di Tartaglia, ha invitato il premier a «non fare la vittima», apostrofandolo come «uno degli artefici del clima violento» nel Paese. La presidente del Pd ha espresso «solidarietà» a Berlusconi, ma ha anche sottolineato che «resta il fatto che tra gli artefici di questo clima c'è anche Berlusconi, non può sentirsi la vittima». Per la Bindi gesti come quello di cui si è reso responsabile Tartaglia quelli «vanno sempre condannati, mai giustificati. Qualche volta, però, sono spiegabili». «Motivi di esasperazione ce ne sono molti, legati alla crisi economica che alcuni pagano con prezzi altissimi», ha detto Bindi a La Stampa. «La sensazione più diffusa è che non sai più a chi rivolgerti, chi ti tutela. C'è perfino una rottura in parte creata ad arte del movimento sindacale. E poi c'è uno scontro politico che si porta dietro sicuramente frange estremiste o persone che perdono la testa, ma - sottolinea - chi ha più responsabilità fa di tutto per dividere il paese».
5 commenti:
Di PIetro fu colui che disse: "Io a quello lì lo sfascio".
Qualcuno l'ha sentito e ha obbedito.
Mh, magari è solo una coincidenza... però, sai, ci si dovrebbe opporre o protestare in altri modi. Resta il fatto che mi chiedo (che l'aggressore sia disturbato o meno), dobbiamo ringraziare Di Pietro?
Sì, ma non solo. De Benedetti e le sue squallide campagne di stampa su Repubblica, Travaglio, Santoro, Grillo,PRC. POi ci sono gli sciacalli che stanno a gustarsi lo spettacolo e interverranno a spolparsi la carcassa: FINI, Casini. Rutelli, Bersani.
Come vedi, c'è da scegliere.:-(
Elly, io dico solo che il pecoraio faceva solo bene a star zitto dopo il fattaccio... cmq, al tipo daran di sicuro l'infermità mentale (già han detto che ha problemi psichici) e non farà un giorno di carcere... ma la cosa più squallida, mi ha detto il mio ragazzo, che su Facebook è già stato definito 'l'uomo dell'anno' (l'aggressore, eh!)... :(
Kizzy, che abbia problemi psichici è risaputo: ha detto lui stesso di aver votato per DiPietro... u_u
Ma quella a cui dovrebbero dare l'infermità mentale per prima è la Bindi. La bassezza morale di quella donna è impressionante.
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