sabato 5 dicembre 2009

Mr. Nessuno e i barbari...

... un modo come un altro per scagionare e giustificare tutti gli immigrati che delinquono... e mettiamoci di mezzo anche la fede che così fa più impressione.

Quando le semplificazioni non aiutano a capire la natura del male. I "barbari" siamo noi di Filippo Rossi

I barbari sono tra noi. I barbari non arrivano da oltre confine, non sono extraterrestri, non sono gli immigrati, non sono l’uomo nero. Non sono clandestini. I barbari non si chiamano con nomi diversi. Sono dei signor Rossi, come noi. Sì, i barbari hanno nomi italiani, sono figli di questa terra. I barbari sono già qui. Per vederli, per riconoscerli, dovremmo guardarci allo specchio senza andare troppo lontano. I barbari si chiamano Cip e Ciop, a vederli non fanno paura, nemmeno ai bambini. I barbari sembrano inoffensivi. Sono a Pistoia. Ma anche a Palermo, e a Torino e a Napoli e a Milano. A Roma. Possono essere ovunque. I barbari schiaffeggiano i bambini. Rapinano, uccidono, stuprano. I barbari sono i mafiosi, i camorristi, gli 'ndranghetisti. I barbari sono quelli che sanno solo odiare anche se pensano di amare se stessi. I barbari si nascondo tra noi. Hanno le nostre facce, i nostri vestiti. Si confondono, non si mettono il chador. I barbari mangiano gli spaghetti e le lasagne. La pizza e le tagliatelle. Bevono vino. E festeggiano quando l’Italia vince ai mondiali. Sventolano la bandiera. I barbari vanno a messa la domenica. Pregano il nostro Dio. Fanno il presepe. E l’albero di Natale. I barbari sono i nostri vicini di casa. Credono nella famiglia. Nelle vene gli scorre il nostro stesso sangue. Fanno le corna e dicono le parolacce. Parlano la nostra lingua. La loro prima parola è stata mamma. La seconda papà. Vivono come noi. I barbari hanno passaporto italiano, votano alle elezioni, scelgono i nostri partiti. Si arrabbiano come noi. Sono di destra e di sinistra. I barbari sono compatrioti, conterranei, compaesani. Non sono stranieri. Sono madri e padri di famiglia. Sono nati italiani da genitori italiani. Hanno il cuore tricolore. Hanno le nostre radici, la nostra tradizione, i nostri e costumi. La nostra identità. I barbari non sono multietnici. E nemmeno multiculturali. I barbari non sono gli altri. I barbari siamo noi che vediamo i barbari solo negli altri.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credimi prima che cliccassi il link pensavo fosse il solito articolo de l' unità o repubblica ma con tutte le prove di assoluta demenza sinceramente non credevo che i finiani arrivassero a far proprio il relativismo Kulturale che giustifica tutto e il contrario di tutto!
Io di questa destra finiana filo-sinistroide su modello olandese (il sindaco di Rotterdam che fece cancellare l' angelo con il fumetto "non uccidere" perchè "razzista" era un liberale olandese di cdx..) ne faccio volentieri a meno, Berlusconi pensi a piantare dei paletti etici e "programmatici" nel suo partito almeno ora che è ancora in politica..

Ah approposito, dei barbari della piattaforma debenedettiana Splinder mi hanno appena cancellato senza nessun/a motivo/giustificazione il mio account, perchè non vedo nessuna sollevazione popolare in difesa dei miei diritti?

personaacaso

Eleonora ha detto...

O_o ti hanno cancellato l'account senza motivo? Quelli di splinder sono dei gran bastardi e non mi pare proprio che c'erano motivazioni valide per censurarti così. O sicuramente davi fastidio a qualche pio musulmano... amico della redazione. Mi dispiace davvero.

No, no, purtroppo è un articolo di farefuturo. E hanno imparato bene la tecnica della takjia islamica.

Anonimo ha detto...

Sinceramente un po me lo aspettavo ch sarebbe accaduto prima o poi, come ho detto Splinder è di proprietà di De Benedetti e molti anche prima di me hanno avuto lo stesso destino (non bannati da un blog, ma proprio l' account DELETTATO in modo da non poter più parlare da nessune parti!)

personaacaso