martedì 27 settembre 2022

Post voto, la vittoria di Giorgia Meloni

Artisti antifascisti? Belli gli "artisti" zitti e muti davanti ai DPCM, che sennò il potere gli tagliava i soldi pubblici, zitti e muti davanti al dettato "l'interesse generale supera i diritti dell'individuo", principio di chiaro stampo totalitario e fascista, zitti davanti all'apartheid degli altri, i reietti, fossero stati colleghi e perfino loro famigliari, niente, sempre zitti, come davanti all'entrata in guerra dell'Italia, de facto, per sostenere certe fazioni naziste (ops, kantiane?) nel "nuovo Vietnam" in salsa angloamericana. Belli e freschi come roselline appena sbocciate: ora cianciamo di fascismo? È il loro silenzio (!) ad avere creato in due anni di "pandemia" le premesse della vittoria della destra, proprio così, il loro silenzio sulle scelte totalitarie e fasciste messe in atto in Italia. Ora cosa temono? Un governo che ha già detto che proseguirà l'Agenda Draghi, o Agenda 2030 che la sinistra stava portando avanti? Non hanno capito che non è cambiato nulla nella sostanza? Ah, lo so, "chi" gli assegna i fondi pubblici e delle fondazioni, soldi dei bandi con cui tutti loro vivono, sono il deep state di sinistra, quindi per farsi vedere solerti e obbedienti verso i loro padroni ora starnazzano di "fascismo"! Suppongo che se la destra (difficile ma possibile) arrivi a sostituire gli uomini del deep state di sinistra che assegnano i soldi dei bandi con uomini di destra, ogni oca del Campidoglio attuale smetterà di strillare, anzi, avremo subito degli obbedienti "ah, però, in fondo, non sono proprio malaccio". Gli artisti, ormai stracciamutande senza dignità, relegati nel passato "ideologico" come tutti quelli che, per sopravvivere, non si possono più permettere di avere degli "ideali", uomini non più realmente vivi e puri, svenduti da sempre al piatto di minestra assicurato loro dal sistema, abbassano la testa, abbiano anche senza comando come tutti i cani a catena, leccano con solerte sottomissione qualunque mano gli giri il denaro, pubblico o privato che sia, che gli consenta di salire su un palco e credersi di essere ciò che, evidentemente, non sono più: uomini liberi.


Matteo Gazzolo

domenica 4 settembre 2022

“Se accadesse”…

Il commissario Tontolo Gentiloni spiega che se la Russia tagliasse definitivamente il gas, violerebbe i contratti. “Se accadesse”, dice. Invece sta accadendo. Cosa si aspettavano dopo sanzioni così dure? Si aspettavano tappeti rossi, ricchi premi e cotillons? Ma a rimetterci, visto che sono proprio loro ad essere polli senza testa, siamo sempre e solo noi.