mercoledì 30 dicembre 2020

La scienziata Lucarelli

La scienziata di ballando con le stelle Selvaggia Lucarelli, disprezza chi non si vuole vaccinare e io, non ci dormo la notte. Peccato che gente come lei, non si sa per quale misterioso motivo, è seguita da tanta gente, troppa gente.


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Le persone che non intendono vaccinarsi non hanno il mio rispetto. Anzi, le disprezzo fortemente e desidero che lo sappiano e sappiano il perchè. Come prima cosa le disprezzo perchè fingono di avere un'opinione articolata su un tema- la scienza e i vaccini- di cui non sanno nulla. Parlano di dna, di reazioni allergiche, di composizione dei vaccini quando nella vita hanno preso a fatica la terza media o, peggio, si sono pure laureate per poi considerare interlocutori ex hostess squilibrate, medici mitomani, analfabeti e una galleria varia di persone che mirano solo ad avere finalmente un qualche ruolo nella vita, ruolo che è sempre quello della contro-narrazione rispetto alla narrazione dominante. Sono persone che sarebbero (sono) capaci di sostenere qualsiasi tesi pur di esistere, pur di sentirsi parte di una rivoluzione, pur di avere il loro riscatto nei confronti di un mondo che nella loro testa frustrata non riconosce abbastanza il loro valore. Alla fine è gente senza pensieri, bottiglie vuote che aspettano di essere riempite dalla cazzata più d'effetto con cui si sentono di poter diventare interlocutori e oppositori dei Burioni e dei Galli di turno. Hanno, avete tutto il mio disprezzo perchè a voi non frega nulla dei vaccini, della terra piatta, del 5g, di Bossetti e delle scie chimiche. Semplicemente, avete trovato l'alternativa ai selfie su Instagram per pensare di contare qualcosa sul web quando è tutta la vita che cercate di contare qualcosa, senza successo,  nel vostro isolato. 


Disprezzo ancora di più i medici (e affini) che ripetono lo stesso, succitato meccanismo perchè probabilmente ambivano a ruoli e riconoscimenti nel loro settore ma non ci sono riusciti con la scienza e ci provano con l'anti-scienza. Li disprezzo perchè ammantano di autorevolezza le loro cazzate, plagiano menti deboli e personalità arroganti, ritagliano gli articoletti di giornale che parlano delle loro teorie sull'acqua di fogna spacciata per vaccino e se li incorniciano dietro la scrivania del loro studio, come fossero master in America. Disprezzo chiunque pensi di poter coltivare dubbi senza mettersi a studiare la materia su cui instillano dubbi, che non è materia per tutti. Che è materia di chi si è fatto il mazzo sui libri, intanto, non di chi ha registrato il sito "quellochenonvidicono.org". Detesto e disprezzo chi dice che non si vaccina  perchè "non so cosa ci mettono dentro", come se questo non valesse per qualsiasi cosa, dalla medicina che assumete, alla bibita che bevete, alla macchina che guidate, al computer con cui scrivete le vostre minchiate. Alle schifezze che vi sparate nelle chiappe o sulla faccia per sembrare più giovani. Se siete così diffidenti, se non vi fidate dei ricercatori farmaceutici non fidatevi neppure degli ingegneri elettronici e smontate il vostro computer, il vostro monopattino, il vostro cellulare perchè chissà che non ci sia un pezzo assemblato male o una batteria al litio difettosa. Quando andate al ristorante, prima di mangiare qualcosa, andate a far analizzare in laboratorio la cacio e pepe. Se non vi fidate della scienza, non vedo perchè dovreste fidarvi della ristorazione, con tutte le intossicazioni alimentari che ci sono. O degli ingegneri elettronici, visto che ci sono case che vanno a fuoco per corto circuiti agli alimentatori di telefoni e monopattini. Io mi fido della scienza perchè non ho gli strumenti per metterla in discussione, come prima cosa. 


Disprezzo gli operatori sanitari che "io no mi vaccinerò" perchè hanno scelto di fare un mestiere in cui si accudiscono e si proteggono le persone fragili e mettono in pericolo le persone fragili. Io questa gente non la voglio negli ospedali e non voglio che sia pagata con le mie tasse. Che cambi pure mestiere e si metta a fare ricerca, visto che dichiara di saperne di più dei ricercatori. Infine, e questo è il punto più grave, disprezzo chi non si vaccina perchè "1 persona su 45 000 ha avuto una reazione allergica". Bene. Mettiamo pure il caso che voi possiate essere quella persona. Quindi, la vostra eventuale incolumità vale più della vita di 70 000 persone l'anno. State dicendo questo. Che per carità, ci sta. Solo che in un mondo popolato di gente come voi non ci sarebbe chi rischia qualcosa per gli altri, per la comunità, e con probabilità ben più alte di rimetterci qualcosa.  Non avreste mariti, figlie, compagni, amiche poliziotti o carabinieri, non avremmo medici che vanno ad operare nelle zone di guerra, non avremmo squadre di soccorso che vi vengono a recuperare nei dirupi, e così via. Nessuno se tutti fossero come voi, tra l'altro, sarebbe andato in guerra per difendere la democrazia e permettere a voi altri di dire le vostre cazzate, oggi.  Vi disprezzo perchè ogni giorno in più in cui voi non vi vaccinerete ci allontaneremo un giorno in più dal raggiungimento dell'immunità di gregge e qualcuno, nel filo invisibile che disegniamo continuamente con le nostre scelte durante questa epidemia, per le vostre scelte morirà. 


Infine, vi disprezzo perchè siete forti del fatto che Il Covid uccida principalmente anziani, spesso già fragili. Se anzichè con il Covid oggi il mondo stesse combattendo contro l'Ebola, contro una malattia con una letalità fino al 90% che colpisce vecchi e bambini senza distinzione, beh, fareste ben poco gli scettici, i rivoluzionari, i ribelli alla dittatura sanitaria. Ve la fareste nel pannolone e stareste battendo i pugni sul vetro del primo ospedale di zona, con i figli per mano, implorando che qualcuno ve li vaccini col siringone per gli elefanti. La questione costi/benefici non sarebbe neppure in discussione. E sì, vi ricordereste, forse, che è facile fare gli alternativi, gli antagonisti dei poteri forti, col culo rugoso degli altri, magari poggiato sulla padella in qualche ospedale in cui morire dimenticati da tutti. E' quando il culo in pericolo è liscio e sodo che si contano i veri rivoluzionari. E no, voi di quei rivoluzionari lì non ingrossereste le fila, statene certi.


Selvaggia Lucarelli

Sul vaccino

Volete vaccinarvi per il vostro elevato senso civico? Volete proteggere la vostra mamma anziana? Bravi, nobilissimo. Tuttavia, per vostra riflessione, il professor Filippo Festini, docente di infermieristica presso l'Università di Firenze, si è preso la briga di analizzare le scarne informazioni pubblicate dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA) sul cosiddetto “vaccino” (in realtà, terapia genica sperimentale) della Pfizer. Per chi ha fretta o fatica dopo la terza riga, riassumo i punti salienti:


- La cosiddetta sperimentazione si è limitata a 36mila persone in tutto, delle quali solo la metà (circa 18mila persone) è stata effettivamente vaccinata mentre l'altra metà ha ricevuto un placebo (ossia, una sostanza inerte: serve per verificare le differenze rispetto ai vaccinati).


- La durata media dell'osservazione dei soggetti è stata di appena 45 giorni – un mese e mezzo. Tutto ciò che succede a partire dal 46° giorno dalla vaccinazione è ignoto.


- Non è stata valutata la tossicità su esseri umani ma solo su ratti. La cancerogenicità invece non è stata valutata neppure sui ratti.


- Circa l'efficacia, su 1000 casi di Covid, con la vaccinazione se ne evitano 9, ma sopra i 75 anni d’età (ossia la fascia che avrebbe più bisogno di protezione) il vaccino è inefficace e potrebbe anche essere dannoso. Sotto i 12 anni non è mai stato somministrato a nessuno. Ovvero: il “vaccino” (in realtà, terapia genica sperimentale) ai bambini non si può dare, a chi servirebbe veramente non dà protezione o ne dà poca, e funziona discretamente solo nei soggetti col rischio minore.


In conclusione, l'unica nota confortante è che comunque in Italia la campagna vaccinale si risolverà come tutto ciò che è stato gestito da questi criminali assassini e inetti: in un sereno, costosissimo fallimento.


(Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini, assieme ai magistrati eversivi e golpisti.) 


Piergiorgio Molinari 


COMIRNATY, il vaccino antiCovid della Pfizer: ho letto la parte dei risultati della sperimentazione (pagg. 7-10) e mi sono messo le mani nei capelli. Ecco schematicamente quello che si evince da una prima lettura.


1- Lo studio non è ancora terminato. Dei 44mila reclutati, solo 36600 hanno per ora completato le 2 somministrazioni previste dal protocollo. In altre parole, il vaccino è stato autorizzato all’uso sulla base dell’80% dei dati. Il 20% mancante -e che arriverà in seguito- ha la potenzialità di determinare un dato finale completamente diverso, ad esempio dimostrare l’inefficacia del trattamento. Infatti, quando si fanno degli studi prospettici, si ritiene convenzionalmente che la perdita nel corso dello studio di più del 20% dei partecipanti iniziali renda i risultati finali non attendibili. Il Comirnaty, quindi, è a tutti gli effetti ancora allo stato sperimentale.


2- La durata dell’osservazione è incredibilmente breve. Sia i soggetti vaccinati che quelli non vaccinati sono circa 18mila. L’osservazione complessiva di ciascun gruppo è stata di circa 2200 anni/paziente. 1 anno paziente sono 365 giorni/paziente; 2200 anni/paziente sono 803mila giorni/paziente. Basta dividere per 18mila per accorgersi che ogni paziente è stato osservato in media per 45 GIORNI circa. In altre parole, qualunque affermazione venga fatta su questo vaccino (tossicità, effetti avversi, durata della copertura) che oltrepassi l’orizzonte temporale di 45 giorni è valida quanto le previsioni del mago Anubi. Con 45 giorni di osservazione, dire che la copertura sarà - ad esempio - di un anno è semplicemente un falso.


3- Non è stata valutata la tossicità su esseri umani (quello che di solito si fa nella fase 1) ma solo su ratti. La cancerogenicità invece non è stata valutata neppure sui ratti.


4- Il vaccino può essere somministrato solo a soggetti con almeno 16 anni di età. Sono stati reclutati anche bambini tra 12 e 16 anni ma ancora non ci sono dati. Sotto i 12 anni non è mai stato somministrato a nessuno.


5- Sopra i 75 anni d’età il vaccino è inefficace. Infatti l’intervallo di confidenza statistica dell’efficacia va da -13% a 100% ! Come dire che si accetta l’ipotesi che potrebbe anche fare male. Nella fascia 64-75 anni l’intervallo va da 53% a 99,8% cioè l’efficacia è molto incerta e potrebbe anche essere di poco superiore al 50%. Solo nella fascia 16-64anni l’efficacia ha un intervallo accettabile. In altre parole: ai bambini non si può dare; a chi servirebbe veramente non dà protezione o ne dà poca; e funziona nei soggetti col rischio minore.


6- Tra i vaccinati, hanno preso il Covid lo 0,046% dei soggetti. Tra quelli che hanno ricevuto il placebo, hanno preso il Covid lo 0,92% dei soggetti. In altre parole: il vaccino ha protetto il 99,9% dei soggetti a cui è stato somministrato, il placebo ha protetto il 99,08% dei soggetti a cui è stato iniettato. Il placebo effettivamente protegge un po’ meno del vaccino ma almeno è gratis! La differenza tra le due percentuali è 0,87% e si chiama riduzione assoluta del rischio o rischio attribuibile: è la quota di casi di Covid evitabile con la vaccinazione: su 1000 casi di covid, con la vaccinazione ne evito 9.


7- Il Number Needed to Treat è un valore statistico che ci dice quante persone dobbiamo vaccinare per ottenere la prevenzione di un caso di Covid. Ovviamente, più è basso, più il farmaco è efficente. Nei trattamenti curativi si ritiene accettabile un valore di 5. Nei trattamenti preventivi (come un vaccino) sono accettabili anche valori più grandi, come 30-40. Questo vaccino ha un NNT di 114: devo vaccinare 114 persone per prevenire un caso di Covid.


Prof. Filippo Festini

martedì 29 dicembre 2020

Europa, vaccini, Confcommercio e Cina

Se c'è una cosa che, più di altre, ho imparato nella vita, è che l'essere umano ha una innata capacità di vivere fingendo di non vedere, distogliendo lo sguardo da un problema per autoconvincersi che quel problema non esista.


La Germania conclude un contratto privato con l'azienda Pfizer per ulteriori 30 milioni di dosi. Dico "ulteriori" in riferimento a quelle già previste dal patto fra UE e Paesi membri. Lo fa per porre fine, il più in fretta possibile, alla morsa del virus. "La legge del più forte" si direbbe in natura. Il potere del denaro che tutto può comprare. Questo accade perché l'Europa è unicamente una entità astratta, un disegno sulla cartina geografica, un'idea mai compiuta. La Gran Bretagna, in verità, non è uscita all'UE, perché non si può uscire da qualcosa che non esiste. Nell'Europa non compare il totale, ma solo una somma di singoli addendi che viaggiano per conto proprio. Lo abbiamo visto nelle differenze di tassazione che spinge le aziende ad abbandonare l'Italia o nella iniqua ripartizione dei migranti. Eppure fingiamo che non sia così. 


Migranti, appunto. Ammassati da giorni in Bosnia, nella neve, alcuni morti per il freddo. Accatastati in campi dati alle fiamme. Flussi di anime e carne che l'Europa finge di non vedere. Del resto, qualcosa che non esiste non può vedere qualcuno che sarebbe meglio non esistesse. 


Confcommercio annuncia che oltre 300 mila imprese nel 2020 sono definitivamente chiuse e tante altre ancora lo saranno. Eppure, con deforme perseveranza, viene annunciato che a Gennaio non riapriranno teatri, palestre o piscine, come se la cultura e lo sport fossero gingilli superflui e non cura per anima e corpo, medicina per spirito e testa. Una saracinesca abbassata non provoca un rumore udibile solo per il singolo imprenditore, ma porta i nostri passi alla devastante resa. Eppure la politica, con audacia corrosa dalla inettitudine, sceglie di non vedere, per autoconvincersi che il bene di una comunità non dipenda anche da questo.


Zhang Zhan, voce coraggiosa, baluardo di verità, bella nella sua ostinata presunzione di scardinare i sigilli di un regime totalitario, viene condannata al buio per quattro anni, rea di aver raccontato cosa accadeva a Wuhan lo scorso inverno. Ciò che, per vigliaccheria, la comunità internazionale non fa, lei ha fatto. Non si è genuflessa davanti al silenzio della Cina, mai imputata per essere la colpevole di quello che ci stravolge. "Non nominare la Cina" è il dictat dell'Europa che non esiste, di Governi deboli, pavidi, vacanti di quella luce che dovrebbe spingere essi a conoscere la verità che appare ovvia e, al contempo, impronunciabile. Zhang Zhan, prode guerriera, condannata dal nostro sguardo pigro a cui ci aggrappiamo per sopravvivere in un mondo così ostile.


"Per non vedere non è obbligatorio essere ciechi o chiudere gli occhi".


Giovy Novaro 

domenica 27 dicembre 2020

Lo spettacolo del vaccino

A cosa sto pensando? Sto pensando che oggi sarà l'ennesima giornata di trasmissioni a reti unificate dove la mega scenografia messa in atto e diretta dal commissario Arcuri andrà avanti. Da 3 giorni vediamo in continuazione un banalissimo furgoncino dedito al trasporto di mozzarelle e latte fresco,  scortato da decine di auto dei carabinieri, che viene ripreso in ogni sua parte. Da 3 giorni vediamo degli scatoloni che vengono caricati e scaricati da furgoni e da aerei. Da 3 giorni vediamo Arcuri e company  nell'atto di fare finta di scaricare una scatola di fialette sotto ghiaccio. Continuiamo a vedere sportelli di congelatori che si aprono e chiudono come i congelatori di casa quando ricevi una telefonata per dirti "esci e scongela la carne perchè non sono riuscito a fare la spesa". Tutto questo show ci viene propinato da 3 giorni a reti unificate da centinaia di pseudogiornalisti e cameraman che si accalcano  per riprendere un pezzo di furgone, una scatola di cartone  o l'interno di un congelatore vuoto. Poi mi domando ma come ci stanno riducendo i media? Possibile che nel 2020 non fosse possibile trasportare queste scatole in meno di  2 ore su un aereo dal Belgio a Roma  anziché su un furgone di latticini che ha attraversato mezza Europa scortato da centinaia di poliziotti? Possibile che per 3 giorni ci hanno fatto vedere il furgoncino che a passo d'uomo attraversava il Brennero innevato? Possibile  che fai viaggiare il furgoncino per migliaia di chilometri in Europa e poi,  per distribuirlo in Italia,  per distanze superiori al raggio di 300 Km da Roma, mi organizzi elicotteri ed aerei militari per il trasporto di qualche sparuta scatoletta di cartone? Possibile che il buon Arcuri e company, tanto sicuri dell'efficacia del miracoloso vaccino di cui  quasi nulla di concreto si sa,  anziché mettersi a favore di telecamera toccando e accarezzando le scatole del furgoncino, anziché simulare di essere diventato uno scaricatore di scatole (tipo operaio Amazon), oggi non sia lì con il suo braccino scoperto a farsi iniettare la prima dose ed "eroicamente" rinunci a dare il buon esempio cedendo il posto ad una infermiera, ad un operatore socio assistenziale e a due anonimi medici? E poi alla fine mi chiedo ma questi sceneggiatori e registi di tutto questo baraccone si rendono conto del grado di assurdità raggiunto? Ed, ancora, qualcuno al ministero della salute e al governo capiscono che qui l'unica cosa che contava era dare l'esempio anche a costo di farsi iniettare un vaccino antinfluenzale scaduto (tanto poi chi ne controllava il contenuto), anziché essere scambiato per un operaio di Amazon o un autista della Galbani?


Antonio Comparato


Inoltre, dal blog Farmaciaonline: https://farmaciaonline.net/articolo/vaccini-anti-covid-di-pfizer-biontech-e-moderna-le-nanoparticelle-potrebbero-scatenare-le-reazioni-avverse?fbclid=IwAR3TAT0tQpSpXyqWBtCm29kE1oJ5BBP8PZkI9cn3eTsi1dliTonAabH0c2E

martedì 22 dicembre 2020

Non mi vaccino

Io comunque alla luce di ciò che ho letto, liberamente scelgo di non vaccinarmi. Aspetto eventualmente che sia il Governo ad assumersi le responsabilità e dunque che o impongano l'obbligo o che impongano restrizioni permanenti alla vita dei "non vaccinati" tali da decretarne di fatto "la morte civile" e quindi di fatto obbligandomi. A quel punto mi vaccino. E se mi succede qualcosa ne parliamo di fronte ai tribunali. 


E si, perchè sono arrivato alla conclusione che si sta giocando una partita giuridica, e dunque una partita a scacchi. Per ora non impongono alcun obbligo né palese (“Ti devi vaccinare!”), né latente (“Se non ti vaccini non puoi viaggiare, non puoi andare al supermercato, al cinema, al bar...ecc.”) e contano sulla dabbenaggine dei fessi che pure non capendo nulla della materia scientifica in sé devono dimostrare di "credere nella scienza" e di essere "buoni cittadini" dunque dei fessi. Io aspetto che sia Sua Maestà lo Stato ad obbligarmi e si assume le responsabilità a partire dal "principio di precauzione". Ma volontariamente ad una sperimentazione di massa non mi sottopongo. E sì, una speriementazione, infatti i vari organi scientifici non hanno dato alcuna autorizzazione, dunque non dicono che quantomeno non fa male; si tratta infatti di una autorizzazione emergenziale perchè non esistono altre cure. Cosa ampiamente falsa anche questa, tra  i migliori scienziati internazionali hanno scritto su riviste scientifiche che le cure per chi contrae la malattia ci sono. 


Dunque, siano Lorsignori ad assumersi la responsabilità di obbligarmi direttamente con un Tso o indirettamente rendendomi la vita impossibile. Volontariamente a una sperimentazione non mi sottopongo. Perchè a quel punto sono stato io a volere ciò che potrebbe accadermi e Lorsignori ne escono puliti.


Giuseppe Masala

domenica 20 dicembre 2020

Idioti

L'Europa e l'euro ci faranno lavorare un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più; se dopo vent'anni avete avuto solo miseria, disoccupazione e perdita di sovranità, è colpa degli euroscettici. La soluzione: più Europa.


L'islam è una religione di pace; se ha portato ovunque solo attentati sanguinosi e sottomissione, è colpa degli islamofobi. La soluzione: più islam.


Gli immigrati sono una risorsa; se hanno portato solo criminalità, insicurezza e sfruttamento, la colpa è dei razzisti. La soluzione: più immigrazione.


I lockdown e le mascherine difendono dal terribile virus; se gli unici risultati sono un maggior numero di vittime e la perdita dei diritti elementari, la colpa è dei negazionisti. La soluzione: più lockdown e mascherine.


Se vi sembra di intravedere uno schema, è perché sono tutte varianti del modello originario: “Il comunismo è una buona idea applicata male”. Il medesimo schema ideologico adottato dai medesimi criminali per i medesimi sordidi scopi di potere, facendo presa sulla medesima massa di cretini obbedienti. E anche il risultato finale sarà il medesimo. Ma non preoccupatevi: ora arriva il vaccino.


(Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini, assieme ai magistrati eversivi e golpisti.)


Piergiorgio Molinari 

venerdì 18 dicembre 2020

Il grande reset

State cercando di capire il senso delle nuove misure "anti-Covid" del Governo per le festività natalizie? Davvero vi state spremendo le meningi per trovare una ragione dietro le zone rosse nei giorni festivi e prefestivi, le zona arancione nei giorni lavorativi, la chiusura prolungata di bar e ristoranti, gli spostamenti preclusi verso i Comuni capoluogo e altre cazzate del genere? Fate un favore alla vostra testa e fermatevi. Non surriscaldate il cervello tentando di individuare un'idea sensata alla base del nuovo DPCM: non c'è.


O meglio, non è quella che voi, ingenuamente magari, pensate. No, non c'entra nulla la lotta al Covid. No, non c'entra nulla la salute. No, non c'entra neanche la questione degli assembramenti. L'unico obiettivo delle follie del Governo Conte siamo noi. A noi vogliono imporre una precisa idea economica, una precisa riorganizzazione sociale del mondo, quella che nel 2021 diverrà dogma mondiale con il nome di Grande Reset. Centri commerciali aperti, bar e ristoranti chiusi. Metro aperte, musei e luoghi di culto chiusi. Grandi multinazionali in piena attività, PMI sull'orlo del fallimento. Assembramenti nei mezzi pubblici consentiti, feste in famiglia limitate. Delazione, distanziamento sociale, terrorismo mediatico.


Guardate dove ci hanno portati. Ci avreste mai creduto anche solo un anno fa? Tutto sta accelerando e molti di noi stanno accettando questa follia come la nuova normalità. Cercare un motivo dietro gli eventi è umano, il problema è che talvolta è proprio quel motivo a non esserlo. La domanda è: siamo pronti a prenderne atto? O preferiamo continuare a chiudere gli occhi?


Matteo Brandi

mercoledì 16 dicembre 2020

Morti che fanno comodo

Sempre la solita litania: “i poveri morti per virus” 


Nella vasta gamma delle disarmanti ipocrisie governative legate alla pandemia, ce n’è una che più delle altre mi provoca un vorticoso movimento rotatorio genitale. No, non è il vigliacco scarico di responsabilità sui cittadini, rei di causare un omicidio ogni volta che sorseggiano un caffè al bar o mettono piede nei centri commerciali. A quello mi sono tristemente abituato. D’altronde cosa volete dirgli a chi prima inventa un meccanismo che premia chi compra all’interno dei negozi, con piccoli importi ripetuti nel tempo, e poi si scaglia contro chi adempie all’iniziativa? Oltre che consigliargli un buon psichiatra, altro non si può fare. Non è neanche la miope, se non dolosa, visione di chi addita sdegnosamente i presunti assembramenti nelle vie del corso, ignorando poi beatamente i desolanti assembramenti sempre più numerosi dinanzi alle mense dei poveri.  


Ciò che, invece, mi infastidisce di più è la vergognosa litania costante e continua sui poveri morti per virus, sbattuti impietosamente in faccia ad ogni piè sospinto al fine di smorzare qualsivoglia critica. Contesti le scelte insensate del governo? E loro ti rispondono: “Ma invece di protestare, pensa a tutti i morti che ci stanno!” Qualcuno paventa una crisi di governo? E loro rispondono: “Ti sembra questo il momento, con tutti questi morti?" Ti preoccupi per la devastante crisi economica galoppante? La risposta è sempre la stessa: “Ci sono i morti e tu pensi al cenone di capodanno o alle piste da sci?”.


Eh già, è repellente pensare ai festeggiamenti con i propri cari mentre la gente muore. Molto più dignitoso impiegare il tempo in verifiche politiche, scambi di poltrona, girotondi, giravolte e inciuci di palazzo vari. Che poi, costoro che si trincerano dietro i morti, perché non si chiedono mai per quale recondito motivo siamo tra i paesi con maggior mortalità in tutto il globo? Sappiamo già la risposta: “Con tutti i morti che ci stanno non è opportuno porre domande polemiche e provocatorie”.


E così, cinicamente, i morti vengono esposti quasi come un trofeo, accatastati al pari di una barriera protettiva, sprezzantemente usati per nascondere inefficienze e debolezze. Insomma, viviamo un paradossale ciclo vitale in cui sono i morti a tenere in vita i vivi… anzi, a tenere in vita i morti viventi


Dalla bacheca di Salvino Paternò

lunedì 14 dicembre 2020

Complottismi

Cos'è quel broncio, cosa vi aspettavate? Che a marzo scorso vi dicessi "Vi rinchiuderò in casa per anni perchè dobbiamo far fallire il paese, depopolarlo con suicidi e omicidi sanitari per distruggere l'identità nazionale e ristrutturare la societá secondo parametri imposti"? Ehi. Calma. Mica posso svelarvi tutto insieme. È normale che avanzo per step. Una finestra di Overton dopo l'altra. Per farvi accettare tutto gradualmente. Così funziona. A Marzo era "tra 10 giorni riabbracceremo". Mi avete creduto. Poi sono passato a "Se ami l'Italia mantieni le distanze". Avete accettato la stupidaggine. In estate vi ho bombardato con la parola "focolaio" preannunciandovi la seconda ondata. Lasciandovi però un attimo di respiro funzionale per incolparvi successivamente. Poi ho spinto sui tamponi che assicuravano grandi numeri da trapanare nel vostro cervello h24. Una sinfonia. Così vi ho potuto ribaltare dalla testa ai piedi. Pure all'aperto. Ho trattato bambini e ragazzi come appestati negandogli la socialitá.


Il tutto per contenere la mia più mirabile creazione: la curva dei contagi. E mi avete creduto di nuovo. Incredibile. Lì ho capito che siete un popolo ingenuo. Mentre gli altri popoli li riempiono di soldi e si ribellano violentemente nelle piazze per dignità e diritti. A voi non solo levo tutto ma non dò neanche un euro, addirittura non c'è reazione. Allora sono andato oltre. Vi ho annunciato che tutto questo era necessario per "salvare il natale". "Mò capiscono e m'ammazzano" mi son detto. Niente, ahahahahah.... anche lì ve la siete bevuta tutta d'un fiato! Questo gioco mi fa sbellicare dal ridere. Non pensavo tanto divertimento. Mi ricompongo a fatica mentre vi dico che a Natale vi dovete rinchiudere, perchè poi nel 2021 si riparte di slancio. Terza ondata permettendo, che avverrà a causa del brindisi che avrete fatto. Col vostro cane ovviamente. Meraviglia.


Ma non è finita. Sto buttando lì che, se non "gestiamo la curva", potrei disporre il Trattamento Sanitario Obbligatorio per qualche milione di italiani o, in alternativa, un bell'apartheid! Silenzio. Che userò l'esercito.... Niente. Che la Costituzione posso rispettarla ma anche no... Calma piatta. Con un popolo docile come voi (diciamo pure anche meravigliosamente attratto dall'autoritarismo) confesso che sto giocando sul velluto. Tutto troppo facile. Continuate così: Netflix, porno e calcio. Vi adoro.


Giuseppi


Dalla bacheca di Gianpaolo Gorgoglione

giovedì 10 dicembre 2020

I criminali del mes

CHI HA VOTATO LA RIFORMA DEL MES HA VOTATO CONTRO L'ITALIA


La pandemia sembrava aver cambiato i paradigmi dell’Unione europea. Con il lockdown, e quindi con le chiusure generalizzate, la Bce ha iniziato a comprare i titoli del debito pubblico sul mercato secondario (praticamente senza limiti), mentre la Commissione europea ha sospeso il Patto di Stabilità per il 2020 e il 2021, forse anche per il 2022. Spesa a deficit altissima e spread ai minimi storici: i vecchi dogmi rigoristici che vedevano nel deficit la causa dell’instabilità finanziaria sono stati severamente smentiti. I “sovranisti” avevano ragione. Sembrava l’alba di una nuova Europa, ma l’illusione è durata pochi mesi. Si poteva pensare finalmente ad una modifica dei trattati europei, superando definitivamente gli anacronistici vincoli di bilancio, e invece si è preferito intervenire con la vecchia logica dei meccanismi estranei ai trattati della Ue. Il Mes, nato come trattato intergovernativo nel 2012, viene ora riproposto come nuovo trattato intergovernativo – estraneo al diritto originario della Ue - con modifiche che rafforzano l’antica logica del rigore finanziario, una logica superata dalla scienza economica e dai fatti. Ma imperterriti, burocrazia europea e governi nazionali, continuano ad insistere con gli errori del passato. 


In breve. 


Il Mes del 2012, attualmente in vigore, prevede una linea di credito per gli Stati che non riescono a piazzare i propri titoli di stato sul mercato primario per via della loro instabilità finanziaria, ovvero vi riescono ma con tassi di interessi troppo alti per la sostenibilità del debito. Società di diritto pubblico sotto giurisdizione lussemburghese, il Mes interviene nell’acquisto dei titoli del debito pubblico dello Stato in difficoltà che ne facesse richiesta, in cambio di riforme strutturali (riduzione sistematica del debito pubblico e tagli continui alla spesa corrente) concordate in un “memorandum” politico sottoscritto dall’organismo e dallo Stato richiedente. La riforma non supera questo sistema, lo rafforza: da un lato interviene una sorta di ombrello contro gli attacchi speculativi, dall’altro lo Stato che si trovasse in difficoltà sui mercati potrà ricorrere al Mes solo a determinate condizionalità molto più pesanti di quelle del Mes originario, attuando cioè una ristrutturazione del debito pubblico e del deficit prima di poter accedere alla linea di credito e non durante. Insomma, una cura da cavallo non a seguito dell’intervento del Mes ma addirittura prima. 


Un ritorno all’Europa del rigore, quando invece sarebbe stato molto più logico intervenire sullo statuto della Bce – che è un protocollo allegato ai trattati istitutivi dell’Unione – e rendere la Banca centrale europea prestatrice illimitata di ultima istanza, come di fatto sta facendo da fine marzo in avanti ma solo fino al termine dell’emergenza. Con un intervento di questo tipo il Mes, quello vigente e quello nuovo, non servirebbe a nulla. La riforma del Meccanismo europeo di stabilità manda dunque in soffitta ogni buona intenzione di cambiare l’Europa. Eppure tutti gli shock più importanti della storia hanno sempre prodotto dei miglioramenti per i popoli: Roma istituì i tribuni della plebe dopo le rivolte contro la classe patrizia, la Francia di fine Settecento condivise i poteri dei re coi parlamenti borghesi dopo la rivoluzione francese, gli Stati dell’Europa occidentale partorirono le Costituzioni democratiche dopo le due guerre mondiali del secolo scorso. L’attuale pandemia avrebbe dovuto dar vita ad una Unione diversa, democratica e dei popoli, e invece si ripresenta col vecchio copione del rigore a tutti i costi. 


Un’occasione persa.


Se l’Italia avesse mantenuto la sua posizione contraria alla riforma del Mes, così com’era stato (seppur timidamente) col primo governo Conte, forse oggi la Ue si sarebbe vista costretta a virare verso una modifica dei trattati in un’ottica più democratica, e invece il secondo governo Conte – addirittura con l’assenso del M5S – resuscita la Ue che strozza i popoli in nome della stabilità di bilancio. Chi ieri ha votato la risoluzione parlamentare di maggioranza che dà il via libera dell’Italia alla riforma del Mes, non ha votato per l’Europa, ma contro l’Europa. Ha votato per tenere in piedi un governo che è la rovina del Bel Paese e che tra uno o due anni ci porterà la vecchia Troika in casa, ma più forte e più invasiva di prima. Nel 2011-2012 bastò Monti, dopo dieci anni saremo commissariati dallo straniero. Che fine ingloriosa. Non per mano di Monti e del Pd, ma del Pd e del M5S.


Paolo Becchi e Giuseppe Palma

giovedì 3 dicembre 2020

Le colpe non nostre...

Se  la stampa non fosse il braccio armato del regime , la questione al  centro del dibattito sarebbe capire perché quest'anno in Italia vi siano  stati 40000 morti in più del previsto mentre in Germania nessuno.  Perché nell'ultima settimana nella Svezia che non ha mai chiuso nulla vi  siano stati 35 morti per coronavirus mentre in Italia ce ne sono stati  4500. Perché, malgrado provvedimenti draconiani, e dopo aver causato  danni culturali, sociali ed economici dai quali ci vorrà mezzo secolo  per riprendersi, la mortalità per coronavirus in Italia sia tra le più  alte al mondo. Queste sono le questioni che dovrebbero essere dibattute .  Altro che colpevolizzare i cittadini, la cui unica colpa è di aver dato  retta alla narrazione fraudolenta di politicanti da strapazzo, giornalisti prezzolati e virologi di regime.


Dalla bacheca di Silvio Dalla Torre

Passo passo verso la deriva

Tralascio il fatto che stasera, alla conferenza stampa, una giornalista ha chiesto a Conte, la spiegazione della scorta alla sua compagna e lui, ovviamente, l’ha difesa... Ma, ancor peggio, sta facendo il viceministro della salute, qui sotto, in sintesi, il pensiero di Niram Ferretti:


Con nonchalance, il viceministro alla Salute, Paolo Sileri ci informa che «Se in molti non vorranno vaccinarsi, introdurremo qualche forma di obbligatorietà». Sono stato assai restio fino ad oggi a parlare di dittatura sanitaria, e sono lontane mille miglia da me le fantasie sui complotti, sugli orditori del caos organizzato, ma quando, un parlamentare giunge a fare una affermazione simile, la misura inizia a essere colma anche per coloro i quali  si sono adeguati alle normative di una psicosi indotta. Perchè il Covid 19, sì c'è, ma non sta decimando l'umanità, non uccide centinaia di migliaia di persone al giorno, è 37 volte meno letale della SARS e della MERS e il 90% dei malati lo smaltisce a domicilio con le cure adeguate. Eppure sembra che ci troviamo al cospetto dell'Apocalisse. Non bastano le limitazioni draconiane che vengono imposte in vista del Natale, ora si arriva a dire che eventuali vaccini contro il virus, di cui nessuno conosce ancora esattamente l'affidabilità, potrebbero essere resi obbligatori. Occorre mantenere i nervi saldi e chiedersi se ormai la situazione non sia completamente sfuggita di mano, non abbia superato di gran lunga la misura lecita.


Dalla bacheca di Niram Ferretti

martedì 1 dicembre 2020

Idioti al quadrato

Il Cardinale Giuseppe Conte invita "ad un Natale Spirituale, con poche persone" la proposta del Vescovo Francesco Boccia in tal senso è quella "di far nascere Gesù Bambino almeno 2 ore prima". Si sta muovendo in tal senso anche la Superiora della Unione Episcopale Madre Teresa Von der Leyen secondo cui quest'anno "la Messa di Natale va vietata". Sul fronte politico invece ha fatto molto scalpore la dichiarazione del Presidente Jorge Mario Bergoglio secondo cui "la proprietà privata non è un diritto intoccabile". Dal demenziale tempo in cui viviamo, è tutto.


Stefano Zangrillo 

I non eletti approvano il mes

A chiusura della giornata, una buona notizia e una cattiva notizia. La cattiva notizia è che, con l'entusiastico supporto del PD, di Renzi e di una buona fetta di Forza Italia, sotto lo sguardo compiaciuto del presidente della Repubblica Mattarella, il governo Conte sta procedendo speditamente verso l'approvazione del famoso MES. La buona notizia invece è che il divieto di spostarsi e di viaggiare verrà meno. In capo a qualche anno potrete vedere tutti la Grecia e il Venezuela. Senza neanche uscire dal vostro comune.


(Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini, assieme ai magistrati eversivi e golpisti.)


Piergiorgio Molinari 

domenica 29 novembre 2020

La tela del ragno cinese

In questi giorni io continuo a parlarvi di una guerra. Siamo nel pieno di un conflitto non convenzionale. E Joshua Wong, leader della resistenza democratica di Hong Kong, nel mirino della repressione della giustizia totalitaria cinese, non ha usato mezzi termini quando lo ha spiegato...


"Hong Kong è la Berlino di questa moderna Guerra Fredda. Esiste un disegno cinese di egemonia mondiale che passa attraverso una cancellazione e negazione di tutti i diritti fondamentali e l'applicazione severa di un mercantilismo che nega le libertà individuali. L'Occidente e la stessa Italia devono stare attenti a non prestarsi a questo gioco che è una trappola, si rischia di cadere in una rete dalla quale poi è difficile tornare fuori: la via della Seta... il progetto guida dell'incubo cinese..."


Il progetto sposato da M5S e Pd poco dopo la metà del marzo 2019, quando il nostro Paese e stato il primo del G7 a firmare il suo accordo con la Cina ed entrare fiduciosamente nella ragnatela del gigante asiatico, che nei piani di Pechino farà della Cina la grande protagonista dell’economia globale nei prossimi decenni. I fenomeni del governo Conte 2 hanno concluso e sottoscritto intese su 29 punti in tutto, la maggior parte istituzionali, solo dieci tra aziende, per un totale di 7 miliardi di euro: un investimento contenuto rispetto alle ambizioni cinesi e non rivoluzionario nemmeno da parte italiana, dopo che il Mise qualche settimana prima aveva ipotizzato un minimo di 50 accordi.


In prima fila c’è la Cassa Depositi e Prestiti che emetterà circa 600 milioni di euro di Panda bond, in valuta cinese, per finanziare imprese. L’accordo fa seguito al protocollo d’intesa fra le parti siglato dall’Amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo e dal Chairman di Bank of China Chen Siqing. Utilizzando i proventi dei Panda bond per finanziare direttamente o indirettamente succursali o controllate di aziende italiane con sede in Cina. La liquidità raccolta e veicolata alle imprese sia attraverso le banche italiane presenti in Cina, sia attraverso le banche cinesi, ha reso con tale piano di emissioni Cdp il primo emittente italiano, nonché il primo Istituto nazionale di promozione europeo ad esplorare questo tipo di mercato. Non solo: Cassa depositi e prestiti e Bank of China hanno stabilito di collaborare alla definizione di un programma di supporto finanziario alle imprese italiane in Cina, per 5 miliardi di renminbi (mezzo miliardo di euro).


Poi ci sono i porti: grazie a questo scellerato accordo la Cina alzerà bandiera sia a Genova, sia a Trieste. Ci sono solo due contratti veri, per Danieli e Ansaldo, siderurgia e turbine. Una delle aziende più attive è sicuramente Eni (con la compagnia petrolifera Cnpc collabora dal 2013 a Kashagan, e in Mozambico, dove investe nel settore del gas). La prospettiva è quella di puntare sull’industria dell’oil e gas cinese. Ma Pechino vuole anche Taranto e Brindisi e ci sta mettendo le mani sopra. C’è qualche prodotto alimentare italiano, come le arance ma anche il maiale surgelato e il seme bovino, da esportare sul mercato cinese. E il calcio: Pechino avrebbe voluto anche una partita di serie A, ma le regole Fifa lo vietano. In Cina avranno qualche incontro di nazionale e coppe nazionali, più un apporto sul Var, che sarà introdotto anche per gli arbitri cinesi.


Alcune aziende invece si sono chiamate fuori da sé. Leonardo per esempio, per non rischiare mal di pancia americani, ha pensato bene di non sbandierare le sue forniture per l’aereo civile cinese. Huawei, pomo della discordia globale, ha congelato accordi di ricerca con un Politecnico italiano, nonostante una cooperazione nelle “telecomunicazioni” sia rimasta. Prosegue la strategia cinese, già annunciata da tempo, di Intesa Sanpaolo, in particolare sulle attività di wealth management: la banca e la Municipalità di Qingdao hanno annunciato da tempo la firma congiunta di un Memorandum of Understanding. Intanto ci prendiamo il virus, i monopattini, i banchi, il 5G, le mascherine e quant'altro e ci uniformiamo a app, passaporti sanitari di controllo sociale, riduzione delle libertà religiose e dei diritti e riduzione della trasparenza sulle attività del governo (e del Cts). E ci becchiamo pure una brutta copia della assurda 'legge sulla sicurezza' che azzera la libertà di espressione e diritto di manifestare.  Siamo in guerra. Ringraziate M5S e Pd. Non volete fidarvi di me? Ascoltate Joshua Wong, il ventiquattrenne giovane capo del movimento pro democrazia di Hong Kong, prossimo candidato a sparire per sempre in qualche sperduto laogai...


(leggi anche: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10222014943074504&id=1588815725)


Dalla bacheca di Lucio Rizzica

domenica 22 novembre 2020

Difendere l’indifendibile

Si critica Nicola Morra e ci si dimentica dello scandalo Calabria


Ieri si è scatenata una bufera politica dopo l’intervista di Nicola Morra, Presidente della Commissione Antimafia, a Radio Capital sull’arresto di Domenico Tallini, Presidente del Consiglio Regionale calabrese. Morra ha detto che Tallini “è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria a  dimostrazione  che ogni popolo ha la classe politica che si merita”.  Poi dichiara: “Sarò politicamente scorretto, ma era noto a tutti che la Presidente della Calabria Jole Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte”.  


C’ è stata un alzata di scudi da parte della destra perché l’accenno alla malattia di Jole Santelli è stata interpretata come un attacco ai malati oncologici quando al sottoscritto, che conosce bene Nicola Morra, appare evidente come l’attacco Morra l’ha portato alla forza politica rappresentata dalla Santelli e che l’accenno alla malattia era solamente perché la sua morte, avvenuta recentemente, aveva riempito le pagine dei giornali. Infatti ha anche dichiarato:  “I cittadini chiamati al voto e ad esprimere la loro preferenza lo fanno sulla base della loro libera e insindacabile opinione. E proprio in virtù di questa libertà dovrebbero essere i partiti del centro destra a chiedere scusa ai cittadini calabresi per aver candidato e fatto eleggere personaggi come Tallini, oggi agli arresti".  Non si deve dimenticare che all’indomani dell’elezione di Tallini era stata proprio la Santelli ad assicurare che Tallini era privo di macchie ed assolutamente rispettabile. 


Invece i partiti del centro destra hanno usato queste dichiarazioni per chiedere le dimissioni di Morra, come se il colpevole dello sfascio calabrese che ha visto ben 5 commissariamenti, dei 6 verificatisi in Italia, proprio in Calabria. Il culmine della vicenda è stata poi l’annullamento della partecipazione di Morra alla trasmissione “Titolo V” di Rai 3 dove le dichiarazioni di Morra avrebbero potuto essere chiarite. 


Morra ha comunque dichiarato  «Chiedo scusa a chi si è sentito offeso da parole che sono state volutamente tagliate e cucite per far intendere ciò che non ho mai pensato. Io mi batto per una sanità pubblica universale che intervenga per chi è più debole e chi è più debole è il malato».  Non credo assolutamente, come lui stesso ha dichiarato e come testimonia la storia politica di Morra abbiano voluto colpevolizzare i malati oncologici. L’attacco era, e non poteva essere diversamente, alla politica del malaffare calabrese reso EVIDENTISSIMO dall’arresto di Tallini.   Nicola Morra non pensare neppure lontanamente a dimetterti. Stai facendo un lavoro immenso.


“PERCHÉ GUARDI LA PAGLIUZZA CHE È NELL'OCCHIO DI TUO FRATELLO, MENTRE NON SCORGI LA TRAVE CHE È NELL'OCCHIO TUO? (MATTEO 7, 3-5):


Mauro Coltorti M5S

venerdì 20 novembre 2020

Liberticidi

Stolti! Non date retta ai complottisti e non credete a chi parla insensatamente di “regime” a livello globale. Certo, sulla prima pagina di nessuna testata si trova oggi notizia della conferenza stampa tenuta dal team legale di Trump con a capo l'ex sindaco di New York Giuliani per rilanciare la denuncia di gravi e diffusi brogli elettorali. Ma non è censura, è solo perché tanto “non ci sono prove”. E comunque anche FB dice che il presidente “proiettato” è Biden – noto anche come “Dead Man Voting” e finanziato da FB.


E certo, non c'è alcun regime né liberticidio se l'altro ieri il parlamento tedesco ha approvato una normativa curiosamente denominata “legge sulla protezione della Salute” (basta cambiare “salute” con “razza” per evocare un altro governo che si preoccupava tanto del benessere del Volk) con cui vengono limitati i diritti fondamentali della libertà personale, della libertà di riunione, della libertà di circolazione e della inviolabilità del domicilio. La polizia finalmente potrà fare irruzione nelle case private per arrestare i folli che sostengono tesi non concordanti con la narrativa ufficiale sul virus cinese: è accaduto proprio oggi a un medico che da casa sua stava facendo una diretta streaming. Quanto al fatto che le manifestazioni davanti al parlamento germanico siano state disperse con gli idranti, è solo perché a protestare erano “negazionisti” senza mascherina e “neonazisti” (nazisti che protestano contro la limitazione delle libertà personali? Che strani nazisti: saranno dell'Illinois).


Venendo a noi, se da nove mesi le libertà costituzionali sono state sospese con atto amministrativo, se abbiamo il coprifuoco, e se a una buona fetta della popolazione è impedito di lavorare, è solo perché come ha detto quel Gran Presidente di Mattarella nel suo ultimo, illuminante, indimenticabile discorso, “La libertà rischia di indebolirsi quando si abbassa il grado di coesione, di unità tra le parti”. Proprio così: è “il grado di coesione tra le parti” a mettere a rischio la libertà. Altro che i complotti.


(Inoltre,  penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a  processo per i loro crimini, assieme ai magistrati eversivi e golpisti.)


Piergiorgio Molinari

domenica 15 novembre 2020

Da un medico di base

Dottoressa Grazia Dondini, Medico di base in provincia di Bologna


Noi medici di medicina generale, tutti gli anni, generalmente da ottobre a marzo, vediamo polmoniti interstiziali, polmoniti atipiche. E tutti gli anni le trattiamo con antibiotico. Si tratta di pazienti che vengono in ambulatorio con sintomi simil-influenzali - tosse, febbre, poi compare “senso di affanno” - che non si esauriscono nell’arco di qualche giorno. La valutazione del paziente e l’evoluzione clinica depongono per forme batteriche; si dà loro un antibiotico macrolide (e nei casi più complicati del cortisone) e, nell’arco di qualche giorno, si riprendono egregiamente con completa risoluzione dei sintomi.


Quest’anno non è andata così... Il 22 febbraio di quest’anno è stata comunicata la circolazione di un nuovo coronavirus. Il Ministero della Salute ha mandato un’ordinanza a tutti noi medici del territorio, dicendoci sostanzialmente che eravamo di fronte a un nuovo virus, sconosciuto, per il quale non esisteva alcuna terapia. La cosa paradossale è che fino a quel giorno avevamo gestito i medesimi pazienti con successo, senza affollare ospedali e terapie intensive; ma da quel momento si è deciso che tutto quello che avevamo fatto fino ad allora non poteva più funzionare. Non era più possibile un approccio clinico/terapeutico. Noi, medici di Medicina generale, dovevamo da allora delegare al dipartimento di Sanità Pubblica, che non fa clinica, ma una sorveglianza di tipo epidemiologico; potevamo vedere i pazienti solamente se in possesso di mascherina FFP2, che io ho potuto ritirare all’ASL solo il 30 di marzo. Ma c’è una cosa più grave.


Nella circolare ministeriale, il Ministro della Sanità ci dava le seguenti indicazioni su come approcciarci ai malati: isolamento e riduzione dei contatti, uso dei vari DPI, disincentivazione delle iniziative di ricorso autonomo ai servizi sanitari, al pronto soccorso, al medico di medicina generale. Dunque, le persone che stavano male erano isolate; e, cosa ancora più grave, il numero di pubblica utilità previsto non rispondeva. Tutti i pazienti lamentavano che non rispondeva nessuno; io stessa ho provato a chiamare il 1500 senza successo. Un ministro della salute che si accinge ad affrontare una emergenza sanitaria prevede che i numeri di pubblica utilità non rispondano?


Un disastro.


In sintesi: le polmoniti atipiche non sono state più trattate con antibiotico, i pazienti lasciati soli, abbandonati a se stessi a domicilio. Ovviamente dopo 7-10 giorni, con la cascata di citochine e l’amplificazione del processo infiammatorio, arrivavano in ospedale in fin di vita. Poi, la ventilazione meccanica ha fatto il resto.


Io ho continuato a fare quello che ho sempre fatto, rischiando anche denunce per epidemia colposa, e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva. Ho parlato con una collega di Bergamo e un altro collega di Bologna, che hanno continuato a lavorare nel medesimo modo, e nessuno di noi ha avuto decessi e ricoveri in terapia intensiva. Anche l’OMS ha dato indicazioni problematiche: nelle prime fasi della malattia ha previsto solo l’isolamento domiciliare, nella seconda e terza fase, quindi condizioni di gravità moderata e severa, l’unico approccio terapeutico previsto doveva essere l’ossigenoterapia e la ventilazione meccanica. A mio modo di vedere c’è una responsabilità anche dell’OMS, perché non ha dato facoltà al medico di valutare clinicamente il paziente

venerdì 13 novembre 2020

Dal 15 novembre

Il ministro della malasanità Speranza, oggi, ha chiamato il presidente della regione Marche e ha imposto la zona arancione per 2 settimane. Quindi, dal 15 novembre, si aggiunge un ennesimo colpo all’economia marchigiana. Ci si può muovere solo per lavoro, per salute e per motivi gravi. 

giovedì 12 novembre 2020

Da vomito

Il lockdown nazionale è stato scelto settimane fa. L'emergenza sanitaria è l'assicurazione sulla vita di questo esecutivo. Non esiste alcun dibattito interno al Governo, se non attorno a nuove idee su come distruggere meglio le PMI e le famiglie italiane. Ma la cosa più disgustosa della faccenda è la retorica che accompagna queste scelte politiche. Non parlo solo del soffocante terrorismo mediatico in onda su tutti i canali. C'è qualcosa di ancora peggiore: la colpevolizzazione degli italiani. I trombettieri di sistema (gli Scanzi, i Tosa ecc.) stanno da giorni puntando il dito contro i cittadini italiani, rei di aver causato, con la loro condotta irresponsabile, l'aumento dei contagi e dunque la dolorosa scelta del lockdown. "Vi era stato chiesto solo di mettere la mascherina e non l'avete fatto! Visto cosa avete combinato? Ora subite in silenzio!" Da vomito. Come molti di voi, ho visto con i miei occhi i miei connazionali farsi in quattro per seguire le FOLLI direttive anti-Covid. Conosco ristoratori che hanno perso la salute dietro menu riciclabili, muri di plexiglass, distanziamento dei tavoli, segnaletica, entrate contingentate e via dicendo. Così come baristi, commercianti, proprietari di palestre e locali. Li ho visti dannarsi l'anima per mantenere aperte le loro attività, mentre dal Governo non arrivava uno straccio di aiuto. Li ho visti consumarsi dietro DPCM sempre più demenziali, mentre le bollette e le spese toglievano loro il sangue.A questi padri e madri di famiglia è stato chiesto un sacrificio enorme. E per cosa? Il Governo non ha fatto nulla per preparare il Paese alla tanto temuta (e prevista) "seconda ondata". In che modo è stata potenziata la sanità? Quali strumenti sono stati dati in mano agli italiani in difficoltà per sopravvivere ed adattarsi alla crisi? Milioni sono stati spesi per gli inutili banchi a rotelle. Energie sono state dedicate all'ideazione di ridicoli bonus per acquistare biciclette e monopattini. Riunioni su riunioni sono state indette ai tavoli europei, solo per uscirsene con soldi a rate, in ritardo, con condizioni e a strozzo. E in tutto questo gli italiani devono sentirsi fare la morale da un branco di servetti? Devono persino sentirsi trattare come bambini, o peggio, come carnefici? La risposta risiede nell'orgoglio e nel coraggio di ognuno di noi.


Matteo Brandi

martedì 10 novembre 2020

I giornaloni

 Come osate? Di Niram Ferretti


Perdente e condannato all'irrilevanza, ormai consegnato al crepuscolo, mentre si scollano pezzi di partito e Melania, la fulgida Melania, è prossima al divorzio. Questa è la narrativa su Donald Trump, proposta dai "giornaloni", dalla stampa che cavalca indomita il Progresso incarnato dal revenant Biden, l'incolore travet della politica scelto per agire sotto dettatura. Ma le cose stanno assai diversamente. La realtà si incarica di scompigliare la messa in piega del comparto mediatico unito. L'offensiva legale di Trump è partita. Non si sa cosa porterà a casa, ma intanto è partita. Da una parte c'è la causa intentata contro il segretario di stato della Pennsylvania,  Kathy Boockavr per violazione della Costituzione, dall'altra l'indagine autorizzata dal Procuratore Generale degli Stati Uniti, William Barr su "accuse rilevanti " di frode elettorale. Barr, ha anche sottilineato come gli investigatori debbano dare credito unicamente ad accuse sostanziali di irregolarità ignorando del tutto "affermazioni speciose, ipotetiche fantasiose o inverosimili". Insomma, Barr non ha fatto incetta di tutto il ciarpame che in questi giorni circola sui social come "prova" che le elezioni sono state taroccate. Dunque, bisognerà aspettare per vedere come si concluderà la storia. Nel mentre la linea mediatica che deve prevalere è che queste sarebbero le mosse disperate di un uomo che non accetta la sconfitta. Non si può concedere a che Trump abbia tutto il diritto di andare a fondo e verificare se, come ha dichiarato, ci sono state delle irregolarità da inficiare il risultato delle elezioni.


Whoopi Goldberg riassume molto bene il frame mmentale dei progressisti, “come osate mettere in discussione la vittoria di Joe biden?” Non si può osare infatti, e se osi pagherai il prezzo della gogna mediatica, alla quale però Trump, nei quattro anni della sua presidenza, ha fatto abbondantemente il callo. Ma, per parafrasare ancora Whoopi Goldberg, come ha osato Trump, nel 2016 battere Hillary Clinton? Da allora a oggi lo hanno mostrificato come nessun altro presidente americano e, naturalmente, non smetteranno certo adesso.

lunedì 9 novembre 2020

Kamala Harris

Tutti i leccapiedi, gli scribacchini e gli intellettualoidi de’noantri si stanno già sbizzarrendo per elogiare la futura e nuova Vicepreside Usa, Kamala Harris. Giudizi trionfalistici ed elogi smisurati che nascono solo e soltanto dal fatto che sia donna e afroamericana, insomma una sorta di Obama in gonnella ma più cattiva. Più cattiva perché la cara Kamala è una fervente “anticattolica”, talmente “anticattolica” da aver insinuato, nel 2018, in modo nemmeno troppo velato che l’adesione ai princìpi della morale cattolica ortodossa sia squalificante per il ruolo di giudice federale. L’ostilità della Harris nei confronti del cattolicesimo non è circoscritta all’inquisizione dei candidati cattolici alle corti federali, si estende anche alla persecuzione degli enti pubblici che per missione rispettano la teologia morale cattolica. Utilizzando i suoi incarichi pubblici per fare pressioni su queste istituzioni, la Harris si è guadagnata un lauto sostegno finanziario da parte di persone e gruppi pro aborto.


Ma c’è di più, c’è di peggio: nel 2015, la Harris ha sostenuto con entusiasmo il cosiddetto Reproductive FACT Act della California, un progetto di legge che obbligava i centri pro life di aiuto alle donne in gravidanza a dire alle loro clienti dove avrebbero potuto ottenere aborti gratuiti e a pubblicizzare le cliniche per l’aborto e, sempre 2015, utilizzò il suo potere di procuratore generale dello Stato per far chiudere sei ospedali cattolici per conto di un altro dei suoi sponsor politici, la Service Employees International Union. Come senatrice degli Stati Uniti, la Harris ha introdotto l’orwelliano “Do No Harm Act”, il cui scopo è obbligare persone e organizzazioni religiose a svolgere attività che violano direttamente le loro convinzioni. È anche co-promotrice dell’“Equality Act”, che costringerebbe gli ospedali cattolici, per esempio, a praticare interventi per il cambio di sesso, ad aprire agli uomini i bagni riservati alle donne e a obbligare le ragazze e le donne a competere nelle gare di atletica con ragazzi e uomini. Kamala non ha mai nascosto il suo intento di portare a termine il piano di Blanshard: costituire un movimento contro la Chiesa cattolica e contro gli individui, le società e le istituzioni che abbiano convinzioni, posizioni e condotte coerenti con la teologia morale della Chiesa.  Adesso giudicate voi, senza filtri e senza l’ausilio dei pennivendoli di sinistra, può una del genere ricoprire il ruolo di vicepresidente del Paese più potente del mondo? Io non sono per niente tranquillo!


Giovanni Barbagallo

venerdì 6 novembre 2020

Gioco al massacro in usa

Per quattro anni, Donald Trump è stato l'oggetto di una demonizzazione senza interruzione, che va ben oltre l'antagonismo politico. In USA hanno cercato in tutti i modi di farlo fuori politicamente, con il Russiagate, con l'impeachment, è non ci sono riusciti. Poi è arrivato l'aiuto dalla Cina. Sì. Il paradosso è questo. The Chinese virus, come lo chiama Trump, ha dato ai suoi avversari un formidabile strumento, il voto per posta. Certamente si è usato prima, è in vigore da secoli, ma non in queste proporzioni, mai. Certo, non c'era mai stato il Covid-19. Appunto. E dunque, ecco l'asso nella manica. In una intervista fatta a settembre, il Procuratore Generale dello Stato, William Barr, spiegava come il voto postale si presti facilmente alla frode, all'imbroglio. E' una intervista che merita di essere ascoltata (ringrazio Marco Antonio Baldassarri di averla ripresa). A un certo punto  Barr dice, "Stiamo giocando con il fuoco. Siamo già un paese fortemente diviso, e se le persone devono avere fiducia nei risultati delle elezioni e nella legittimità del governo e si cerca di cambiare le regole, di usare questa metodologia molto aperta alla frode e alla coercizione è spericolato e pericoloso".


Sì lo è. Ma è una guerra. Una guerra culturale, una guerra che non ammette altro risultato se non l'annichilimento dell'avversario, in questo caso Donald Trump, che non doveva assolutamente vincere nel 2016. I suoi avversari, non lo hanno mai considerato legittimo da quel giorno. Loro sono così, i magnifici liberals. Tutti per i diritti umani, le pari opportunità, la libertà di espressione e di pensiero, nobili, oh così nobili nell'animo, ma quando sei dall'altra parte della barricata, se potessero seppellirti nella calce viva non esiterebbero a farlo. Trump non è un presidente come gli altri. E' il personaggio più anti-sistema che sia apparso sulla scena negli ultimi decenni. In quattro anni ha ridisegnato capisaldi sclerotizzati, ha affrontato di petto la Cina, ha fatto per Israele quello che nessun altro presidente aveva mai fatto, ha ridefinito la Corte Suprema a maggioranza conservatrice, ha rilanciato alla grande l'economia, ha detto agli alleati, alla vecchia Europa, rimettetevi in riga, non possiamo più farvi da balia. Lo ha fatto con il suo stile provocatorio, gradasso, totalmente anti-dipolmatico. E' stato ed è la più grande pietra di inciampo contro cui gli assetti consolidati sono inciampati. Troppo eversivo. 


William Barr ha ragione. Il paese si dividerà ulteriormente. Il passacarte di Obama resterà quello che è, un uomo incolore, privo di spessore, un travet della politica politicante di Washington. Un uomo facilmente influenzabile e manovrabile. Poteva, potrà, essere eletto solo con il voto postale, con un metodo che lascia aperte le porte a molte incognite, molti dubbi, molti sospetti. Si va dunque verso uno scenario altamente esplosivo di contrapposizione frontale senza precedenti nella storia del paese tra un presidente in carica e il suo antagonista.


Niram Ferretti

giovedì 5 novembre 2020

La truffa dem in america

Non so se sia io, o se siano tutti gli altri che non se ne rendono conto. Ma come in quel vecchio film di fantascienza, l'invasione degli ultracorpi, ho la netta sensazione di essere circondato da alieni che hanno assunto le sembianze di umani. Riassumendo: mentre l'Italia e l'Europa intera, attraverso la sospensione delle libertà inviolabili dell'individuo e la resa all'islam, stanno celebrando la propria autodistruzione culturale, sociale ed economica col pretesto di un virus cinese intorno al quale le informazioni ci vengono fornite dallo stesso apparato mediatico-propagandistico che fino a ieri dava Biden in vantaggio di 15 punti, negli Stati Uniti si sta assistendo con ogni evidenza a un titanico broglio elettorale da parte dei sedicenti “progressisti”. Una scoperta, grossolana azione criminale avente l'obiettivo di impedire al presidente in carica di essere rieletto e portare invece al potere un candidato manciuriano in piena demenza senile, colluso e corrotto – moralmente e politicamente – fino al midollo. Brogli elettorali non nel comune di Volturara Appula, ma negli Stati Uniti: ovvero, nella prima potenza economica mondiale, superpotenza atomica nonché maggiore democrazia del globo. Difficile immaginare qualcosa di più cataclismatico, criminale, immorale e destabilizzante per l'umanità intera. Se non è l'Armageddon, lo scontro alla fine dei tempi tra le forze del Bene e del Male, ne è una buona imitazione. Eppure tutto quello che leggo sono sagaci battute, dichiarazioni del genere “Eh, ma Trump è rozzo e antipatico”, e accuse di complottismo distribuite a piene mani dagli omologhi locali nonché complici idelogici dei Democratici americani. Con tracotanza ottusa, assoluto senso di impunità e compiaciuto spregio della verità, come se al massimo si trattasse di trascurabili dettagli procedurali, di cavilli. Ed è tutto normale, non ci riguarda, facciamo spallucce? Voi siete pazzi. Fa impressione dirlo, ma se non l'avete ancora inteso, in gioco c'è il futuro dell'umanità. Non praevalebunt!


(Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini, assieme ai magistrati eversivi e golpisti.)


Piergiorgio Molinari

martedì 3 novembre 2020

Gli idioti del web

Ho scritto un commento sul fb di un giornale regionale dopo l’ennesimo stupido articolo terroristico, il commento, era esattamente questo:


“Tutti con patologie pregresse e magari anche gravi. Con tutto il rispetto di queste persone ma, basta terrorismo sanitario.”


Apriti cielo! A parte che mi hanno dato subito della negazionista e, a seguire, mi hanno invitata a fare un giro nelle terapie intensive, poi, che dovevo tacere, non dovevo scrivere commenti di merda, che ho raggiunto il livello massimo di poraccitudine, di andare ad ascoltare Zangrillo, di vivere sulla luna, di essere una merda e infine, questo commento che copio e incollo perché vale la pena di leggerlo per intero:


“A parte il fatto che sono decedute "anche persone senza altre patologie" quindi *SANE"!!! Perché mangiano a casa tua quelli con le patologie pregresse? Ti tolgono qualcosa di tuo? Ricordati che siamo tutti sotto lo stesso cielo....”


Premetto che, non ero l’unica ad accusare certo giornalismo di fare terrorismo, e chi ha commentato come me, è stato letteralmente inondato di insulti, gli insultatori, si sono dimenticati di dirmi che avrei dovuto firmare un documento dove, in caso dovessi contrarre il virus, dovrei rinunciare a farmi curare. Ecco, questi sono quelli del “restiamoumani”. 


Ultimo commento arrivato ora, lo posto perché è da ricordare:


Mia madre è cardiopatica da 25 anni, fa il cumadin, è diabetica da 15 e fa l'insulina quindi ha 2 patologie croniche e pregresse. Eppure ha 90 anni, mangia e beve, è praticamente autonoma e a morire nn ci pensa proprio. Dovesse prendere il covid e andarsene in 4 giorni, sig.ra, poi mi venga a raccontare che nn è morta di Covid ma xché aveva altre patologie........ Persone come lei, prima di parlare di medicina e di medici, dovrebbero innanzitutto trovarlo un medico, ma di quelli bravi xché uno normale con lei nn saprebbe da dove cominciare.”

lunedì 2 novembre 2020

Il post scomodo

Scomodo e lungo. Tanto sono a funzioni facebucchiane ridotte e lo leggeranno in pochi, a meno che non lo condividete. Questi i dati forniti dall'ISS di 2/3 giorni fa..


37.500 pazienti deceduti e positivi al Covid.


Questo dato è il dato critico, tanti morti, tanta paura. C'è da dire che l'anno scorso per l'influenza classica sono morte 15.000 persone. Il dato del 2020 di morti per influenza classica è irrisorio, difficile anche da trovare; quest'anno non si muore per influenza classica, solo per covid. Quindi non c'è una sommatoria delle due patologie, ma il covid ha sostituito l'influenza classica. Domando, non è che il covid è un'influenza classica più aggressiva e con sintomatologie diverse affrontate scorrettamente?


In questi 37.500 morti accertati positivi al covid (e ci sarebbe da aprire un capitolo a parte sui tamponi) ci hanno infilato persone morte per altre patologie, ma che erano positive al covid. Per intenderci, non morte per covid in senso stretto, morte per infarto, tumore, diabete, ma dato che erano positive al covid sono rientrate nella casistica, ma erano prive di sintomatologia covid, erano positivi asintomatici, non malati. Rientravano nella casistica odierna che vede un 95/96% di positivi asintomatici, cioè non malati, autoimmunizzati.


Poi in questi 37.500 ci sono rientrati quelli morti di covid, con sintomatologie date dal covid, sintomatologie che si sono sommate a malattie pregresse aggravando lo stato di salute del paziente stesso. Ovvio che non possiamo dire che sarebbe morto lo stesso in assenza di covid, ma il covid è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, poteva essere l'influenza classica o un raffreddore trascurato sfociato in sinusite a determinare l'arrivo dell'ultima goccia, è stato il covid.


Infatti l'età media dei decessi è di anni 80.

Al di sotto di 20 anni si registrano 5 decessi, lo 0,01% del totale.

Al di sotto di 30 anni 20 decessi, lo 0,05% del totale.


Al di sotto dei 40 anni 93 decessi, lo 0,24% del totale. Già quando si arriva a questa età si è registrato che nei 2/3 circa di questi pazienti erano già presenti patologie pregresse. Quindi solo 1/3 di questi positivi è morto per il covid propriamente detto. (apro un inciso, ricordiamo che soprattutto nelle prime fasi si cappellarono le terapie... quindi si, morto per covid, ma per assenza di terapia corretta e applicazione di terapia scorretta.)


Al di sotto dei 50 anni sono 420 i decessi, l'1,1% del totale.

Al di sotto dei 60 anni sono 1.736, il 4,6% del totale. 

Al di sotto dei 70 sono decedute 5.483 persone, il 14,6%.

Tra i 70 e gli 80 anni ci sono 9.678 deceduti, il 25,8% del totale.

Tre gli 80 e i 90 anni 15.366 decessi, il 41% del totale.

Gli over 90 sono 6.940, il 18,5% del totale.


Praticamente tutte queste persone, chi più chi meno, presentavano patologie pregresse, vedi appunto suddetto.


Statisticamente 


- il 64% 3 o più patologie pregresse

- il 19,3% 2 patologie pregresse

- il 13,2% 1 patologia pregressa

- il 3,5% 0 patologie pregresse


Scrivere praticamente tutti non è certo eufemismo. Queste patologie pregresse si dividevano in:


- Ipertensione arteriosa per il 65,6%

- Diabete mellito tipo 2 per il 29,3%

- Cardiopatia ischemica per il 27,9%

- Fibrillazione atriale per il 23,8%

- Demenza per il 21,3%

- Insufficienza renale cronica 20,8%

- Cancro 17,1%

- Broncopneumopatia cronica ostruttiva 16,9%

- Scompenso cardiaco 16,1%

- Ictus 11,1%

- Obesità 10,3%

- Insufficienza respiratoria 6,3%

- Epatopatia cronica 4,6%

- Malattie autoimmuni 4,3%

- Dialisi 2,1%

- HIV 0,2%


Voi mi capite, arriva un nuovo virus particolarmente aggressivo nei soggetti debilitati per altri motivi, di cui non si conosce l'azione e a cui si applicano terapie scorrette, quale può essere il risultato secondo voi Adesso, in questo momento, mentre ci terrorizzano costantemente con i dpcm e le notizie della stampa e televisione la curva di mortalità di questo covid è perfettamente sovrapponibile a quello dell'influenza classica dell'anno scorso. Ma non da oggi, ma da subito dopo il picco di marzo, tutto è rientrato nella norma e non si discosta dai dati dell'anno scors. Perchè quindi chiudere e affamare i paesi di mezzo mondo? Restiamo in Italia dato che i dati che abbiamo riguardano l'Italia. Perchè massacrare economicamente un paese come l'Italia con un'emergenza che non esiste? I numeri dicono non esistere, che esiste solo perchè politica e media continuano a pomparla come emergenza.


Ci sono decine di video che mostrano i pronto soccorso vuoti, accessi inesistenti, video che vengono caricati sui social ed entro 24 ore sono censurati. Perchè censurarli se sono una fake? Se sono dei falsi la gente ne prenderà atto, non si censurano. Quando si censura c'è sempre qualcosa che si vuol nascondere. Domando, a coloro che continuano a credere a questa enorme farsa, ma secondo voi quale sarà il risultato di tutto questo? Chi ne trarrà vantaggio?


Ringrazio Gianluca Bandini per i dati.

domenica 1 novembre 2020

Andare avanti a casaccio

Tralasciamo cose noiosette tipo la libertà e gli altri diritti inalienabili dell'individuo, che chiaramente interessano solo a me e a pochi stravaganti. Diciamo anche che non capisco – sebbene tema di capire benissimo. E mantenendo l'artificio retorico del cleuasmo, cerchiamo di procedere con logica. Correggetemi, vi prego, se sbaglio. Non più tardi di un mese fa la parola d'ordine condivisa da tutti – e avallata perfino dall'ondivaga Organizzazione Mondiale della Sanità – era “mai più lockdown”. Perché, si diceva, sono poco utili e causano danni socio-economici eccessivi. Dal momento che non si può sperare nella scomparsa improvvisa di un virus che circola ormai da mesi in tutto il mondo (esclusa l'Africa, a quanto pare) e che il “contagio zero” non esiste, persino nelle affermazioni dei suoi sostenitori l'unica reale funzione del lockdown è infatti di alleggerire provvisoriamente la pressione sulle strutture ospedaliere. Certo, magari andrebbe chiarito quali siano i parametri oggettivi in base ai quali il lockdown dovrebbe scattare o essere sospeso (numero dei morti? Percentuale dei contagiati sui tamponi? Giove in Ariete?), perché altrimenti viene da sospettare che tutto sia affidato al sentimento, all'isteria o al capriccio. Ma tant'è. Comunque sia, è parimenti chiaro a tutti che a un certo punto il lockdown deve pur essere sospeso, a meno di non volere tornare a vivere nelle caverne con un'aspettativa di vita naturale di 30 anni anziché gli 80 anni che costituiscono, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, l'età media dei deceduti positivi al virus. Occorre infatti lavorare e produrre per generare quel gettito fiscale con cui si paga, tra l'altro, la sanità stessa. Tuttavia, poco dopo aver allentato il lockdown, i contagi presto o tardi riprenderanno a crescere nuovamente. Seguendo la logica di questa strategia sanitaria, ciò implicherà la necessità di un altro periodo di lockdown, esaurito il quale seguirà inevitabilmente una nuova impennata di contagi. E così di seguito, a intervalli regolari, in cui si alternano fasi di lockdown a fasi di non-lockdown (non saprei come altrimenti definirle, dal momento che la normalità è evidentemente altra cosa) nelle quali si dovranno comunque rispettare rigidamente prescrizioni quali la mascherina sempre e ovunque, divieto di strette di mano baci e abbracci, ristoranti e bar chiusi alle 18 con non più di quattro avventori per tavolo, scuole piscine palestre e teatri sbarrati, contatti interpersonali a non meno di un metro uno dall'altro, ecc.. Tutto ciò fino all'avvento – termine non a caso di pertinenza religiosa – di un vaccino che potrebbe forse essere pronto tra sei mesi, o un anno, o anche mai. La domanda che umilmente pongo è: seriamente?


(Inoltre, penso che Conte, il PD e i Cinque Stelle debbano essere trascinati a processo per i loro crimini, assieme ai magistrati eversivi e golpisti.)


Piergiorgio Molinari

sabato 31 ottobre 2020

Immigrazionismo criminale

L'incipit di un approfondimento di Repubblica, a firma di Foschini e Ginori, dedicato al terrorista islamico che ha colpito a Nizza: "Brahim Aouissaoui ha progettato la strage di Nizza in Italia. Perché in Italia era stato fino a poche ore prima della strage. Perché in Italia aveva contatti e amici, che in queste ore gli uomini dell'Ucigos stanno scandagliando dalla Sicilia alla Puglia". Quello di un tempo, che sacrificava i soli ebrei italiani agli interessi della classe politica al governo, è noto come Lodo Moro. Quello di oggi, anche se forse non esplicitamente firmato, ma solo favorito da azioni, parole e omissioni (la truffa chiamata protezione umanitaria, il favoreggiamento delle attività degli scafisti, l'esaltazione delle attività delle ONG politicizzate, la candidatura tra le loro file di numerosi esponenti dei Fratelli Musulmani, i pochi o nulli controlli su chi dovrebbe essere tenuto in un centro di detenzione in attesa del rimpatrio, eccetera) dei signori che blaterano continuamente di fascisti immaginari, credo lo si potrebbe tranquillamente chiamare "Lodo PD". I terroristi islamici sono liberi di arrivare qui, gironzolare dove pare loro, pianificare attentati ospiti di qualche "collega" o simpatizzante e infine agire. La differenza è che ad essere sacrificati oggi non sono i soli ebrei italiani, ma chiunque abbia la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Naturalmente i signori rigetterebbero sdegnati una simile accusa, sia mai, la Lamorgese è persino riuscita a sostenere impunemente la bestialità secondo la quale questo Governo non avrebbe alcuna responsabilità per gli omicidi di Nizza. Anche i politici che permisero le stragi e i transiti indisturbati nel nostro paese degli arabi al soldo di Arafat reagirono con sdegno alle prime accuse e mentirono spudoratamente per decenni.


Roberto Giovannini

La follia immigrazionista

I tragici fatti di Nizza dimostrano, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanto sia folle l'immigrazionismo. Il fenomeno dei flussi migratori è complesso, frastagliato, intricato. Sia chiaro: è ingenuo e semplicistico pensare di risolvere il tutto chiudendo ermeticamente i porti, poiché si tratterebbe al più di un palliativo. Dall'altra parte, l'approccio immigrazionista è pura pazzia criminale. Le partenze dalle coste africane vengono incentivate dal pieno appoggio alle navi negriere delle ONG, causando automaticamente l'aumento dei decessi nel Mediterraneo. La pressione dei migranti finisce poi per investire le coste europee, causando quel rimpallo di responsabilità che vede l'Italia finire spesso per sobbaccarsi da sola il problema (qualcuno ha detto "accordi di Malta"?). Ma secondo la visione immigrazionista il problema non si pone. Mai. L'immigrato è visto sempre e solo come una vittima in fuga da un conflitto armato o da una carestia. L'immenso continente africano, ad esempio, con tutte le sue realtà diversissime tra di loro (nazioni in pieno sviluppo, economie stagnanti, divisioni religiose ecc.), viene appiattito su un'unica immagine: il "paese in guerra". Nessun ragionamento viene fatto, inoltre, su quanto deleterio sia per uno stato perdere la propria forza lavoro giovane (e noi ne sappiamo qualcosa). Né viene presa in considerazione la pericolosità di certi estremismi o la refrattarietà all'integrazione. Non sia mai! Ora, è sbagliato, oltre che stupido, tacciare tutti i migranti come potenziali ladri e stupratori, ma lo è anche dipingere i nuovi arrivati come angeli senza macchia. Specie se a farlo sono coloro che, in un modo o nell'altro, guadagnano dal traffico di clandestini. Pensiamo alle varie COOP dell'accoglienza, alla malavita organizzata, oppure ai caporali delle piantagioni in cerca di manovalanza a basso costo. Dov'è l'umanità in tutto questo? Dov'è il progresso? Dov'è l'amore? Un mare di ipocrisia, grande come il Mediterraneo, inghiotte in continuazione fiumi di retorica immigrazionista.


A questo va aggiunta tutta l'odiosa manfrina sui sensi di colpa del cattivo uomo bianco verso il resto del mondo. Oltre all'oicofobia dei globalisti, ipnotizzati da un'irrefrenabile desiderio di dissolversi e trascinare l'Occidente nell'autoflagellazione sulle ali del politically correct. Un cancro mentale perfettamente predetto nel 1973 da Jean Raspail nel libro "Il campo dei Santi". Brahim Aoussaoui, il macellaio di Nizza, era sbarcato a Lampedusa il 9 ottobre dalla Tunisia per poi raggiungere. Il suo paese natìo non ha fatto nulla per impedire la partenza di decine di barchini colmi di galeotti verso l'Italia, eppure era stato lautamente finanziato da noi per farlo! Se Roma non avesse da mesi adottato la scriteriata ideologia del "tutti dentro o siamo razzisti", se la politica estera italiana non fosse rimasta silente di fronte al lassismo tunisino (oltre al costante menefreghismo europeo), se gli appelli ad un maggior controllo degli sbarchi non fossero stati tacciati di intolleranza da media e benpensanti, forse uno come Brahim non sarebbe giunto in Italia. Possiamo averne la certezza? Certo che no. Ma affrontare l'immigrazione scevri da ideologie demenziali e sporchi interessi economici permette di ridurre al minimo tali eventualità. Il singolo cittadino deve avere il diritto di cercare una vita dignitosa nel mondo, nel rispetto di chi lo accoglie. Parimenti, una nazione deve poter scegliere chi accogliere e chi no, nel rispetto dei diritti umani. Ma soprattutto, un popolo deve poter costruire il suo futuro nella sua terra, prima ancora che altrove. È così difficile da capire?


Matteo Brandi

venerdì 30 ottobre 2020

Giovanni Sartori, anno, 2016

 Nemo propheta in patria


Quando diede questa intervista, nel 2016, Giovanni Sartori aveva quasi 92 anni e la sua lucidità era ancora abbacinante. Sarebbe morto un anno dopo. Le sue parole sono di una attualità  estrema, e per un semplice motivo. Il tempo non può modificare la verità. «Non mi importa nulla di destra e sinistra, a me importa il buonsenso. Io parlo per esperienza delle cose, perché studio questi argomenti da tanti anni, perché provo a capire i meccanismi politici, etici e economici che regolano i rapporti tra Islam e Europa, per proporre soluzioni al disastro in cui ci siamo cacciati».


Quale disastro? «Illudersi che si possa integrare pacificamente un'ampia comunità musulmana, fedele a un monoteismo teocratico che non accetta di distinguere il potere politico da quello religioso, con la società occidentale democratica. Su questo equivoco si è scatenata la guerra in cui siamo».


Perché? «Perché l'Islam che negli ultimi venti-trent'anni si è risvegliato in forma acuta - infiammato, pronto a farsi esplodere e assistito da nuove tecnologie sempre più pericolose - è un Islam incapace di evolversi. È un monoteismo teocratico fermo al nostro Medioevo. Ed è un Islam incompatibile con il monoteismo occidentale. Per molto tempo, dalla battaglia di Vienna in poi, queste due realtà si sono ignorate. Ora si scontrano di nuovo».


Perché non possono convivere? «Perché le società libere, come l'Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L'Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile».


Sta dicendo che l'integrazione per l'islamico è impossibile? «Sto dicendo che dal 630 d.C. in avanti la Storia non ricorda casi in cui l'integrazione di islamici all'interno di società non-islamiche sia riuscita. Pensi all'India o all'Indonesia».


Quindi se nei loro Paesi i musulmani vivono sotto la sovranità di Allah va tutto bene, se invece... «...se invece l'immigrato arriva da noi e continua ad accettare tale principio e a rifiutare i nostri valori etico-politici significa che non potrà mai integrarsi. Infatti in Inghilterra e Francia ci ritroviamo una terza generazione di giovani islamici più fanatici e incattiviti che mai».


Ma il multiculturalismo... «Cos'è il multiculturalismo? Cosa significa? Il multiculturalismo non esiste. La sinistra che brandisce la parola multiculturalismo non sa cosa sia l'Islam, fa discorsi da ignoranti. Ci pensi. I cinesi continuano a essere cinesi anche dopo duemila anni, e convivono tranquillamente con le loro tradizioni e usanze nelle nostre città. Così gli ebrei. Ma i musulmani no. Nel privato possono e devono continuare a professare la propria religione, ma politicamente devono accettare la nostra regola della sovranità popolare, altrimenti devono andarsene».


Se la sente un benpensante di sinistra le dà dello xenofobo. «La sinistra è vergognosa. Non ha il coraggio di affrontare il problema. Ha perso la sua ideologia e per fare la sua bella figura progressista si aggrappa alla causa deleteria delle porte aperte a tutti. La solidarietà va bene. Ma non basta».


Cosa serve? «Regole. L'immigrazione verso l'Europa ha numeri insostenibili. Chi entra, chiunque sia, deve avere un visto, documenti regolari, un'identità certa. I clandestini, come persone che vivono in un Paese illegalmente, devono essere espulsi. E chi rimane non può avere diritto di voto, altrimenti i musulmani fondano un partito politico e con i loro tassi di natalità micidiali fra 30 anni hanno la maggioranza assoluta. E noi ci troviamo a vivere sotto la legge di Allah. Ho vissuto trent'anni negli Usa. Avevo tutti i diritti, non quello di voto. E stavo benissimo».


E gli sbarchi massicci di immigrati sulle nostre coste? «Ogni emergenza ha diversi stadi di crisi. Ora siamo all'ultimo, lo stadio della guerra - noi siamo gli aggrediti, sia chiaro - e in guerra ci si difende con tutte le armi a disposizione, dai droni ai siluramenti».


Cosa sta dicendo? «Sto dicendo che nello stadio di guerra non si rispettano le acque territoriali. Si mandano gli aerei verso le coste libiche e si affondano i barconi prima che partano. Ovviamente senza la gente sopra. È l'unico deterrente all'assalto all'Europa. Due-tre affondamenti e rinunceranno. Così se vogliono entrare in Europa saranno costretti a cercare altre vie ordinarie, più controllabili».


Se la sente uno di quegli intellettuali per i quali la colpa è sempre dell'Occidente... «Intellettuali stupidi e autolesionisti. Lo so anch'io che l'Inquisizione è stata un orrore. Ma quella fase di fanatismo l'Occidente l'ha superata da secoli. L'Islam no. L'Islam non ha capacità di evoluzione. È, e sarà sempre, ciò che era dieci secoli fa. È un mondo immobile, che non è mai entrato nella società industriale. Neppure i Paesi più ricchi, come l'Arabia Saudita. Hanno il petrolio e tantissimi soldi, ma non fabbricano nulla, acquistano da fuori qualsiasi prodotto finito. Il simbolo della loro civiltà, infatti, non è l'industria, ma il mercato, il suq».


Si dice che il contatto tra civiltà diverse sia un arricchimento per entrambe. «Se c'è rispetto reciproco e la volontà di convivere sì. Altrimenti non è un arricchimento, è una guerra. Guerra dove l'arma più potente è quella demografica, tutta a loro favore».


E l'Europa cosa fa? «L'Europa non esiste. Non si è mai visto un edificio politico più stupido di questa Europa. È un mostro. Non è neppure in grado di fermare l'immigrazione di persone che lavorano al 10 per cento del costo della manodopera europea, devastando l'economia continentale. Non è questa la mia Europa».


Qual è la sua Europa? «Un'Europa confederale, composta solo dai primi sei/sette stati membri, il cui presidente dev'essere anche capo della Banca europea così da avere sia il potere politico sia quello economico-finanziario, e una sola Suprema corte come negli Usa. L'Europa di Bruxelles con 28 Paesi e 28 lingue diverse è un'entità morta. Un'Europa che vuole estendersi fino all'Ucraina... Ridicolo. Non sa neanche difenderci dal fanatismo islamico».


Come finirà con l'Islam? «Quando si arriva all'uomo-bomba, al martire per la fede che si fa esplodere in mezzo ai civili, significa che lo scontro è arrivato all'entità massima».


Da Il Giornale, 17/01/2016


PS. Oggi al posto dell'uomo-bomba che si fa esplodere in mezzo ai civili, abbiamo gli sgozzamenti e le decapitazioni, fuori e dentro le chiese.  A precederli è una lunga scia di sangue di innocenti. Lo scontro è già in corso da tempo, e non accennerà a diminuire.

Sul terrorismo islamico

 Considerazioni sparse sull'attentato di Nizza:


- il terrorista è islamico, non fascista. Fascista non c'entra un cazzo. Ha gridato «Allah u akbar!», non «Viva Mussolini!». Quindi certi rappresentanti istituzionali e certi commentatori incommentabili la potrebbero addirittura smettere di dire e di scrivere stronzate;


- il terrorista è entrato in Europa da Lampedusa, era già nel mirino della procura di Agrigento per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma in nome dell'accoglienza si è potuto muovere liberamente, prima in Italia e poi in Francia;


- in un Paese anche soltanto lontanamente normale, la Lamorgese si sarebbe dimessa e Conte avrebbe avuto almeno il buon gusto di non scrivere cazzate demagogiche tipo «Nous Sommes Unis!» e si sarebbe invece scusato pubblicamente per essersi lasciato sfuggire un criminale;


- Saviano scrive che l'attentato è figlio del rancore che cova nel ghetto. Saviano che forse di Parigi ha visto il Louvre e che a Nizza magari non c'è manco mai stato. La vicenda dei barconi unita alla permanenza di pochi mesi del terrorista in Europa già di per sé ben spiegano che il ghetto non c'entra un cazzo. Nulla di nuovo sotto il sole, dal suo divano panoramico, Saviano altro non spera che accendere qualche riflettore su se stesso, a maggior ragione in concomitanza con l'uscita del suo nuovo libro. Perdonateci, ma non abbiamo bisogno della Saviano Spa per capire il mondo;


- Macron farebbe bene a prendere Erdoğan di petto, a botte di caccia bombardieri. L'UnioneEuropea non ha nessuna spina dorsale e del resto era proprio una certa UE ad auspicare l'ingresso della Turchia nell'Unione. Inutile dunque aspettarla, al di là della linea di confine dei soliti proclami vuoti. Erdoğan gioca sporco proprio sul nostro parlarci addosso, persino sul nostro riempirlo di soldi purché si tenga i suoi profughi. E invece no, deve cadere, in tutti i sensi.


L'Europa le palle non ce le ha, che le tiri fuori Macron, almeno per il suo popolo, brutalmente decapitato in una chiesa.


Luca Marfe’

Punti di vista su Nizza

C'è un dettaglio, nella fotografia che mi è giunta, impubblicabile e insopportabile. La foto è quella della donna decapitata nella cattedrale di Nizza, ieri.  Giace riversa addosso a una colonna, accanto all'acquasantiera. Veste una camicia scura e un maglioncino blu, i jeans e delle scarpe basse e nere. Sulla colonna un avviso ricorda: "Maschera obbligatoria". Non sappiamo come questa donna sia stata scelta, come sia stata presa o inseguita, come sia finita ai piedi di quella colonna. Possiamo solo immaginare una  cosa, e notare un dettaglio. Quello che possiamo e non vogliamo immaginare è la forza e la ferocia che occorrono per sgozzare una persona fino a decapitarla. Ci vuole l'esperienza dello sgozzamento di ovini, per ragioni di sacrificio o alimentari. L'odio, da sè, non basta, è sufficiente per attivare una bomba, per decapitare ci vuole molto impegno. Il dettaglio è stretto nella mano sinistra della donna: la mascherina. La mascherina nera che si dev'essere tolta per urlare, per respirare, e che le è rimasta in mano. Il colore nero nasconde il sangue, e quella mascherina sembra l'ultimo appiglio di normalità, della nostra normale quotidianeità, il dettaglio che racconta di due mondi distanti. Noi siamo alle prese con qualcosa che sta cambiando le nostre vite, e qualche volta ci porta via le nostre vite, e di questo abbiamo paura o in qualche caso mostriamo di non aver paura, con la jattanza di chi sfida un nemico che non esisterebbe. Ma, che abbiamo paura o no, che ce la prendiamo con il destino o con il governo, che temiamo il virus o la fame o entrambi, che preferiamo blocchi totali o parziali, questo è il nostro mondo: i governi, le elezioni regionali o presidenziali USA, le baruffe tra gli esperti: il nostro mondo, appunto.  E invece c'è qualcuno che vive in un altro mondo, che si sente minacciato, insidiato e offeso e appassionato da altro. Facciamo così fatica a comprenderlo e anche solo a immaginarlo che ci mettiamo al riparo delle parole:  gesto folle, problemi psichici, disturbi. Facciamo così fatica ad accettarlo che ci scappa detto che chi è causa del suo male pianga se stesso, e Charlie Hebdo se l'è cercata, e quel professore che si ostinava a insegnare la libertà se l'è cercata, e i fedeli di Nizza sono gli innocenti finiti in mezzo. Noi, un paese in cui la satira è corrosiva, ma nelle vignette dove non si rischia nulla. O ci gettiamo a capofitto sulle polemiche dello sbarco a Lampedusa, del soggiorno a Bari, delle ingiunzioni ridicole di espulsione, nelle quali siamo i primi a non credere.  Non voglio ripetere ciò che ho detto fino allo sfinimento, nelle mie battaglie perse, e cioè che sui barconi non c'è chi scappa dalla guerra, perché so che così ci piace e ci conviene credere, perché coincide con una visione del mondo, consente un po' di ipocrisia e ci illude di essere i buoni samaritani del pianeta, raccolta dei pomodori inclusa.  Voglio piuttosto ragionare su una cosa: è ovvio che la percentuale di fondamentalisti è infima parte di chi arriva in Europa, per fortuna. Ma c'è un meccanismo più diffuso e meno evidente:  che cos'è che ti porta in Europa e ti autorizza a decidere cosa l'Europa debba essere, nella sua libertà di stampa, o di insegnamento, o di fede?  Cos' è questo suprematismo culturale, che ti autorizza a dispensare giudizi e sentenze morali?  Siamo solo un salario, un reddito, un'opportunità, un'assistenza, la promessa di un diritto e nessun valore?  E' il meccanismo che imperversa nelle periferie britanniche, francesi, belghe. In Italia no, o non ancora. Merito nostro?  Non credo, ma mi piacerebbe che la scuola, le comunità, e perfino il nostro debole senso dello Stato e della laicità abbiano favorito un'integrazione quieta. Merito anche degli integrandi, ovvio (non è parola offensiva. Da giovane andavo a lavorare in Germania, gastarbeiter, lavoratore ospite, così ci chiamavano).  E poi ci sono quelli come il decapitatore di Nizza, il suprematista islamico. Per lui noi italiani siamo solo  terra di passaggio.  In tutto questo orrore quella mascherina stretta nella mano sinistra, quella mascherina che ci salva e ci soffoca, che invochiamo o rifiutiamo, ha la tenerezza di un dettaglio di umanità, e la forza di una fiaccola di libertà, ai piedi di un'acquasantiera.


Toni Capuozzo

giovedì 29 ottobre 2020

Gli islamo -fascisti...

Lungo la spirale discendente


La fatwa di Erdogan contro Macron reo di avere parlato della sua volontà di non tollerare in Francia il separatismo islamico, di fatto in atto da molti anni, produce, a seguito della decapitazione di Samuel Paty, reo, a sua volta, di avere mostrato in classe ai suoi alunni le celebri vignette blasfeme su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo, i suoi frutti. Tre morti e un ferito grave nell'attaco avvenuto nella chiesa di Notre Dame a Nizza. Il sacrestano è stato sgozzato e una donna è stata decapitata. L'assassino, 25 anni, è un musulmano di origine maghrebina, un fulgido esempio di integrazione islamica della terza generazione su suolo francese. Durante la carneficina urlava "Allah Akbar". Il il sindaco di Nizza Christian Estrosi  ha detto che "Non ci sono dubbi sul fatto che fosse un militante islamo-fascista". No, Monsieur Estrosi, il fascismo non c'entra assolutamente niente. Basta leggere il Corano. Maometto non era fascista. Le sure medinesi non sono fasciste. Antecedono il fascismo di centinaia di anni.


Fino a quando non si vorrà capire che le gesta di chi ha decapitato Samuel Paty e ha commesso queste ennesime atrocità sono perfettamente islamiche, e che trovano la loro piena legittimazione nel Corano, si continuerà a voltare le spalle alla realtà e a essere testimoni di futuri attacchi. Erdogan soffia sul fuoco e lo fa da islamista colluso con i Fratelli Musulmani. Sa che può contare su un ampio consenso e che non si vedranno le piazze gremite di musulmani francesi che difendono il valori della Repubblica e lo contestano. Non accadrà. Il Covid-19 se ne andrà prima o poi ma il jiadismo non se ne andrà, e non se ne andrà, per un semplice motivo, è intrinseco all'Islam, esso è un dispositivo che non è mai stato dissinnescato. Per disinnescarlo andrebbe riformato l'Islam in modo profondo, ma tutti coloro che ci hanno provato hanno pagato i loro tentativi a caro prezzo.


Niram Ferretti


Aggiungo che, “l’Islamo fascista” è arrivato in Italia il 9 ottobre 2020 grazie all’accoglienza pelosa e criminale dell’Italia.