mercoledì 24 giugno 2015

Lettera aperta a

nostra signora del multiculturalismo, delle scorte e dei viaggi di stato Madonna Boldrini.

Arcigna dama, sa che cosa è accaduto a mio padre pochi giorni fa? No che non lo sa. Lei vive lontano dalla quotidianità italiana. Bhe, allora glielo racconto io. L'episodio è accaduto ad un mite pensionato di 74 anni che ancora si ostina a lavorare e a pagare le tasse. Un paio di giorni fa, terminato il lavoro, ha preso il furgoncino per andare in ferramenta a comprare un neon per il suo laboratorio. Lungo la strada, ha incontrato due nordafricani. Uno camminava sul marciapiede e l'altro camminava al centro della carreggiata. Mio padre ha rallentato e ha dato un colpo di clacson per farlo spostare. Si è spostato e mio padre ha proseguito fino al parcheggio della ferramenta. È sceso dal suo furgoncino e s'e' trovato dietro il nordafricano che gli urlava contro ogni genere di insulti. Gli ha risposto che non aveva tempo da perdere ed è entrato in negozio. Il nordafricano e' entrato dietro di lui continuando ad insultarlo dopodiché gli si è avvicinato e ha tentato di sferrargli un pugno in faccia che, in parte è riuscito a schivare ma in parte no nonostante indossasse anche gli occhiali. Il titolare ha cacciato il nordafricano e mio padre ha chiamato i carabinieri. Nel frattempo, il tizio è rientrato urlando che avrebbe spaccato il negozio e avrebbe accoltellato mio padre. Il titolare lo ha cacciato di nuovo. Una volta fuori, altro non ha potuto fare se non che rompere il finestrino del furgoncino di mio padre. Sono arrivati i carabinieri e il tizio con l'amico sono scappati. Le forze dell'ordine altro non hanno potuto fare se non cercarli e non trovarli e raccogliere le testimonianze dei presenti e dire che nulla possono contro di queste persone perché, ordini dall'alto gli impediscono di fare il proprio dovere di tutori dell'ordine. Ad oggi, ancora deve fare la denuncia perché, ieri mancava il maresciallo e oggi era impegnato e la caserma chiude alle 14. Arcigna signora del multiculti, sa cosa è stato più umiliante? Sapere che non è possibile avere giustizia. Un ematoma guarisce. Ma una aggressione gratuita, quella è più difficile da metabolizzare e digerire. Lei dice che non bisogna fare di tutta erba un fascio. Che non esistono razze ed etnie. Mente. Solo gli angeli non hanno razza, etnia o sesso. Tutti gli altri si. E ci sono razze ed etnie che hanno l'indole violenta. Una di queste razze violente e' la razza nera. Non ci crede? Si spogli di ogni privilegio e venga a vivere come viviamo noi. Vedrà che poi mi darà ragione. Le razze e le etnie esistono e non possono convivere tra di loro.

Cordialmente Eleonora M.

[Edit]: La denuncia, se possibile è a dir poco esilarante... o penosa, tutto dipende da come la si guarda. Mio padre va dal maresciallo e spiega ciò che è accaduto. Il maresciallo gli chiede di procurargli i testimoni e mio padre gli da i nominativi dei presenti. Al che il maresciallo gli dice: "No, ma deve parlarci lei". Dopodichè, lo stesso maresciallo gli dice: "Se anche riuscissimo a trovare l'aggressore, sarebbe la sua parola contro quella del magrebino". Comunque, tramite amici di amici e facendo riscontri con le descrizioni, siamo risaliti a capire chi erano i due magrebini: due solerti lavoratori dediti allo spaccio e a piccoli espedienti tutt'altro che chiari, litigiosi e probabilmente senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora ospiti al momento non si sa da chi in un paese a pochi chilometri dal paese di mio padre. Arcigna Madonna Boldrini, se l'aggressore decidesse di tornare e di cercare mio padre per accoltellarlo sul serio? Bisogna tacere perchè dall'alto ci sono ordini specifici?

sabato 20 giugno 2015

Il turismo...

Emergenza profughi, la Romagna trema: "Questi ci mandano il turismo in malora". Da Cesenatico a Riccione i profughi occupano gli alberghi, vagano per le spiagge e pretendono posti vicino al mare. E si teme la fuga dei clienti di Emanuela Fontana

La serata romagnola è anche la loro: vino, ciambelline, sembra di tornare ai tempi d'oro, in piccolo, delle gloriose feste dell'Unità della Romagna. È successo anche l'altra sera, giovedì, lungo via Cavour. Le scuole sono finite e a Ponente, dopo la pioggia dell'ultimo fine settimana, il divertimento è già cominciato. I 77 profughi ormai vivono qui, a Cesenatico, e rimarranno in uno dei circhi più frequentati della riviera almeno fino alla fine del 2015.

Un paio di mesi fa hanno aiutato l'allestimento della corsa campestre, ma ora che arrivano i turisti, ora che gli albergatori e i commercianti aspettano i clienti come un prigioniero l'aria, fanno paura, danno fastidio. Paura è la parola che ricorre più spesso. Paura degli albergatori, soprattutto quelli che gestiscono hotel vicini allo Splendid, la casa a tre stelle dei rifugiati. Paura di una parte - non tutti - i cittadini, che però hanno ora la loro rappresentanza forte in Comune, dal momento che la ex rossa Cesenatico è ora nelle mani del centrodestra, con un vicesindaco, Luigi Donini, della Lega, paladino dell'integrità dell'estate romagnola.

Ieri era giornata di esposizione di prodotti a chilometro zero, ma non era difficile trovare voci di allarme. «C'è preoccupazione - confidava il titolare di un hotel nella zona di Valverde, vicina allo Splendid - gli arrivi di profughi anche qui mettono in allerta molti turisti per un discorso di diffusione di malattie come la scabbia, che contagia anche gli animali, e che si diffonde con una rapidità impressionante». Come si diffondono le voci, da Riccione a Rimini, di nuovi arrivi. È recentissima l'apertura ai profughi di un albergo a Miramare: affacciati alle finestre ci sono solo gli ospiti in attesa di asilo: «Questa situazione ci farà andare in malora tutti», sospirano in una pizzeria riminese. A Rimini l'ultimo dato parla di 308 profughi accolti proprio alle porte dell'estate. La Romagna è terra generosa come poche, ma guai a toccare o minacciare il turismo, l'anima di questo pezzo di costa famoso per l'allegria e l'ospitalità. Anche i profughi conoscono la piacevolezza di questi luoghi: una decina di loro, raccontano dalla polizia di Rimini, si sono rifiutati di essere ospitati nell'entroterra, a Perticara, perché troppo lontani dal mare.

Al Bagno 80 giovedì è già scattato il primo pattuglione antiabusivi, con tre fermi e un sequestro di bigiotteria. Preoccupazione e paura sono anche della polizia. La carenza di organico è una battaglia che il sindacato di polizia Sap sta conducendo da tempo. L'ultima estate una rissa tra vigili e ambulanti è stata il segnale chiaro di una convivenza non facile. Gli ambulanti non dovrebbero essere i profughi, ma sta capitando anche questo. Un mese fa a Cesenatico è stato fermato in spiaggia proprio un rifugiato dell'hotel Splendid, un ragazzo del Bangladesh, che stava vendendo in riva al mare i fazzoletti dell'albergo. Multa di 5mila euro, più del costo del viaggio della speranza dalla Libia: naturalmente impagabili.

I profughi di Ponente, a parte bizzarre eccezioni, non lavorano, perché sono in attesa che le commissioni territoriali valutino la loro domanda di asilo. L'albergo ha stretto un accordo con la cooperativa Cad, rinnovabile al 2016. Lo Stato fornisce vitto e alloggio, più 2 euro e 50 di paghetta giornaliera. Per ora girano per la città, li si vede anche in spiaggia, e soprattutto davanti all'ingresso dello Splendid, sotto la tettoia. «Non danno fastidio a nessuno - spiega un dipendente dell'albergo - ma il fastidio qui è che urtano alla vista. Tra due mesi, vedrete, sparirà il problema». Una questione visiva. Ma la legge del turismo mette l'occhio al primo posto. Questi ragazzi del Ghana, del Senegal, della Costa d'Avorio, che giocano in spiaggia tra i turisti richiamano l'inferno delle scene dal mare, l'emergenza di un'Italia piagata dalla disoccupazione e da salari ai minimi che non riesce a gestire tutti gli arrivi.

E' solo un altro caso isolato... suvvia!

Bergamo, capotreno aggredito. Ferito anche un passeggero. Il gravissimo episodio è avvenuto vicino alla stazione di Treviglio (Bergamo). I due aggressori, due nordafricani armati di cacciavite, sono riusciti a fuggire di Raffaello Binelli

A pochi giorni di distanza dall'aggressione a danno di un capotreno, colpito a Villapizzone (Milano) a colpi di machete, la cronaca fa registrare un altro gravissimo episodio. Due nordafricani in stato di ebbrezza hanno aggredito una capotreno e picchiato un passeggero. Il grave episodio si è verificato venerdi pomeriggio vicino alla stazione di Treviglio (Bergamo): l’aggressione è avvenuta sul treno partito da Milano Porta Garibaldi e diretto a Cremona. I due extracomunitari hanno prima strattonato una capotreno, minacciandola anche con un cacciavite. A quel punto è intervenuto in sua difesa un passeggero: l’uomo però è stato a sua volta picchiato ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici al Pronto soccorso.

Subito dopo i due nordafricani hanno tirato il freno d’emergenza e il convoglio si è fermato: i due avrebbero fatto perdere le loro tracce. Il passeggero ferito, trasferito all’ospedale di Treviglio, fortunatamente non è in gravi condizioni. Nessun ricovero, invece, per la capotreno. La polizia è a caccia dei due aggressori.

La notizia è stata riferita da Adriano Coscia, sindacalista dell’Orsa. E' stato lui a raccontare che la capotreno, dopo che i due malintenzionati avevano tirato il freno di emergenza, ha chiamato le forze dell’ordine. Che però, stando al suo racconto, non sarebbero arrivate. Il treno, rimasto fermo per circa 50 minuti in balìa dei due nordafricani, ha causato ritardi su tutta la linea. Solo dopo la fuga dei due aggressori il treno è ripartito, raggiungendo la stazione di Treviglio Centrale, dove è stato soppresso.

giovedì 18 giugno 2015

Vive la france della libertè, egalitè, fraternitè...

I poliziotti a Ventimiglia: "Francia rimanda indietro anche migranti mai passati da qui". Sulla scogliera iniziato il Ramadan, le preoccupazioni della Croce Rossa. La Ue: no a nuovi muri. Intanto Parigi continua con i respingimenti di massa di Mario Valenza

La battaglia che in queste ore si sta combattendo al confine con la Francia sulla pelle dei profughi potrebbe diventare presto un caso diplomatico ben più pesante. Finora abbiamo parlato dei respingimenti di profughi che dall'Italaia provano a varcare il confine tra Ventimiglia e Mentone. Ma adesso a quanto pare Parigi starebbe usando la bagarre alla frontiera per far pulizia a casa propria. Infatti secondo quanto hanno denunciato alcuni volontari della Croce Rossa e anche alcuni polziotti a telecamere spente a Repubblica.it, il governo di Parigi avrebbe fatto dei "respingimenti" strani.

A quanto pare, secondo quanto avrebbero raccontato questi volontari, l'esecutivo d'oltralpe starebbe approfittando della situazione per provare ad espellere in Italia anche extracomunitari minorenni e clandestini di dubbia provenienza. Ovvero soggetti che in realtà non hanno varcato il confine dall'Italia verso la Francia: "Ci rimandano di tutto, stanno ripulendo il loro Paese", hanno dichiarato alcuni volontari. Di fatto dunque questa situazione al confine rischia di divenatre esplosiva. La furbizia dei francesi potremmo pagarla a caro prezzo.

domenica 14 giugno 2015

Se nonno aveva tre palle, era un flipper...

Non serve aggiungere tanti commenti. La situazione ormai è degenerata molto di più di quello che ci si aspettava. Il governo servo è incapace di fare qualcosa proprio perchè, il capo non eletto, il cervello non ce l'ha. Non sa pensare e non sa agire. Dunque, doppiamente criminale. Intanto, continuiamo a sobbarcarci di subumani. Perchè questo sono. Nè profughi, nè poveracci. Solo clandestini subumani.

"Se l'Ue non mi ascolta, sui migranti ho già il piano B". Ma Renzi bluffa con gli italiani. In calo nei sondaggi e con un Paese allo stremo da gestire, il premier si rifugia al Corriere della Sera. A cui assicura: "Vado avanti fino al 2018, ho i numeri"

Il Paese affonda. Immigrazione, criminalità, crisi economica sono solo alcune delle voci che Matteo Renzi dovrebbe provare a risolvere. Ma il premier è troppo occupato ad arginare gli scandali giudiziari che nelle ultime settimane hanno travolto il Pd. Così, quando l'emergenza immigrazione si è fatta davvero insostenibile, concede una intervista al Corriere della Sera per dire che "le risposte che l’Europa sta dando sono insufficienti", che "redistribuire solo 24.000 persone è quasi una provocazione" e che, se i Paesi europei dovessero negare la solidarietà all'Italia, ha "un piano B". Ma non spiega agli italiani di cosa si tratta.

"Nei prossimi giorni - chiarisce Renzi nell'intervista al Corriere della Sera - ci giochiamo molto sull’identità europea e la nostre voce si farà sentire forte perché è la voce di un Paese fondatore". "Se il consiglio europeo sceglierà la solidarietà, bene. Se non lo farà, abbiamo pronto il piano B. Ma sarebbe una ferita anzitutto per l’Europa", avverte il premier. Che, poi, assicura: "Vogliamo lavorare fino all’ultimo per dare una risposta europea. Per questo vedrò nei prossimi giorni Hollande e Cameron e riparlero con Juncker e Merkel". Secondo il presidente del Consiglio, "va cambiato il principio sancito da Dublino II e votato convintamente da chi oggi protesta contro il nostro governo". Ma quale sia il piano B Renzi non lo dice né la giornalista del Corriere della Sera glielo chiede. Pertanto resta un mistero.

I problemi di Renzi non sono solo per le strade del Paese, ma anche in parlamento. Qualsiasi piano B voglia mettere in atto, dovrà passare per le Camere dove, come si è visto già in un paio di occasione, i numeri non sono più così scontati dopo l'addio dei Popolari di Mario Mauro. Il premier, però, ci tiene (ancora) a ostentare sicurezza: "Al Senato i numeri sono più solidi del passato. Credo che la maggiornaza non voglia interrompere questo percorso di riforme". E, dopo aver rivendicato di aver fatto "in 15 mesi cose ferme da anni", ammette che "si può sempre fare di più. E cercheremo di farlo. Se poi - prosegue - deputati e senatori si sono stancati di noi, basta togliere la fiducia delle Camere e vedremo chi prenderà quella dei cittadini. Ma non vedo praticabile questo scenario - conclude Renzi - a mio giudizio la legsilatura andrà avanti fino al 2018".