ROMA - Mai più silenti sul conflitto di interessi. Lo promette Dario Franceschini nel discorso di lancio della sua candidatura alla segreteria del Pd, trasmessa su Youdem Tv e su Twitter. «Dobbiamo dirlo, il centrosinistra ha colpe precise per non avere approvato la normativa sul conflitto di interessi quando era maggioranza dal '96 al 2001, ma quella responsabilità non ci può spingere adesso a restare ancora fermi e silenti» ha detto il segretario.
IDENTITÀ - Poi ha parlato della necessità di costruire un'identità del partito: «Quello che dobbiamo fare è ricostruire un'identità del nostro campo. La destra italiana in questi 15 anni ha avuto stabilità negli assetti e un leader unificante. Così ha potuto costruire una identità, percepita da tutti, attorno ad alcuni messaggi chiari: sicurezza, libertà di fare ogni cosa, meno stato. Il nostro campo nello stesso periodo ha avuto instabilità totale nei leader, nei partiti, che si sono sciolti, ricostituiti, sostituiti, nei Governi fragili. E così noi siamo riusciti a trasmettere le sensazioni indistinte, non messaggi chiari e univoci. Se voti destra sai cosa voti. Se voti di qua, non sai cosa voti. E questo più di ogni altra cosa spiega la sconfitta dello scorso anno e i risultati negativi della amministrative e delle europee. Ricostruire una identità sarà un lavoro lungo e difficile ma il risultato delle europee ci mette in condizione di ripartire».
5 commenti:
Altri benefici della società multirazziale.
http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1675461
"Dobbiamo dirlo, il centrosinistra ha colpe precise per non avere approvato la normativa sul conflitto di interessi quando era maggioranza dal '96 al 2001"
Più che delle "colpe precise" csx aveva (ed ha) degli "interessi precisi", come e peggio del berlusca..
personaacaso
Esatto! Ed ecco perchè il messaggio di Dario è paradossale: mostra di essere molto prossimo a cogliere il problema della sinistra italiana (che non ha bisogno di un'identità unificante, bensì di demolire e riformare quella precisa identità che la caratterizza come partito della realtà immaginaria) ma, nello stesso tempo, continua a percorrere pervicacemente la strada vecchia, la strategia della propaganda menzoniera, dei programmi irrealizzabili, della perpetua rimozione di malafede. La sinistra ha capito in che direzione dovrebbe andare ma è terrorizzata dall'idea che l'unica strada veramente vincente nel lungo periodo, conduca per lande deserte (di voti) nell'immediato futuro. La destra si è riformata passando per una dolorosa crisi, la catarsi. La sinistra non ha coraggio di farlo realmente!
Demiurgo, sto leggendo Qualcuno era comunista di Telese. Da dopo il crollo del muro, sono rimasti così... sospesi nel nulla. E a distanza di decenni continuano a restare sospesi nel nulla.
Ciao personaacaso e mi sa che è anche come dici tu.
Antikom, continuiamo ad arricchirci culturalmente giorno per giorno.
non mi funziona il link, sobh!
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