Tratto da "Qualcuno era comunista" di Luca Telese
lunedì 6 luglio 2009
Frammento
[...] E' un cataclisma geopolitico: il tramonto di un mondo, il crepuscolo del socialismo reale, il punto di eclissi dell'era bipolare. Il mondo disegnato a Yalta, nel 1945, il mondo delle sfere di influenza annotate da Stalin e Churchill con il pennino stilografico sui foglietti di carta custoditi dagli archivisti per mezzo secolo come reliquie, quel mondo scompare repentinamente, come un castello di sabbia sommerso dopo un colpo d'onda. Achille Occhetto, in quella camera d'albergo, è come ammutolito. Lo smottamento è ancora più grande di quanto non si possa immaginare in quelle ore, nel tempo in cui la storia ha ricominciato a girare senza bussola: persino la grande Unione Sovietica sopravviverà solo due anni al cataclisma. E insieme a un paese che scompare, di lì a poco, verrà eclissato anche il mito friabile di Michael Gorbaciov, il riformatore che non è riuscito a fare le riforme. [...]
Tratto da "Qualcuno era comunista" di Luca Telese
Tratto da "Qualcuno era comunista" di Luca Telese
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