L’hanno scoperta per caso e sta già scoppiando un bordello. L’ultima arma segreta israeliana per azzerare Hamas, definitiva e letale, è un aggressivo chimico a diffusione termica, più sfuggente del polonio, più invasivo dell’antrace, più cattivo di Netanyahu: il chewing gum. O la cicca, la gomma del Ponte, le Hubba Bubba, le Happydent, le Big Babol. Al ginseng o alla clorofilla, gustolungo, in confezione stick. E stranamente azzurrine come il Viagra. Nella Striscia erano pronti a qualunque tipo di attacco militare: bombe personalizzate a piccolo diametro sparate da aeroveicoli senza pilota, ordigni a concentrata letalità che ti amputano mani e piedi ma senza ucciderti, un’intera stagione su Al Aqsa Tv di Carramba, che sorpresa in aramaico. Ma non alle cicche. Perché è questa l’esplosiva novità politica del conflitto israelo-palestinese: le Daygum Protex stanno ammorbidendo l’Intifada, le Fruittelle e le Golia stanno disinnescando i kamikaze, le M&m's gialle, ma anche quelle rosse, stanno riuscendo dove Camp David ha fallito.Girano strane voci nella Striscia. I ragazzi palestinesi non hanno più la bava alla bocca per la guerra santa ma per quel gran pezzo dell’Ubalda, si dedicano come sempre alle letture in forma di litania ma del «Lando», del «Tromba», di «Corna Vissute». Lo denuncia Hamas, lo riporta il quotidiano Al Quds al Arabi, che è un foglio palestinese edito a Londra. L’infido sionista, dicono, non spara più con tank e blindati ma «fiacca la nostra gioventù» con droghe vendute a prezzo stracciato, misteriose sostanze eccitanti, gomme da masticare al Viagra, spacciate nella Striscia di Gaza attraverso una rete locale di collaborazionisti. Vincono la guerra con il credo hippie: fate l’amore non la guerra. Stimolante per lei, ritardante per lui. A spingere Hamas a ficcare il naso nel grande traffico mescolato tra i generi alimentari che passano dai valichi e dai tunnel controllati da Israele, sarebbe stata la denuncia di un papà di Gaza dopo aver scoperto che la figlioletta adolescente aveva improvvisamente smesso le tradizionali abitudini spartane per mettere su un’arietta un po’ troppo da troiana, per colpa di «quella strana gomma che ha preso l’abitudine di masticare». Ma anche le famiglie dei vicini si sarebbero accorte degli «improvvisi e insoliti comportamenti delle loro figlie adolescenti», tipo ballare nude sui tavoli cantando My Sharona o sostenere rapite l’origine divina del Vibrator Multispeed. Messa sotto torchio una delle ragazzine avrebbe confessato il nome dello spacciatore di quelle cicche azzurrine che moltiplicherebbero le voglie in un periodo che già di suo è di pieno trambusto ormonale. Il regista occulto del traffico sarebbe «un personaggio importante a Gaza» di cui la polizia si guarda bene dal fare il nome e che più che all’America sarebbe legato alla Magic America, quella del Paradiso promesso dalla Maurizia. Islam Shahwan, che è il portavoce della milizia creata da Hamas con funzioni di polizia, rivela poi che grandi quantitativi di pillole, bevande e chewingum «che provocano un forte effetto di eccitazione sessuale» sono stati sequestrati a Khan Yunis a sud della Striscia; che, in particolare, se le ragazze vanno pazze per le gomme, i maschietti preferiscono pillole e bevande; e che la banda del Vigorsol avrebbe già «confessato la propria collaborazione con lo Shin Bet», i servizi di sicurezza israeliani, col deliberato proposito di «pervertire la nostra gioventù e offendere i valori dell’Islam». Prove? Ovviamente nessuna. Ma Hamas ora vuole stroncare, prima che sia troppo tardi, l’imbarazzante traffico di pillole dell’amore. Senza timori e senza pentimenti. Perché, come diceva del resto anche Ryan O’Neal in Love Story, Hamas significa non dover mai dire mi dispiace...
giovedì 16 luglio 2009
Diabolici israeliani
Gaza, l’ultima arma di Israele? Chewing gum al gusto Viagra di Massimo M. Veronese
L’hanno scoperta per caso e sta già scoppiando un bordello. L’ultima arma segreta israeliana per azzerare Hamas, definitiva e letale, è un aggressivo chimico a diffusione termica, più sfuggente del polonio, più invasivo dell’antrace, più cattivo di Netanyahu: il chewing gum. O la cicca, la gomma del Ponte, le Hubba Bubba, le Happydent, le Big Babol. Al ginseng o alla clorofilla, gustolungo, in confezione stick. E stranamente azzurrine come il Viagra. Nella Striscia erano pronti a qualunque tipo di attacco militare: bombe personalizzate a piccolo diametro sparate da aeroveicoli senza pilota, ordigni a concentrata letalità che ti amputano mani e piedi ma senza ucciderti, un’intera stagione su Al Aqsa Tv di Carramba, che sorpresa in aramaico. Ma non alle cicche. Perché è questa l’esplosiva novità politica del conflitto israelo-palestinese: le Daygum Protex stanno ammorbidendo l’Intifada, le Fruittelle e le Golia stanno disinnescando i kamikaze, le M&m's gialle, ma anche quelle rosse, stanno riuscendo dove Camp David ha fallito.Girano strane voci nella Striscia. I ragazzi palestinesi non hanno più la bava alla bocca per la guerra santa ma per quel gran pezzo dell’Ubalda, si dedicano come sempre alle letture in forma di litania ma del «Lando», del «Tromba», di «Corna Vissute». Lo denuncia Hamas, lo riporta il quotidiano Al Quds al Arabi, che è un foglio palestinese edito a Londra. L’infido sionista, dicono, non spara più con tank e blindati ma «fiacca la nostra gioventù» con droghe vendute a prezzo stracciato, misteriose sostanze eccitanti, gomme da masticare al Viagra, spacciate nella Striscia di Gaza attraverso una rete locale di collaborazionisti. Vincono la guerra con il credo hippie: fate l’amore non la guerra. Stimolante per lei, ritardante per lui. A spingere Hamas a ficcare il naso nel grande traffico mescolato tra i generi alimentari che passano dai valichi e dai tunnel controllati da Israele, sarebbe stata la denuncia di un papà di Gaza dopo aver scoperto che la figlioletta adolescente aveva improvvisamente smesso le tradizionali abitudini spartane per mettere su un’arietta un po’ troppo da troiana, per colpa di «quella strana gomma che ha preso l’abitudine di masticare». Ma anche le famiglie dei vicini si sarebbero accorte degli «improvvisi e insoliti comportamenti delle loro figlie adolescenti», tipo ballare nude sui tavoli cantando My Sharona o sostenere rapite l’origine divina del Vibrator Multispeed. Messa sotto torchio una delle ragazzine avrebbe confessato il nome dello spacciatore di quelle cicche azzurrine che moltiplicherebbero le voglie in un periodo che già di suo è di pieno trambusto ormonale. Il regista occulto del traffico sarebbe «un personaggio importante a Gaza» di cui la polizia si guarda bene dal fare il nome e che più che all’America sarebbe legato alla Magic America, quella del Paradiso promesso dalla Maurizia. Islam Shahwan, che è il portavoce della milizia creata da Hamas con funzioni di polizia, rivela poi che grandi quantitativi di pillole, bevande e chewingum «che provocano un forte effetto di eccitazione sessuale» sono stati sequestrati a Khan Yunis a sud della Striscia; che, in particolare, se le ragazze vanno pazze per le gomme, i maschietti preferiscono pillole e bevande; e che la banda del Vigorsol avrebbe già «confessato la propria collaborazione con lo Shin Bet», i servizi di sicurezza israeliani, col deliberato proposito di «pervertire la nostra gioventù e offendere i valori dell’Islam». Prove? Ovviamente nessuna. Ma Hamas ora vuole stroncare, prima che sia troppo tardi, l’imbarazzante traffico di pillole dell’amore. Senza timori e senza pentimenti. Perché, come diceva del resto anche Ryan O’Neal in Love Story, Hamas significa non dover mai dire mi dispiace...
L’hanno scoperta per caso e sta già scoppiando un bordello. L’ultima arma segreta israeliana per azzerare Hamas, definitiva e letale, è un aggressivo chimico a diffusione termica, più sfuggente del polonio, più invasivo dell’antrace, più cattivo di Netanyahu: il chewing gum. O la cicca, la gomma del Ponte, le Hubba Bubba, le Happydent, le Big Babol. Al ginseng o alla clorofilla, gustolungo, in confezione stick. E stranamente azzurrine come il Viagra. Nella Striscia erano pronti a qualunque tipo di attacco militare: bombe personalizzate a piccolo diametro sparate da aeroveicoli senza pilota, ordigni a concentrata letalità che ti amputano mani e piedi ma senza ucciderti, un’intera stagione su Al Aqsa Tv di Carramba, che sorpresa in aramaico. Ma non alle cicche. Perché è questa l’esplosiva novità politica del conflitto israelo-palestinese: le Daygum Protex stanno ammorbidendo l’Intifada, le Fruittelle e le Golia stanno disinnescando i kamikaze, le M&m's gialle, ma anche quelle rosse, stanno riuscendo dove Camp David ha fallito.Girano strane voci nella Striscia. I ragazzi palestinesi non hanno più la bava alla bocca per la guerra santa ma per quel gran pezzo dell’Ubalda, si dedicano come sempre alle letture in forma di litania ma del «Lando», del «Tromba», di «Corna Vissute». Lo denuncia Hamas, lo riporta il quotidiano Al Quds al Arabi, che è un foglio palestinese edito a Londra. L’infido sionista, dicono, non spara più con tank e blindati ma «fiacca la nostra gioventù» con droghe vendute a prezzo stracciato, misteriose sostanze eccitanti, gomme da masticare al Viagra, spacciate nella Striscia di Gaza attraverso una rete locale di collaborazionisti. Vincono la guerra con il credo hippie: fate l’amore non la guerra. Stimolante per lei, ritardante per lui. A spingere Hamas a ficcare il naso nel grande traffico mescolato tra i generi alimentari che passano dai valichi e dai tunnel controllati da Israele, sarebbe stata la denuncia di un papà di Gaza dopo aver scoperto che la figlioletta adolescente aveva improvvisamente smesso le tradizionali abitudini spartane per mettere su un’arietta un po’ troppo da troiana, per colpa di «quella strana gomma che ha preso l’abitudine di masticare». Ma anche le famiglie dei vicini si sarebbero accorte degli «improvvisi e insoliti comportamenti delle loro figlie adolescenti», tipo ballare nude sui tavoli cantando My Sharona o sostenere rapite l’origine divina del Vibrator Multispeed. Messa sotto torchio una delle ragazzine avrebbe confessato il nome dello spacciatore di quelle cicche azzurrine che moltiplicherebbero le voglie in un periodo che già di suo è di pieno trambusto ormonale. Il regista occulto del traffico sarebbe «un personaggio importante a Gaza» di cui la polizia si guarda bene dal fare il nome e che più che all’America sarebbe legato alla Magic America, quella del Paradiso promesso dalla Maurizia. Islam Shahwan, che è il portavoce della milizia creata da Hamas con funzioni di polizia, rivela poi che grandi quantitativi di pillole, bevande e chewingum «che provocano un forte effetto di eccitazione sessuale» sono stati sequestrati a Khan Yunis a sud della Striscia; che, in particolare, se le ragazze vanno pazze per le gomme, i maschietti preferiscono pillole e bevande; e che la banda del Vigorsol avrebbe già «confessato la propria collaborazione con lo Shin Bet», i servizi di sicurezza israeliani, col deliberato proposito di «pervertire la nostra gioventù e offendere i valori dell’Islam». Prove? Ovviamente nessuna. Ma Hamas ora vuole stroncare, prima che sia troppo tardi, l’imbarazzante traffico di pillole dell’amore. Senza timori e senza pentimenti. Perché, come diceva del resto anche Ryan O’Neal in Love Story, Hamas significa non dover mai dire mi dispiace...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento