mercoledì 22 aprile 2009

Islam

Borghezio e gli islamici anti moschea

L’eurodeputato piemontese Mario Borghezio ha tolto il velo ai segreti sull’erigenda moschea di Torino. E ha trovato il sostegno di due musulmani doc, perfettamente integrati in riva al Po, e decisi a contestare il loro Paese d’origine: il Marocco. Mohammed Lamsuni, esponente della comunità arabo-islamica e Mustafà Kobba, membro della Consulta per stranieri del Comune di Torino, hanno rivelato che la moschea riceve «finanziamenti da Regione, Comune e Provincia di Torino e un contributo del Marocco. Siamo marocchini, musulmani, ma laici e liberi; non accettiamo imposizioni da Paesi che poi impongono imam e politica. Gli imam devono formarsi in Italia e rispondere alle comunità islamiche italiane. I due milioni di euro, il Marocco li dia ai poveri».

«I soldi del Comune per la moschea»

(… ) Chi guarda con favore al progetto di un nuovo centro islamico con imam formati dal governo marocchino e finanziato dal ministero degli Affari religiosi di Rabat è il sindaco Sergio Chiamparino, che si augura un rapido intervento del ministero degli Interni. "Ci aspettiamo dal ministro Maroni un incoraggiamento a intraprendere questa strada. A maggior ragione visto che la libertà di culto è sancita dalla nostra Costituzione. E ci aspettiamo lo stesso segnale dalle altre comunità religiose. In Marocco, accanto alle moschee, sono stati costruiti edifici dedicati ad altri culti. Sarebbe quindi una situazione reciproca". qui

E a proposito di moschee: «Non parlare al telefono, vediamoci in moschea». A parlare in questo modo, in una conversazione intercettata dai carabinieri del Ros, era tal Mohamed Ben Alì, imprenditore magrebino finito in manette con altri complici circa quattro anni fa per una vicenda di falsi permessi di soggiorno, di assunzioni taroccate presso aziende compiacenti di clandestini e forse anche di personaggi legati al mondo del fondamentalismo islamico. Ben Alì, svelarono all’epoca i militari del Ros, era solito concludere i propri affari in moschea. (…) qui

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Imam formati in Marocco?questa è ingerenza in uno stato sovrano...

Artemsia

ProEuropa ha detto...

L'Italia che imbrocca la stessa via di Olanda, Francia, Gran Bretagna...

Complimenti a tutte quelle gran teste di c**** di politici, parlamentari e locali.