Roma, 27 apr (Velino) - L'incontro fra Zapatero e Sarkozy oggi a Madrid serve anche a ratificare anche un accordo , La “Dichiarazione sulla sicurezza interna”, che riguarda in buona parte l'immigrazione clandestina. I due leader, infatti, hanno deciso di rivedere le politiche di accoglienza degli immigrati, sbarrando la strada a quanti sono entrati nei loro paesi clandestinamente per bloccare un flusso sempre più massiccio di sans papiers che, soprattutto in Spagna vengono arruolati sempre più massicciamente dalla criminalità e dal lavoro nero. La Spagna deve fare i conti con oltre 4 milioni di disoccupati ed il governo, come quello francese, non nasconde di essere molto preoccupato per il ricorso fatto da molte sue imprese ai lavoratori immigrati, pagati malissimo, al posto di operai in regola e con la cittadinanza. L'accordo franco-spagnolo arriva a due anni di distanza ed all’inizio doveva essere a tre, prevedeva, infatti, anche la partecipazione dell'Italia. Romano Prodi, secondo Sarkozy, aveva aderito al progetto congiunto per varare norme più rigorose per i "clandestini" e la loro espulsione ed loro rimpatrio anche "collettivo", ma dovette sottrarsi per il no di Rifondazione. Da allora Parigi e Madrid hanno continuato a lavorare su iniziative congiunte che proprio oggi culminano nell’accordo sulla sicurezza e che oltre alle norme anticlandestini, prevede la massima collaborazione in tema di lotta ai terrorismo (anche all'Eta ed ai suoi affiliati che si rifugiano nella parte basca francese) ed alla criminalità organizzata. I due paesi si obbligano a far pressioni sui paesi di origine dei clandestini, Marocco ed Algeria soprattutto, affinché accettino di rimpatriare i loro cittadini che, comunque, in attesa dei nulla osta resteranno “detenuti” nei centri di identificazione ed espulsione. La Spagna nei quattro anni che vanno dal 2004 al 2008 ha espulso 370 mila clandestini, la Francia quasi 25 mila l’anno, ma Sarkozy ha chiesto che nel 2009 dovranno essere 29 mila. Molti di più dell’Italia (25 mila in tutto il 2008 ) dove, fra l’altro, molte espulsioni rimangono sulla carta perché, nonostante il provvedimento (come quello firmato da qualche giorni dai questori di diverse parti d’Italia per un migliaio di clandestini ospiti da più di sessanta giorni nei Cie), nessuno lascia il territorio nazionale.
lunedì 27 aprile 2009
Razzisti?
Fronte Sarkozy-Zapatero contro immigrati clandestini
Roma, 27 apr (Velino) - L'incontro fra Zapatero e Sarkozy oggi a Madrid serve anche a ratificare anche un accordo , La “Dichiarazione sulla sicurezza interna”, che riguarda in buona parte l'immigrazione clandestina. I due leader, infatti, hanno deciso di rivedere le politiche di accoglienza degli immigrati, sbarrando la strada a quanti sono entrati nei loro paesi clandestinamente per bloccare un flusso sempre più massiccio di sans papiers che, soprattutto in Spagna vengono arruolati sempre più massicciamente dalla criminalità e dal lavoro nero. La Spagna deve fare i conti con oltre 4 milioni di disoccupati ed il governo, come quello francese, non nasconde di essere molto preoccupato per il ricorso fatto da molte sue imprese ai lavoratori immigrati, pagati malissimo, al posto di operai in regola e con la cittadinanza. L'accordo franco-spagnolo arriva a due anni di distanza ed all’inizio doveva essere a tre, prevedeva, infatti, anche la partecipazione dell'Italia. Romano Prodi, secondo Sarkozy, aveva aderito al progetto congiunto per varare norme più rigorose per i "clandestini" e la loro espulsione ed loro rimpatrio anche "collettivo", ma dovette sottrarsi per il no di Rifondazione. Da allora Parigi e Madrid hanno continuato a lavorare su iniziative congiunte che proprio oggi culminano nell’accordo sulla sicurezza e che oltre alle norme anticlandestini, prevede la massima collaborazione in tema di lotta ai terrorismo (anche all'Eta ed ai suoi affiliati che si rifugiano nella parte basca francese) ed alla criminalità organizzata. I due paesi si obbligano a far pressioni sui paesi di origine dei clandestini, Marocco ed Algeria soprattutto, affinché accettino di rimpatriare i loro cittadini che, comunque, in attesa dei nulla osta resteranno “detenuti” nei centri di identificazione ed espulsione. La Spagna nei quattro anni che vanno dal 2004 al 2008 ha espulso 370 mila clandestini, la Francia quasi 25 mila l’anno, ma Sarkozy ha chiesto che nel 2009 dovranno essere 29 mila. Molti di più dell’Italia (25 mila in tutto il 2008 ) dove, fra l’altro, molte espulsioni rimangono sulla carta perché, nonostante il provvedimento (come quello firmato da qualche giorni dai questori di diverse parti d’Italia per un migliaio di clandestini ospiti da più di sessanta giorni nei Cie), nessuno lascia il territorio nazionale.
Roma, 27 apr (Velino) - L'incontro fra Zapatero e Sarkozy oggi a Madrid serve anche a ratificare anche un accordo , La “Dichiarazione sulla sicurezza interna”, che riguarda in buona parte l'immigrazione clandestina. I due leader, infatti, hanno deciso di rivedere le politiche di accoglienza degli immigrati, sbarrando la strada a quanti sono entrati nei loro paesi clandestinamente per bloccare un flusso sempre più massiccio di sans papiers che, soprattutto in Spagna vengono arruolati sempre più massicciamente dalla criminalità e dal lavoro nero. La Spagna deve fare i conti con oltre 4 milioni di disoccupati ed il governo, come quello francese, non nasconde di essere molto preoccupato per il ricorso fatto da molte sue imprese ai lavoratori immigrati, pagati malissimo, al posto di operai in regola e con la cittadinanza. L'accordo franco-spagnolo arriva a due anni di distanza ed all’inizio doveva essere a tre, prevedeva, infatti, anche la partecipazione dell'Italia. Romano Prodi, secondo Sarkozy, aveva aderito al progetto congiunto per varare norme più rigorose per i "clandestini" e la loro espulsione ed loro rimpatrio anche "collettivo", ma dovette sottrarsi per il no di Rifondazione. Da allora Parigi e Madrid hanno continuato a lavorare su iniziative congiunte che proprio oggi culminano nell’accordo sulla sicurezza e che oltre alle norme anticlandestini, prevede la massima collaborazione in tema di lotta ai terrorismo (anche all'Eta ed ai suoi affiliati che si rifugiano nella parte basca francese) ed alla criminalità organizzata. I due paesi si obbligano a far pressioni sui paesi di origine dei clandestini, Marocco ed Algeria soprattutto, affinché accettino di rimpatriare i loro cittadini che, comunque, in attesa dei nulla osta resteranno “detenuti” nei centri di identificazione ed espulsione. La Spagna nei quattro anni che vanno dal 2004 al 2008 ha espulso 370 mila clandestini, la Francia quasi 25 mila l’anno, ma Sarkozy ha chiesto che nel 2009 dovranno essere 29 mila. Molti di più dell’Italia (25 mila in tutto il 2008 ) dove, fra l’altro, molte espulsioni rimangono sulla carta perché, nonostante il provvedimento (come quello firmato da qualche giorni dai questori di diverse parti d’Italia per un migliaio di clandestini ospiti da più di sessanta giorni nei Cie), nessuno lascia il territorio nazionale.
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2 commenti:
Questi accordi mi mettono i brividi... perchè Zapatero e Sarkozy non sono i pagliacci che abbiamo noi, e anche se blaterano di razzismo, poi a casa loro non ci mettono nulla a cacciare qualche milione di clandestini... INDOVINATE DOVE ANDRANNO?
Francia e Spagna stanno decidendo di liberarsi di un po' di spazzatura... e l'Italia è la loro discarica preferita!
Ma è ovvio che poi torneranno sui barconi pronti a salpare in italia. Infondo noi li accogliamo in nome dell'emergenza umanitaria, no? Però intanto Sarkozy e Zapatero stanno arginando, noi ci preoccupiamo dell'aria fritta. Di non far denunciare i medici, di ridare la libertà a più di 1000 clandestini...
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