Lo spettacolo è deprimente. Il sisma ha smosso tutto tranne i no global. Così è miseramente fallito il primo Consiglio regionale abruzzese su bilancio e finanziaria: a colpi di mille, sismici, emendamenti. Le crepe sono state volutamente create dal capogruppo di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, e preparate nottetempo, come ha detto orgoglioso lo stesso Acerbo, al campo di accoglienza di Tempera - gestito da Prc - per «festeggiare» le frasi di Berlusconi sulla partecipazione dei no global al prossimo G8 in programma a luglio all'Aquila. Ora, che i no global abbiano bloccato una decisione sulla Finanziaria è sconcertante. Ma lascia ancor più basiti il fatto che esista una tendopoli "gestita" da Prc: che significa? Hanno piantato bandiera rossa a Tempera, perché hanno trasportato lì due cucine da campo e portato aiuto ai terremotati? Evidentemente sì. Da allora Rifondazione si è impossessata del luogo, come fosse un Risiko, l'Abruzzo. Chissà che pena vivere sotto le tende azzurro-Forza italia. Chissà se le vecchine e i bambini del campo profughi saranno contenti di cantare Bella ciao a colazione. Chissà se si chiederanno perché mai una tendopoli di un paese terremotato debba essere "gestita" da rifondazione. Perché. Che cosa c'entra il colore politico con gli aiuti umanitari. Se Berlusconi crede che in Abruzzo non arriveranno i no global, si sbaglia: ce li ha già dentro, in casa. Tre i campi di accoglienza «autogestiti», quello di San Biagio di Rifondazione comunista, quelli di Fossa e Barisciana dove è attiva la rete Epicentro solidale, che riunisce centri sociali, associazioni e collettivi studenteschi di tutta la penisola, e quello di Coppito, dove sono presenti i sindacati confederali. Non sono campi dove si rifocillano persone frastornate dai tremori della terra, ma tende sotto cui - di notte - si studiano mille emendamenti da opporre al Consiglio Regionale. Luoghi dove si fa proselitismo e lotta politica anziché i pagliacci per far ridere un po' i più piccini. Chi se lo aspetterebbe. Eppure. La seduta del Consiglio regionale, comunque, è stata sospesa proprio per permettere alla maggioranza di centrodestra e all'opposizione di centrosinistra di trovare un'intesa sul ritiro dei mille emendamenti ostruzionistici e sulla riduzione degli altri 50 di merito presentati da vari consiglieri. Si spera che si trovi un accordo e che i no global democraticamente decidano di lasciar lavorare chi deve, e in tali condizioni. Oggi la terra ha traballato ancora. E che si stanchino una buona volta di "festeggiare" Berlusconi.
Albina Perri
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