Cari amici, della nostra società esistono molte definizioni, chi la chiama postmoderna, chi post-storica (il post si porta molto in questi anni), chi - con più fantasia - liquida, chi trasparente. Io la chiamerei ipocrita. Ma così ipocrita, così esageratamente ipocrita, che qualche volta ti scappa da ridere. Perché l'ipocrisia funziona, ma è ridicola. E' il caso che vi racconto. Dovete sapere che nella nostra bella Arabia Saudita, capitale morale anche di Eurabia in quanto sede della Mecca (la capitale politica è naturalmente Bruxelles, quella economica Londra, quella spirituale Stoccolma), vi è una nobile istituzione che si chiama "Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio". Gran nome, eh? Le maiuscole ci stanno bene e le parole riempiono la bocca: Promozione, Prevenzione, Vizio, Virtù: roba grossa. Lo scopo dichiarato di questa commissione è evitare che si violi la morale islamica. In pratica rompono le scatole alla gente che non si comporta come la loro mente bigotta e ossessionata dal sesso vorrebbe. Se per esempio una ragazza fa vedere una ciocca di capelli oltre il velo, è affare suo. Se invece una televisione incita i bambini a sgozzare gli ebrei, (per esempio quella di Hamas che trovate mettendo sulla finestra del vostro browser questo link http://www.youtube.com/watch?v=pvE5K9W6UUk) la cosa non la riguarda affatto, anzi è degna di lode. Ammazzare i giudei non è Vizio, semmai è Virtù, Se due adolescenti di sesso diverso sono soli a chiacchierare, interviene la nobile commissione, o meglio lo fanno i suoi giustamente temuti agenti. Sono viziosi: giù bastonate, nella migliore delle ipotesi. Se due ragazzi dello stesso sesso stanno da soli con una mitragliatrice ad addestrarsi, la commissione li applaude: virtuosissimi. Se una donna guida, la commissione la punisce duramente: immorale. Se mette una bomba contro gli infedeli, naturalmente no, è una martire. Inutile dire che gli agenti della commissione possono entrare in tutti i luoghi, interrogare chiunque, penetrare ogni privacy - e sono giustamente temuti per questo. Di fatto, disturbano la gente nei bar e nei negozi, per strada e a casa per controllare che non bevano, che siano separati per genere, e portino i vestiti giusti, non un centimetro meno, nessun colore di troppo. E bastonano liberamente chi non li soddisfa, o lo imprigionano o, in un caso gravissimo come l'adulterio, lo condannano liberamente a morte. Promozione della Virtù. Prevenzione del Vizio.Bene, adesso viene il bello. Il giornale saudita "Al-Watan" scrive che questa bellissima Commissione si sta ristrutturando in senso più moderno, naturalmente per tener conto delle superiori esigenze di Eurabia, non perché prima non andasse bene. E - per favore non commuovetevi troppo voi fedeli eurarabi e non ridete troppo voi perfidi infedeli - il suo portavoce 'Abd Al-Muhsin Al-Qafari ha dichiarato che fra le nuove caratteristiche della commissione 2.0 ci sarà un'unità ... "dedicata ai diritti umani". Ripeto: dedicata ai diritti umani. Human rights. Fantastico! O come dicono gli americani: terrific, tremendo! Capite che la creazione di un qualche cosa, un ufficio, una pattuglia, un funzionario o anche un computer spento che si occupi di diritti umani dentro una Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio in Arabia Saudita è un record mondiale dell'ossimoro, un capolavoro di ipocrisia difficilmente superabile, se non forse dalla commissione dei diritti umani dell'Onu, quella di Durban 2 e del rapporto Goldstone. Ma gli arabi sauditi, vivendo nella sacra penisola, hanno un grado superiore di lealtà e quindi il buon Al-Qafari non si è limitato al promettentissimo nome di questa nuova "unità" ma ha generosamente spiegato che la commissione si occuperà sì di diritti umani, ma solo "in accordo con i principi islamici e i trattati internazionali". E qui viene il capolavoro. Perché quando voi pensate ai diritti umani vi viene in mente la dichiarazione prodotta rivoluzione francese, quella "universale" di San Francisco delle Nazioni Unite del 1948 (che peraltro l'Arabia Saudita non firmò "per ragioni religiose"), insomma la libertà di espressione di religione e di riunione, i diritti politici, l'uguaglianza dei generi e delle credenze, la giustizia uguale per tutti, il rifiuto della tortura e cose del genere. La commissione si riferisce invece alla Risoluzione 49/19-P della XIX Conferenza Islamica dei Ministri degli Esteri, 5 agosto 1990, che voi trovate qui: http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=20050107184105 (e leggetela, conviene). Vi si trovano fra l'altro questi principi fondamentali: che "Tutti gli esseri umani sono soggetti a Dio e i più amati da Lui sono coloro che sono più utili al resto dei Suoi sudditi, e nessuno ha superiorità sugli altri eccetto che sulla base della pietà e delle buone azioni." (art. 1); che "è vietato sopprimere la vita" oppure "infrangere l'integrità fisica" "TRANNE CHE PER UNA RAGIONE PRESCRITTA DALLA SHARI'AH" (il che vuol dire che possono ammazzare o torturare o mutilare chi gli pare, purché gli ulema siano d'accordo, senza violare i diritti umani delle vittime... (art. 2); che "L'Islam è una religione intrinsecamente connaturata all'essere umano." (art. 10) Non si parla di libertà politica, ma per quanto riguarda la libertà di espressione si dice così: "Ognuno ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione IN UN MODO CHE NON CONTRAVVENGA AI PRINCIPI DELLA SHARI'AH. Ognuno ha il diritto di sostenere ciò che è giusto e propagandare ciò che è buono e mettere in guardia contro ciò che è sbagliato e malvagio IN CONFORMITÀ CON LE NORME DELLA SHARI'AH ISLAMICA." (art. 22) e si conclude con due articoli brevi ma latamente significativi il 24 "Tutti i diritti e le libertà enunciate nelle presente Dichiarazione sono SOGGETTE ALLA SHARI'AH ISLAMICA." e il 25, per chi avesse qualche dubbio: "LA SHARI'AH ISLAMICA È LA SOLA FONTE DI RIFERIMENTO per l'interpretazione di qualsiasi articolo della presente Dichiarazione." Insomma, i diritti umani consistono nel fatto che tutti sono liberi... di essere musulmani, e che chi non ci sta non ha nessun diritto. Ipocrisia, ipocrisia... capolavoro islamico, codificato anche nel principio teologico della dissimulazione o tukyia, fondata sul Corano: come per la Commissione dei diritti umani dell'Onu, si prende un concetto occidentale, lo si smonta lo si manipola, lo si svuota, se ne crea un surrogato islamizzato e poi si accusano gli avversari esattamente della violazione che in realtà si sta commettendo. Così Hamas (con l'aiuto di Goldstone) accusa Israele di violare i diritti umani e così lo farà, armata della sua nuova unità la nobile Commissione per la promozione della Virtù e la prevenzione del Vizio, contro i poveretti che penseranno di poter dire e pensare quel che credono, o vestirsi e mettersi in relazione come gli pare. Uno spettacolo! Ma non temete, è probabile che nascano presto la sezione italiana, belga, olandese, svedese della Commissione e degli originalissimi suoi diritti umani: prossimamente la vedremo su questi schermi!
martedì 6 ottobre 2009
Eurabia
I diritti umani consistono nel fatto che tutti sono liberi... di essere musulmani, e che chi non ci sta non ha nessun diritto di Ugo Volli
Cari amici, della nostra società esistono molte definizioni, chi la chiama postmoderna, chi post-storica (il post si porta molto in questi anni), chi - con più fantasia - liquida, chi trasparente. Io la chiamerei ipocrita. Ma così ipocrita, così esageratamente ipocrita, che qualche volta ti scappa da ridere. Perché l'ipocrisia funziona, ma è ridicola. E' il caso che vi racconto. Dovete sapere che nella nostra bella Arabia Saudita, capitale morale anche di Eurabia in quanto sede della Mecca (la capitale politica è naturalmente Bruxelles, quella economica Londra, quella spirituale Stoccolma), vi è una nobile istituzione che si chiama "Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio". Gran nome, eh? Le maiuscole ci stanno bene e le parole riempiono la bocca: Promozione, Prevenzione, Vizio, Virtù: roba grossa. Lo scopo dichiarato di questa commissione è evitare che si violi la morale islamica. In pratica rompono le scatole alla gente che non si comporta come la loro mente bigotta e ossessionata dal sesso vorrebbe. Se per esempio una ragazza fa vedere una ciocca di capelli oltre il velo, è affare suo. Se invece una televisione incita i bambini a sgozzare gli ebrei, (per esempio quella di Hamas che trovate mettendo sulla finestra del vostro browser questo link http://www.youtube.com/watch?v=pvE5K9W6UUk) la cosa non la riguarda affatto, anzi è degna di lode. Ammazzare i giudei non è Vizio, semmai è Virtù, Se due adolescenti di sesso diverso sono soli a chiacchierare, interviene la nobile commissione, o meglio lo fanno i suoi giustamente temuti agenti. Sono viziosi: giù bastonate, nella migliore delle ipotesi. Se due ragazzi dello stesso sesso stanno da soli con una mitragliatrice ad addestrarsi, la commissione li applaude: virtuosissimi. Se una donna guida, la commissione la punisce duramente: immorale. Se mette una bomba contro gli infedeli, naturalmente no, è una martire. Inutile dire che gli agenti della commissione possono entrare in tutti i luoghi, interrogare chiunque, penetrare ogni privacy - e sono giustamente temuti per questo. Di fatto, disturbano la gente nei bar e nei negozi, per strada e a casa per controllare che non bevano, che siano separati per genere, e portino i vestiti giusti, non un centimetro meno, nessun colore di troppo. E bastonano liberamente chi non li soddisfa, o lo imprigionano o, in un caso gravissimo come l'adulterio, lo condannano liberamente a morte. Promozione della Virtù. Prevenzione del Vizio.Bene, adesso viene il bello. Il giornale saudita "Al-Watan" scrive che questa bellissima Commissione si sta ristrutturando in senso più moderno, naturalmente per tener conto delle superiori esigenze di Eurabia, non perché prima non andasse bene. E - per favore non commuovetevi troppo voi fedeli eurarabi e non ridete troppo voi perfidi infedeli - il suo portavoce 'Abd Al-Muhsin Al-Qafari ha dichiarato che fra le nuove caratteristiche della commissione 2.0 ci sarà un'unità ... "dedicata ai diritti umani". Ripeto: dedicata ai diritti umani. Human rights. Fantastico! O come dicono gli americani: terrific, tremendo! Capite che la creazione di un qualche cosa, un ufficio, una pattuglia, un funzionario o anche un computer spento che si occupi di diritti umani dentro una Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio in Arabia Saudita è un record mondiale dell'ossimoro, un capolavoro di ipocrisia difficilmente superabile, se non forse dalla commissione dei diritti umani dell'Onu, quella di Durban 2 e del rapporto Goldstone. Ma gli arabi sauditi, vivendo nella sacra penisola, hanno un grado superiore di lealtà e quindi il buon Al-Qafari non si è limitato al promettentissimo nome di questa nuova "unità" ma ha generosamente spiegato che la commissione si occuperà sì di diritti umani, ma solo "in accordo con i principi islamici e i trattati internazionali". E qui viene il capolavoro. Perché quando voi pensate ai diritti umani vi viene in mente la dichiarazione prodotta rivoluzione francese, quella "universale" di San Francisco delle Nazioni Unite del 1948 (che peraltro l'Arabia Saudita non firmò "per ragioni religiose"), insomma la libertà di espressione di religione e di riunione, i diritti politici, l'uguaglianza dei generi e delle credenze, la giustizia uguale per tutti, il rifiuto della tortura e cose del genere. La commissione si riferisce invece alla Risoluzione 49/19-P della XIX Conferenza Islamica dei Ministri degli Esteri, 5 agosto 1990, che voi trovate qui: http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=20050107184105 (e leggetela, conviene). Vi si trovano fra l'altro questi principi fondamentali: che "Tutti gli esseri umani sono soggetti a Dio e i più amati da Lui sono coloro che sono più utili al resto dei Suoi sudditi, e nessuno ha superiorità sugli altri eccetto che sulla base della pietà e delle buone azioni." (art. 1); che "è vietato sopprimere la vita" oppure "infrangere l'integrità fisica" "TRANNE CHE PER UNA RAGIONE PRESCRITTA DALLA SHARI'AH" (il che vuol dire che possono ammazzare o torturare o mutilare chi gli pare, purché gli ulema siano d'accordo, senza violare i diritti umani delle vittime... (art. 2); che "L'Islam è una religione intrinsecamente connaturata all'essere umano." (art. 10) Non si parla di libertà politica, ma per quanto riguarda la libertà di espressione si dice così: "Ognuno ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione IN UN MODO CHE NON CONTRAVVENGA AI PRINCIPI DELLA SHARI'AH. Ognuno ha il diritto di sostenere ciò che è giusto e propagandare ciò che è buono e mettere in guardia contro ciò che è sbagliato e malvagio IN CONFORMITÀ CON LE NORME DELLA SHARI'AH ISLAMICA." (art. 22) e si conclude con due articoli brevi ma latamente significativi il 24 "Tutti i diritti e le libertà enunciate nelle presente Dichiarazione sono SOGGETTE ALLA SHARI'AH ISLAMICA." e il 25, per chi avesse qualche dubbio: "LA SHARI'AH ISLAMICA È LA SOLA FONTE DI RIFERIMENTO per l'interpretazione di qualsiasi articolo della presente Dichiarazione." Insomma, i diritti umani consistono nel fatto che tutti sono liberi... di essere musulmani, e che chi non ci sta non ha nessun diritto. Ipocrisia, ipocrisia... capolavoro islamico, codificato anche nel principio teologico della dissimulazione o tukyia, fondata sul Corano: come per la Commissione dei diritti umani dell'Onu, si prende un concetto occidentale, lo si smonta lo si manipola, lo si svuota, se ne crea un surrogato islamizzato e poi si accusano gli avversari esattamente della violazione che in realtà si sta commettendo. Così Hamas (con l'aiuto di Goldstone) accusa Israele di violare i diritti umani e così lo farà, armata della sua nuova unità la nobile Commissione per la promozione della Virtù e la prevenzione del Vizio, contro i poveretti che penseranno di poter dire e pensare quel che credono, o vestirsi e mettersi in relazione come gli pare. Uno spettacolo! Ma non temete, è probabile che nascano presto la sezione italiana, belga, olandese, svedese della Commissione e degli originalissimi suoi diritti umani: prossimamente la vedremo su questi schermi!
Cari amici, della nostra società esistono molte definizioni, chi la chiama postmoderna, chi post-storica (il post si porta molto in questi anni), chi - con più fantasia - liquida, chi trasparente. Io la chiamerei ipocrita. Ma così ipocrita, così esageratamente ipocrita, che qualche volta ti scappa da ridere. Perché l'ipocrisia funziona, ma è ridicola. E' il caso che vi racconto. Dovete sapere che nella nostra bella Arabia Saudita, capitale morale anche di Eurabia in quanto sede della Mecca (la capitale politica è naturalmente Bruxelles, quella economica Londra, quella spirituale Stoccolma), vi è una nobile istituzione che si chiama "Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio". Gran nome, eh? Le maiuscole ci stanno bene e le parole riempiono la bocca: Promozione, Prevenzione, Vizio, Virtù: roba grossa. Lo scopo dichiarato di questa commissione è evitare che si violi la morale islamica. In pratica rompono le scatole alla gente che non si comporta come la loro mente bigotta e ossessionata dal sesso vorrebbe. Se per esempio una ragazza fa vedere una ciocca di capelli oltre il velo, è affare suo. Se invece una televisione incita i bambini a sgozzare gli ebrei, (per esempio quella di Hamas che trovate mettendo sulla finestra del vostro browser questo link http://www.youtube.com/watch?v=pvE5K9W6UUk) la cosa non la riguarda affatto, anzi è degna di lode. Ammazzare i giudei non è Vizio, semmai è Virtù, Se due adolescenti di sesso diverso sono soli a chiacchierare, interviene la nobile commissione, o meglio lo fanno i suoi giustamente temuti agenti. Sono viziosi: giù bastonate, nella migliore delle ipotesi. Se due ragazzi dello stesso sesso stanno da soli con una mitragliatrice ad addestrarsi, la commissione li applaude: virtuosissimi. Se una donna guida, la commissione la punisce duramente: immorale. Se mette una bomba contro gli infedeli, naturalmente no, è una martire. Inutile dire che gli agenti della commissione possono entrare in tutti i luoghi, interrogare chiunque, penetrare ogni privacy - e sono giustamente temuti per questo. Di fatto, disturbano la gente nei bar e nei negozi, per strada e a casa per controllare che non bevano, che siano separati per genere, e portino i vestiti giusti, non un centimetro meno, nessun colore di troppo. E bastonano liberamente chi non li soddisfa, o lo imprigionano o, in un caso gravissimo come l'adulterio, lo condannano liberamente a morte. Promozione della Virtù. Prevenzione del Vizio.Bene, adesso viene il bello. Il giornale saudita "Al-Watan" scrive che questa bellissima Commissione si sta ristrutturando in senso più moderno, naturalmente per tener conto delle superiori esigenze di Eurabia, non perché prima non andasse bene. E - per favore non commuovetevi troppo voi fedeli eurarabi e non ridete troppo voi perfidi infedeli - il suo portavoce 'Abd Al-Muhsin Al-Qafari ha dichiarato che fra le nuove caratteristiche della commissione 2.0 ci sarà un'unità ... "dedicata ai diritti umani". Ripeto: dedicata ai diritti umani. Human rights. Fantastico! O come dicono gli americani: terrific, tremendo! Capite che la creazione di un qualche cosa, un ufficio, una pattuglia, un funzionario o anche un computer spento che si occupi di diritti umani dentro una Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio in Arabia Saudita è un record mondiale dell'ossimoro, un capolavoro di ipocrisia difficilmente superabile, se non forse dalla commissione dei diritti umani dell'Onu, quella di Durban 2 e del rapporto Goldstone. Ma gli arabi sauditi, vivendo nella sacra penisola, hanno un grado superiore di lealtà e quindi il buon Al-Qafari non si è limitato al promettentissimo nome di questa nuova "unità" ma ha generosamente spiegato che la commissione si occuperà sì di diritti umani, ma solo "in accordo con i principi islamici e i trattati internazionali". E qui viene il capolavoro. Perché quando voi pensate ai diritti umani vi viene in mente la dichiarazione prodotta rivoluzione francese, quella "universale" di San Francisco delle Nazioni Unite del 1948 (che peraltro l'Arabia Saudita non firmò "per ragioni religiose"), insomma la libertà di espressione di religione e di riunione, i diritti politici, l'uguaglianza dei generi e delle credenze, la giustizia uguale per tutti, il rifiuto della tortura e cose del genere. La commissione si riferisce invece alla Risoluzione 49/19-P della XIX Conferenza Islamica dei Ministri degli Esteri, 5 agosto 1990, che voi trovate qui: http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=20050107184105 (e leggetela, conviene). Vi si trovano fra l'altro questi principi fondamentali: che "Tutti gli esseri umani sono soggetti a Dio e i più amati da Lui sono coloro che sono più utili al resto dei Suoi sudditi, e nessuno ha superiorità sugli altri eccetto che sulla base della pietà e delle buone azioni." (art. 1); che "è vietato sopprimere la vita" oppure "infrangere l'integrità fisica" "TRANNE CHE PER UNA RAGIONE PRESCRITTA DALLA SHARI'AH" (il che vuol dire che possono ammazzare o torturare o mutilare chi gli pare, purché gli ulema siano d'accordo, senza violare i diritti umani delle vittime... (art. 2); che "L'Islam è una religione intrinsecamente connaturata all'essere umano." (art. 10) Non si parla di libertà politica, ma per quanto riguarda la libertà di espressione si dice così: "Ognuno ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione IN UN MODO CHE NON CONTRAVVENGA AI PRINCIPI DELLA SHARI'AH. Ognuno ha il diritto di sostenere ciò che è giusto e propagandare ciò che è buono e mettere in guardia contro ciò che è sbagliato e malvagio IN CONFORMITÀ CON LE NORME DELLA SHARI'AH ISLAMICA." (art. 22) e si conclude con due articoli brevi ma latamente significativi il 24 "Tutti i diritti e le libertà enunciate nelle presente Dichiarazione sono SOGGETTE ALLA SHARI'AH ISLAMICA." e il 25, per chi avesse qualche dubbio: "LA SHARI'AH ISLAMICA È LA SOLA FONTE DI RIFERIMENTO per l'interpretazione di qualsiasi articolo della presente Dichiarazione." Insomma, i diritti umani consistono nel fatto che tutti sono liberi... di essere musulmani, e che chi non ci sta non ha nessun diritto. Ipocrisia, ipocrisia... capolavoro islamico, codificato anche nel principio teologico della dissimulazione o tukyia, fondata sul Corano: come per la Commissione dei diritti umani dell'Onu, si prende un concetto occidentale, lo si smonta lo si manipola, lo si svuota, se ne crea un surrogato islamizzato e poi si accusano gli avversari esattamente della violazione che in realtà si sta commettendo. Così Hamas (con l'aiuto di Goldstone) accusa Israele di violare i diritti umani e così lo farà, armata della sua nuova unità la nobile Commissione per la promozione della Virtù e la prevenzione del Vizio, contro i poveretti che penseranno di poter dire e pensare quel che credono, o vestirsi e mettersi in relazione come gli pare. Uno spettacolo! Ma non temete, è probabile che nascano presto la sezione italiana, belga, olandese, svedese della Commissione e degli originalissimi suoi diritti umani: prossimamente la vedremo su questi schermi!
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