WASHINGTON – Tarek Mehanna sognava la Jihad e voleva organizzare un attacco terroristico in un centro commerciale di Boston. Ma non è riuscito a trovare le armi necessarie. E quando, in diversi viaggi in Medio Oriente o in Asia, ha cercato di frequentare campi d’addestramento è stato respinto. Forse perché pensavano che non fosse affidabile o si trattasse di una spia.
PIANO - Mehanna, 27 anni, è stato arrestato all’aeroporto di Boston mentre cercava di lasciare il Paese, fuga invece riuscita al complice Ahmad Abousamra. Insieme ad altri complici avevano pianificato una strage che doveva essere portata a termine con l’uso di armi automatiche. Il gruppetto si sarebbe ispirato – sostiene l’accusa – alle gesta del cecchino di Washington. Nel 2002 John Allen Muhammed, un americano convertito all’Islam, con l’aiuto di un minore, ha assassinato dieci persone, colpite a caso. Dal 2001 al 2008 Mehanna e gli altri hanno compiuto numerose «trasferte», visitando Yemen, Siria, Pakistan e Iraq. Forse cercavano sponde e aiuti per portare avanti i loro complotti. Inoltre è stato provato che erano in contatto con Daniel Maldonado, un qaedista andato a combattere in Somalia e poi catturato. L'indagine conferma la tendenza delle cosiddette «cellule spontanee». Piccoli gruppi che nascono in Occidente e provano a trasformarsi in terroristi pur senza avere legami o preparazione specifica. Molto spesso però queste formazioni non riescono a passare a una fase operativa.
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