L'aggressione del 22 gennaio. Stupro di Guidonia, liberi i favoreggiatori per decorrenza dei termini cautelari. Scarcerati Mugurel Goia e Ionut Barbu, i due rumeni accusati di aver favorito la fuga dei quattro colpevoli
ROMA - Sono tornati liberi Mugurel Goia e Ionut Barbu, i due giovani romeni accusati di aver favorito la fuga dei quattro connazionali ritenuti dalla Procura di Tivoli protagonisti dello stupro avvenuto il 22 gennaio scorso a Guidonia ai danni di una giovane coppia. I due immigrati erano sottoposti all’obbligo di dimora dall’aprile scorso. La decadenza della misura cautelare è dovuta alla decorrenza dei termini.
BRANCO - Dopo la conclusione delle indagini sulla brutale violenza, comunicata a luglio ai difensori, la Procura di Tivoli non avrebbe ancora formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio. Goia e Barbu, indagati per favoreggiamento e resistenza a pubblico ufficiale ed assistiti dall’avvocato Domenico Dellomonaco, si sono sempre difesi sostenendo di essere stati interpellati da uno del branco (senza sapere che fosse collegato allo stupro) che aveva bisogno di un passaggio in auto per raggiungere una città del nord Italia per motivi di lavoro.
L'AGGRESSIONE - La sera del 22 gennaio una giovane coppia di fidanzati era stata aggredita in via della Selciatella, a Guidonia, vicino Roma, dove si era appartata. La ragazza era stata violentata a turno da quattro uomini, mentre il fidanzato era stato picchiato dal branco e rinchiuso nel bagagliaio. Pochi giorni dopo vennero arrestati 6 romeni: quattro ritenuti responsabili della violenza e due accusati di aver aiutato il branco a nascondersi. A questi ultimi, Mugurel Goia e Ionut Barbu appunto, dopo 3 giorni vennero poi concessi gli arresti domiciliari. Appena saputo della remissione in libertà i due romeni hanno spiegato al proprio difensore: "Adesso potremo tornare a lavorare".
giovedì 29 ottobre 2009
Decorrenza dei termini
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3 commenti:
Non ho le parole adatte a dire che razza di giustizia abbiamo senza dover aprire il dizionario delle parolacce. Perciò mi astengo.
Tutti bollettini di guerra e della paura da sbattere in faccia a Fini e alla CEI.
potranno tornare a lavorare...che bravi ragazzi!
Eh si, perchè nel mentre lavoravano duro, hanno avuto tempo e modo di aiutare a scappare dei delinquenti. Porelli.
@Nessie, io sono sempre più convinta di quel che dice Berlusconi. Le leggi ci sono. Tutto il resto è da cambiare, da mandare a casa, da prepensionare e da radiare dall'albo.
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