martedì 10 marzo 2009

Lagnanze...

... cose mie e del tutto (o quasi) private. Ma siccome sono incazzata come e più di una biscia, lo sfogo ci sta tutto. Sto soffrendo come un cane per riprendermi (dalla azienda) ciò che mi spetta. Mi avevano chiamata ieri per dirmi di passare in ufficio oggi. Ci sono andata con la speranza di riprendermi sia lo stipendio (di dicembre), la liquidazione e il cud. Ho ricevuto solo una parte della liquidazione perchè l'azienda è in pessime acque. E già di per se, che se l'azienda sta andando a rotoli, non è più affar mio, ma la cosa peggiore è che non si sa quando riuscirò a chiudere tutta la storia. E questo mi fa incazzare parecchio. E intanto io resto "scoperta" per più di due mesi. E solo al pensiero che dovrò di nuovo varcare la soglia di quel posto, mi fa venire il voltastomaco. Io so di aver sbagliato a non andarmene al momento giusto... ma le "assicurazioni" e i presupposti per andare avanti, da come dicevano, c'erano tutti. E poi, e poi, tutto è peggiorato. Io continuo a bussare a porte che restano chiuse e aspetto ancora l'accettazione alla mia domanda di disoccupazione. Se non altro, non c'è più il mutuo che ci gravava sulle spalle e lui, poverino, si sta facendo carico del possibile ma capisco che così non si può andare avanti. Comincio ad avere gli istinti omicidi. Cerco di dirmi che presto passerà. E' una bugia ma voglio provare a crederci.

2 commenti:

Nessie ha detto...

Ho letto. Hai fatto bene a sfogarti, è sempre un sollievo. Posso solo dirti: continua la ricerca di un nuovo lavoro e rompi per ottenere il tuo dovuto. Ormai siamo come i cavalieri del Santo Graal e la ricerca non bisogna mai abbandonarla.

Anonimo ha detto...

Per forza, Nessie. L'indipendenza è troppo importante e io amo troppo viaggiare. Più che altro i soldi dei miei stipendi servono soprattutto al lato ludico. Poi, stare a casa senza fare niente, non mi piace proprio.