martedì 31 marzo 2009

Pd e immigrazione

Il Pd getta la maschera a Cesena: vuole la moschea. Referendum.

Il candidato sindaco del PD a Cesena, Paolo Lucchi, finalmente prende posizione sulla Moschea a Cesena e annuncia senza mezzi termini che sia lui che il suo partito sono favorevoli alla sua realizzazione. E' finito il tempo del detto e non detto, delle mezze ammissioni e delle perifrasi, la chiama col suo nome: Moschea. Favorevole Lucchi, come lo è stato da sempre anche il Sindaco Conti, il peggiore Sindaco che Cesena ricorderà proprio per l'arroganza della sua Amministrazione e per la assoluta indifferenza al bene di questa città. Tira in ballo di tutto Lucchi, da un presunti sdoganamenti e placet della Curia Vescovile al nefasto governo Prodi, per sostenere di fare "la cosa giusta": "Sono convinto - e so di non essere il solo, affiancato da tanti cittadini equilibrati, ma anche alla luce delle posizioni espresse pochi mesi fa sulle colonne del Corriere Cesenate dal delegato per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della nostra diocesi - che i cittadini di religione musulmana di Cesena abbiano diritto ad un luogo in cui esercitare i loro momenti di aggregazione e di culto, ovviamente nel rispetto della cultura e delle regole della nostra società in cui vivono e della "Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione", adottata nel 2006 dal Governo Prodi". Non voglio spendere più parole sulle bugie che i nostri patetici amministratori ci hanno raccontato finora, ne su come si siano resi ridicoli in tutti i risvolti di questa oscura vicenda, non meritano nemmeno di essere salutati per strada. Quanto alle "nuove povertà" che Lucchi denuncia come se il centrodestra non le avesse mai evidenziate finora, rispondo che è proprio grazie alla lucrosa gestione fatta dalla sinistra che ogni denaro transitato per Cesena ai cesenati non è mai rimasto, ed è andato piuttosto invece a beneficiare l'economia del sistema economico di quel partito che di democratico non ha nulla se non il nome. E' sufficiente liberarsi di voi e dei vostri protetti per ritornare a vedere una economia reale e non fittizia e di favore. Adesso basta, ma basta per davvero. Dietro questa immigrazione massiccia ci sono solo torbidi interessi economici, e a pagarne le spese siamo noi che dobbiamo per forza convivere con persone che non gradiamo. Interessi del sindacato, interessi di partito, interessi di cooperative. Basta! Basta parlare, avete agito voi finora senza chiedere a nessuno come la pensava, adesso agiremo noi. Chiediamo un referendum popolare per permettere finalmente ai cittadini di esprimere il loro dissenso a questa integrazione forzata, pilotata, imposta senza mezzi termini a suon di ingiustizie. Informeremo tutti dei vostri piani, in modo che sia evidente e inoppugnabile che il costo economico di questa integrazione forzata pesa esclusivamente sulle nostre spalle a beneficio vostro e dei vostri interessi economici. Davanti ai soldi calpestereste anche il cadavere di vostra madre, siete disgustosi! Quest'orda di stranieri ci costa troppo e ci priva anche di quel che è giusto. Un genitore deve prima di tutto pensare ai suoi figli, poi ai figli degli altri. Questi stranieri islamici hanno già sceicchi favolosamente ricchi che devono pensare a loro. La smettano di accumulare fantastiliardi e di spendere in armi, e si dedichino loro stessi alla beneficienza dei loro fratelli musulmani. Gli altri stranieri hanno anch'essi i loro governi, che se li tengano e li sfamino loro. Noi, mi dispiace, ne abbiamo abbastanza!. Li avete messi ad abitare nelle nostre case, avete dato a loro i nostri posti di lavoro, li sostenete economicamente, gli portate la spesa a casa, gli date la precedenza nella sanità pubblica, gli rendete l'Italia invitante in ogni modo, privando a noi del nostro, per scopi niente affatto nobili come cercate di farci credere. Se aveste speso per noi la centesima parte di quello che ci avete fatto pagare per loro, saremmo tutti più che benestanti. Vergognatevi! Li avete coperti di privilegi, e ci avete trattati come schiavi al loro confronto. Basta! Referendum! Libertà e Futuro inizierà la raccolta di firme per chiedere che questi stranieri scrocconi ed approfittatori esattamente come voi, siano allontanati dal nostro territorio, chiediamo che ci siano restituite le nostre case e i nostri posti di lavoro nelle aziende. Chiediamo che ci siano restituiti i nostri medici e le nostre scuole. Chiediamo che ci sia restituita la nostra tranquillità e la sicurezza. Vogliamo le cose giuste, chi lavora onestamente e si comporta onestamente è stato sempre il benvenuto fra di noi. Gli altri no, mi dispiace, via tutti! I soldi spesi a fiumi non li potremo mai più recuperare, ma non azzardatevi ad estorcerci un altro centesimo, perchè qui finisce male.

Laura Madrigali, candidata Libertà e Futuro Cesena

... se si considera che nella mia cittadina, il candidato sindaco del Pd, (alle prossime elezioni amministrative) ha vinto con 50 voti di scarto e proprio coi voti degli immigrati... è tutto un dire.

2 commenti:

100% Antikomunista ha detto...

Il problema è che anche buona parte dei candidati sindaco del PdL di osservanza finiana vogliono moschee e voto agli immigrati, nè più nè meno del PD...

Elly ha detto...

Vero. Purtroppo.