Milano - La battaglia per la cancellazione dal pianeta delle esecuzioni capitali va avanti. I risultati sono per certi versi incoraggianti: due terzi degli Stati hanno abolito la pena di morte. E l'anno scorso solo 25 su 59 dei paesi che ancora la mantengono nel proprio ordinamento hanno eseguito le condanne. Ma a spegnere subito l'entusiasmo c'è un altro dato: l'anno scorso le esecuzioni sono più che raddoppiate. Il 93% delle condanne è avvenuto in cinque paesi, Cina, Iran, Arabia Saudita, Pakistan e Stati Uniti. La fotografia della situazione è scattata, come sempre, da Amnesty International nel rapporto sulla stato della pena di morte del 2008.
Numeri da brividi. L'anno scorso le esecuzioni sono aumentate di oltre il 90% raggiungendo quota 2.390. In Cina sono avvenute il 72% di tutte le esecuzioni capitali. "La situazione (in Cina) è ammantata dal silenzio e le cifre potrebbero essere molto, molto più elevate", ha spiegato Irene Khan, segretario generale di Amnesty, sottolineando che l’aumento delle esecuzioni capitali è parzialmente dovuto al cambiamento del sistema giudiziario in Cina. Nel suo rapporto annuale sulla pena di morte, l’associazione che si batte per la tutela dei diritti umani ha detto anche che il numero di coloro che sono stati condannati a morte lo scorso anno è più che raddoppiato, raggiungendo quota 8.864 rispetto ai 3.347 del 2007.
Iran e Arabia saudita. L’Iran ha eseguito almeno 346 condanne a morte, l’Arabia Saudita 102 e il Pakistan 36, secondo quanto riferito da Amnesty secondo cui in Giappone le esecuzioni nel 2008 sono state 15, il numero più alto dal 1975.
Quelle buone notizie. Amnesty però ha dato anche buone notizie, spiegando che ci sono prove evidenti che gli Stati Uniti - dove sono state condannate a morte 37 persone, il numero più basso dal 1994 - stiano cercando di cambiare direzione sulla pena di morte, che l’Argentina ha abolito la pena di morte e c’è una "evidente volontà di abolizione" nell’Asia centrale. "L’Asia centrale di fatto è un’area dove non viene applicata la pena di morte, dopo l’abolizione in Uzbekistan", ha spiegato Amnesty. "La Bielorussia è l’ultimo paese in Europa in cui avvengono ancora le esecuzioni capitali". Nel 2008 quattro persone sono state uccise. Amnesty ha detto che 25 dei 59 paesi in cui vige la pena di morte hanno effettivamente portato a termine esecuzioni capitali lo scorso anno.
Poche notizie dall'Africa. In Africa, Botswana e Sudan sono gli unici due Paesi dove si abbia notizia di condanne capitali eseguite, secondo quanto riferito da Amnesty, precisando che la Liberia ha reintrodotto la pena capitale.
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