Riceviamo e volentieri pubblichiamo perché è anche il nostro parere quello che esprime con molta chiarezza e lucidità Carla De Albertis sui Rom. La De Albertis di NordDestra: “De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono - il brutto - il cattivo. Il western elettorale a ruoli invertiti.” sui Rom De Albertis di NordDestra: “De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono, il brutto e il cattivo. Il western elettorale a ruoli invertiti.” “Se non fosse una tragedia, la polemica tra Penati, De Corato e l’onnipresente Don Colmegna potrebbe apparire la parodia di un western a ruoli invertiti”. Così Carla De Albertis, candidata di NordDestra alla Presidenza della Provincia – ironizza sulla polemica innescata dal finanziamento milionario ai campi Rom. “Penati è il cattivo che chiede le dimissioni del Prefetto, De Corato il buono che vuole mantenere gli amici rom, e Don Colmegna, eterna comparsa, il brutto che dispensa saggezza. Mi chiedo – commenta De Albertis - cos’altro i cittadini saranno costretti a subire in questa campagna elettorale.” “La mia opinione – continua la leader di NordDestra - è nota: i campi non sono la soluzione ma il problema. E finché si insisterà con questa malintesa politica dell’accoglienza, ci troveremo sempre valanghe di rom che rivendicheranno diritti in cambio di niente. Lo ribadisco: i campi non devono esistere.” “L’aspetto più inquietante della vicenda – insiste la candidata alla Presidenza della Provincia – è che per De Corato spendere 10 milioni per mettere in sicurezza i campi significa fare un investimento per la sicurezza della città. Bene, che lo spieghi a quanti l’hanno votato. Lo dica chiaro, il nostro Vicesindaco neo-pidiellino, che il Comune non trova soldi per dare case ai milanesi che perdono il lavoro, ma li trova, bussando alla porta di un ministro leghista, per dotare i “nomadi” di alloggi full-optional.” “Quanto a Penati – continua De Albertis - mi astengo dal commentare. Dico solo che nella parte del cattivo, uno con il curriculum buonista come il suo è davvero poco credibile.” “Su Don Colmegna, poi, dico solo che grazie al servilismo delle autorità cittadine, ormai più che un prete sembra un tronista della TV, uno che si sente autorizzato a dire la sua anche quando non ha alcun titolo ad intervenire. Ma per qualcuno, evidentemente, i rom sono una risorsa (economica). E allora, cosa volete che gliene importi a Don Colmegna & Co. se dare alloggi civili ai rom significa far pagare la gente onesta. Quella gente che paga la crisi senza lamentarsi, consapevole che nessuna di queste associazioni caritatevoli milanesi farà mai le barricate per aiutarla.”
martedì 31 marzo 2009
Il buono, il brutto e il cattivo
De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono, il brutto e il cattivo.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo perché è anche il nostro parere quello che esprime con molta chiarezza e lucidità Carla De Albertis sui Rom. La De Albertis di NordDestra: “De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono - il brutto - il cattivo. Il western elettorale a ruoli invertiti.” sui Rom De Albertis di NordDestra: “De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono, il brutto e il cattivo. Il western elettorale a ruoli invertiti.” “Se non fosse una tragedia, la polemica tra Penati, De Corato e l’onnipresente Don Colmegna potrebbe apparire la parodia di un western a ruoli invertiti”. Così Carla De Albertis, candidata di NordDestra alla Presidenza della Provincia – ironizza sulla polemica innescata dal finanziamento milionario ai campi Rom. “Penati è il cattivo che chiede le dimissioni del Prefetto, De Corato il buono che vuole mantenere gli amici rom, e Don Colmegna, eterna comparsa, il brutto che dispensa saggezza. Mi chiedo – commenta De Albertis - cos’altro i cittadini saranno costretti a subire in questa campagna elettorale.” “La mia opinione – continua la leader di NordDestra - è nota: i campi non sono la soluzione ma il problema. E finché si insisterà con questa malintesa politica dell’accoglienza, ci troveremo sempre valanghe di rom che rivendicheranno diritti in cambio di niente. Lo ribadisco: i campi non devono esistere.” “L’aspetto più inquietante della vicenda – insiste la candidata alla Presidenza della Provincia – è che per De Corato spendere 10 milioni per mettere in sicurezza i campi significa fare un investimento per la sicurezza della città. Bene, che lo spieghi a quanti l’hanno votato. Lo dica chiaro, il nostro Vicesindaco neo-pidiellino, che il Comune non trova soldi per dare case ai milanesi che perdono il lavoro, ma li trova, bussando alla porta di un ministro leghista, per dotare i “nomadi” di alloggi full-optional.” “Quanto a Penati – continua De Albertis - mi astengo dal commentare. Dico solo che nella parte del cattivo, uno con il curriculum buonista come il suo è davvero poco credibile.” “Su Don Colmegna, poi, dico solo che grazie al servilismo delle autorità cittadine, ormai più che un prete sembra un tronista della TV, uno che si sente autorizzato a dire la sua anche quando non ha alcun titolo ad intervenire. Ma per qualcuno, evidentemente, i rom sono una risorsa (economica). E allora, cosa volete che gliene importi a Don Colmegna & Co. se dare alloggi civili ai rom significa far pagare la gente onesta. Quella gente che paga la crisi senza lamentarsi, consapevole che nessuna di queste associazioni caritatevoli milanesi farà mai le barricate per aiutarla.”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo perché è anche il nostro parere quello che esprime con molta chiarezza e lucidità Carla De Albertis sui Rom. La De Albertis di NordDestra: “De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono - il brutto - il cattivo. Il western elettorale a ruoli invertiti.” sui Rom De Albertis di NordDestra: “De Corato, Don Colmegna, Penati: il buono, il brutto e il cattivo. Il western elettorale a ruoli invertiti.” “Se non fosse una tragedia, la polemica tra Penati, De Corato e l’onnipresente Don Colmegna potrebbe apparire la parodia di un western a ruoli invertiti”. Così Carla De Albertis, candidata di NordDestra alla Presidenza della Provincia – ironizza sulla polemica innescata dal finanziamento milionario ai campi Rom. “Penati è il cattivo che chiede le dimissioni del Prefetto, De Corato il buono che vuole mantenere gli amici rom, e Don Colmegna, eterna comparsa, il brutto che dispensa saggezza. Mi chiedo – commenta De Albertis - cos’altro i cittadini saranno costretti a subire in questa campagna elettorale.” “La mia opinione – continua la leader di NordDestra - è nota: i campi non sono la soluzione ma il problema. E finché si insisterà con questa malintesa politica dell’accoglienza, ci troveremo sempre valanghe di rom che rivendicheranno diritti in cambio di niente. Lo ribadisco: i campi non devono esistere.” “L’aspetto più inquietante della vicenda – insiste la candidata alla Presidenza della Provincia – è che per De Corato spendere 10 milioni per mettere in sicurezza i campi significa fare un investimento per la sicurezza della città. Bene, che lo spieghi a quanti l’hanno votato. Lo dica chiaro, il nostro Vicesindaco neo-pidiellino, che il Comune non trova soldi per dare case ai milanesi che perdono il lavoro, ma li trova, bussando alla porta di un ministro leghista, per dotare i “nomadi” di alloggi full-optional.” “Quanto a Penati – continua De Albertis - mi astengo dal commentare. Dico solo che nella parte del cattivo, uno con il curriculum buonista come il suo è davvero poco credibile.” “Su Don Colmegna, poi, dico solo che grazie al servilismo delle autorità cittadine, ormai più che un prete sembra un tronista della TV, uno che si sente autorizzato a dire la sua anche quando non ha alcun titolo ad intervenire. Ma per qualcuno, evidentemente, i rom sono una risorsa (economica). E allora, cosa volete che gliene importi a Don Colmegna & Co. se dare alloggi civili ai rom significa far pagare la gente onesta. Quella gente che paga la crisi senza lamentarsi, consapevole che nessuna di queste associazioni caritatevoli milanesi farà mai le barricate per aiutarla.”
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