sabato 28 marzo 2009

... come l'onda inf(r)ango

Londra, 15mila in corteo in vista del G20. Roma, Cobas e Onda in piazza: «No G14». La manifestazione è autorizzata ma toccherà alcune zone "proibite". Cuscinate davanti al ministero dell'Istruzione

ROMA
- L'Onda degli studenti e i sindacati di base in piazza a Roma contro la riunione dei ministri del lavoro del G8, in programma da domenica a martedì. «G14 con i responsabili della crisi; noi con i lavoratori, i disoccupati e i precari» è lo striscione che apre la manifestazione organizzata da Cub, Cobas e Sdl. Il corteo è partito da piazza della Repubblica e terminerà in piazza Navona. Secondo gli organizzatori ci sono 6mila manifestanti, venuti da tutta Italia. «Come abbiamo sfidato le ordinanze sui cortei a Roma, così sfidiamo le nuove leggi liberticide sugli scioperi» spiegano i sindacati dal megafono sistemato sul camion che fa strada al serpentone. La manifestazione infatti è autorizzata ma toccherà alcune zone proibite dal protocollo sui cortei. In piazza della Repubblica si sono radunate anche tre manifestazioni non autorizzate di studenti, senza casa e centri sociali. Alla manifestazione dei Cobas partecipano il segretario del Prc Paolo Ferrero, l'esponente della Sinistra Paolo Cento e il consigliere regionale del Lazio Luigi Nieri.

PETARDI E UOVA - In via Cavour alcuni studenti si sono staccati dal corteo per lanciare vernice rossa, uova, petardi e fumogeni contro la Banca Unipol e l'agenzia immobiliare Pirelli Re. Sui muri e sulle vetrine è stato scritto «case per tutti» e «ridatece i sordi». Distrutta la vetrata della banca. Lanciati due fumogeni anche dentro l'Altare della Patria.

BATTAGLIA DEI CUSCINI - Davanti al ministero dell'Istruzione, in viale Trastevere, gli studenti hanno inscenato una battaglia di cuscinate per protestare «con la sola arma dell'ironia contro il ministro Brunetta che ci ha dato dei guerriglieri, il G14 dei ministri del Welfare che si terrà nella capitale e il protocollo che regolamenta i cortei a Roma». È stata organizzata dagli studenti dei collettivi dei licei Virgilio, Mamiani, Manara, Kennedy e Democrito di Ostia. I manifestanti, una cinquantina, sono partiti da via Giulia, sede del liceo Virgilio, e con lo striscione «Fuori dal controllo contro il protocollo, blocca il G14», hanno percorso via Giulia, Ponte Sisto, piazza Trilussa per raggiungere piazza di Santa Maria in Trastevere e la sede del ministero dove è scoppiata la battaglia dei cuscini. Durante il corteo i manifestanti hanno acceso fumogeni rosa e blu, scandendo slogan come «La gente come noi non molla mai» e l'ormai consueto «Noi la crisi non la paghiamo». Gli studenti hanno poi raggiunto il corteo dell'Onda in piazza Aldo Moro, di fronte a La Sapienza. Poi insieme si sono uniti alla manifestazione dei Cobas.

FERRERO - «Ottima manifestazione, che tiene assieme tutti gli strati sociali colpiti dalla crisi: lavoratori ex garantiti, precari, disoccupati, studenti. Quindi molto utile e importante - ha commentato Paolo Ferrero -. Una manifestazione che chiede al governo di cambiare politica visto che sino ad ora ha fatto solo gli interessi di chi la crisi l'ha provocata e non dei lavoratori che la stanno pagando».

LONDRA - Anche a Londra 15mila persone sono scese in piazza per manifestare contro il G20 in programma la settimana prossima. Il corteo, partito dal Victoria Embankement lungo il Tamigi, è transitato dalla piazza del parlamento di Westminster, con alcuni gruppi che si sono staccati per fare una puntata davanti al numero 10 di Downing Street, la residenza del premier Gordon Brown (attualmente in Sudamerica). Il raduno, battezzato «Put People First» (la gente prima di tutto), è stato preparato da una coalizione di oltre cento gruppi che vanno dalla Tuc, la confederazione dei sindacati britannici, agli ambientalisti, ai pacifisti e agli anarchici. I partecipanti esibiscono cartelli, striscioni e bandiere multicolori: il clima è più quello di una sfilata di carnevale che di una protesta. Tra gli slogan più gettonati, quello coniato da Barack Obama durante la sua corsa verso la Casa Bianca: «Yes, we can». Manifestazioni anche a Berlino, Francoforte e Bruxelles contro il G20 di Londra e il summit della Nato in Francia e Germania previsto per il 4 aprile. Nella capitale belga i partecipanti indossavano maschere raffiguranti i venti leader mondiali.

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