mercoledì 25 marzo 2009

Gianfranzo Fini

«Come mai Berlusconi è leader da tanti anni? È la democrazia». Fini: «Mussolini grande statista? No, adesso ho cambiato idea». Il presidente della Camera e l'opinione sul Duce: «Non la penso più come una volta»

ROMA - «La risposta sta in quello che ho fatto in questi anni. Altrimenti sarei schizofrenico».
Gianfranco Fini dice di aver cambiato idea su Benito Mussolini. All'inizio degli anni '90, l'attuale presidente della Camera definì il Duce «il più grande statista del Novecento». Adesso, non la pensa più così: «Siete voi stessi che avete parlato di un percorso storico e quindi è ovvio che oggi non la penso più così. Altrimenti, sarei schizofrenico».

BERLUSCONI - Intervistato nella sede della stampa estera, Fini affronta argomenti diversi. Non mancano, ovviamente, le domande su Silvio Berlusconi. «Come mai è leader da tanti anni? Perché raccoglie il consenso elettorale. Vuol dire che interpreta il sentimento dei cittadini. Come fa? È la democrazia». A proposito dei suoi rapporto con il premier, il presidente della Camera chiarisce: «Io amo il mare e i delfini, ma in politica non ci sono delfinati: siamo in una repubblica, non in una monarchia». E, allora, chi prenderà le redini del centrodestra dopo l'attuale premier? «Quando sarà il momento - dice ancora Fini- si dibatterà e il partito sceglierà. Oggi il leader è Berlusconi». Ma sarebbe pronto a diventare premier? «Un grande italiano, Eduardo De Filippo, diceva 'gli esami non finiscono mai'. Aspettiamo questi esami…».

IL PDL - A proposito del Pdl: «Io ho invitato tutti gli iscritti, al congresso di An, e farò la stessa cosa al congresso Pdl, a dar vita ad un progetto per l'Italia. Il Pdl in una fase post ideologica deve essere uno strumento democratico per intercettare il consenso e per governare o fare l'opposizione. E il grande compito del Pdl, anche in ragione del grande consenso popolare di cui dispone, sia quello di costruire l'Italia del futuro. Uscendo dalla logica del quotidiano, del giorno per giorno, e andando verso una fase più strategica». Non manca una dichiarazione sul caso Battisti: «Mi auguro che la Corte suprema brasiliana accetti la richiesta di estradizione, perché non si può sostenere, né secondo verità né secondo gli atti giudiziari, che Cesare Battisti sia un perseguitato politico».

3 commenti:

Massimo ha detto...

Uno che cambia idea così facilmente e repentinamente (veggasi anche come ha mutato parere sul pdl, da "comica finale" a "progetto per l'Italia" !!!) non può essere affidabile per un incarico di responsabilità ... ;-)

Anonimo ha detto...

Appunto. Ma mi pare che i delusi sono tanti? Comincia la transumanza in altri partiti?

Anonimo ha detto...

Quando stava nel MSI e gli serviva l'aiuto di Almirante per fare carriera, stava sempre con il braccio teso.

Poi, quando doveva essere sdoganato per entrare al Governo, è diventato un lecchino di Berlusconi.

Ora che ha capito che la leadership del Cavaliere è salda per almeno i prossimi 5 anni, e quindi a destra non si magna, ma vede al contrario che a sinistra sono allo sbando, inizia a fare il comunista e il multiculturale per vedere se lo accasano almeno lì.

Qualora dovesse stancarsi della politica, per il KOMPAGNO FINI è già pronta una nuova occupazione... BANDERUOLA in aeroporto, per vedere da che parte tira il vento.

FINI VIGLIACCO E VENDUTO