Attacco L’imboscata in un’area cattolica. Sale la tensione con i protestanti. Ancora violenza in Irlanda del Nord Pattuglia sotto tiro, ucciso poliziotto.
BELFAST — Ancora sangue in Irlanda del Nord: un agente della polizia è rimasto ucciso ieri sera in un’imboscata a Craigavon, città abitata da cattolici e protestanti nella contea di Armagh, due giorni dopo l’attacco rivendicato dalla «Real Ira» (vera Ira) contro una base militare in cui due soldati britannici di 23 e 21 anni sono rimasti uccisi. Un commando di uomini armati aveva aperto il fuoco all’ingresso principale della caserma Massereene a Antrim, a nordovest di Belfast. Feriti due altri militari (in Ulster è rimasto un contingente di 5.000 soldati di Sua Maestà britannica) come pure due fattorini che stavano consegnando delle pizze. Il nuovo episodio di violenza (a poche ore dalla visita del premier Gordon Brown in Ulster) è avvenuto nei pressi di una scuola superiore in una zona cattolica. Una pattuglia della polizia, attirata da movimenti sospetti, è caduta in un agguato. L'agente è stato freddato con un colpo alla testa mentre stava perlustrando in auto con un collega la zona di Lismore Manor, un'area repubblicana di Craigavon, dopo aver ricevuto una chiamata. Gli irriducibili cattolici della «Real Ira» (un centinaio di elementi) abbandonarono l’Esercito Repubblicano Irlandese rifiutando il dialogo con i protestanti, culminato nell’accordo di pace del ’98. Dolores Kelly, esponente di un partito cattolico moderato, ha condannato l’ultimo episodio di violenza lanciando un allarme: «L’Irlanda del Nord può entrare in una nuova spirale di vendette incrociate» se gli estremisti protestanti — che hanno dichiarato una tregua nel 1994 — decideranno di reagire agli omicidi degli ultimi giorni. «Siamo sul ciglio di un abisso» ha detto ieri sera Kelly, membro della commissione congiunta incaricata di monitorare le forze di polizia a Belfast. «Non servirà a molto lanciare appelli a coloro che si sono macchiati di questi crimini, ma è molto importante che tutti noi che viviamo in Irlanda del Nord ci rendiamo conto della gravità del momento. Non possiamo permettere che un piccolo gruppo di gente che non ha niente da dire o da offrire possa distruggere quello che abbiamo creato negli ultimi dieci anni». Nelle aree storiche della «resistenza» cattolica c’è chi non la pensa così. Nuovi murales si sono aggiunti a quelli «storici» che i turisti vanno a visitare lungo le strade di Falls Road, il quartiere cattolico più conosciuto di Belfast. «Fuck you and your pizza, Brits out» si legge in un messaggio recente scritto a caratteri arancioni.
R.E.
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