ROMA - Un uomo "da isolare". Perché è un "voltagabbana". Peggiore di Marco Follini. Anzi, di più. E' come Franceschini, quel "cattocomunista". Qualcuno, addirittura, qualcuno si augura che faccia "la fine del tonno". Non è la bacheca di una festa no global. E nemmeno un forum di Indymedia. E' tutto nero su bianco sul sito di Forza Italia, nello "Spazio azzurro" che ospita il pensiero dei lettori-militanti. Al massimo, sono 168 caratteri. Ma ne bastano meno per stroncare Gianfranco Fini. Colpevole di essere troppo autonomo, o troppo di sinistra, o troppo istituzionale. Insomma, troppo. Gli ultrà del Cavaliere sono arrabbiati. Non importa che il 27 marzo Forza Italia e An, di cui Fini è ancora il leader, si fonderanno in un solo partito. E non si curano che anche la ricerca su Google ne abbia preso atto, portando in un clic da Pdl a Forza Italia e viceversa. Per loro, al contrario, bisogna muoversi in fretta. E liberarsi del fratello-coltello come si è fatto con Casini prima delle elezioni. Un po' problematico, alla vigilia di un congresso storico di fondazione. Ma politica ed emozioni a volte non marciano proprio all'unisono. Basta scorrere il mouse per trovarsi davanti a post come questo: "Fini è più scorretto di Casini, è una mina vagante che pensa solo ai suoi interessi, prendendo posizioni di comodo pur di distinguersi: isolatelo!". Un altro: "Casini è stato già sistemato, è ora di sistemare anche Fini. Silvio sbrigati!". Da Pierferdinando, eterno rompiballe, a Follini, padre di tutti i traditori, il passo è breve. Scrive Franz: "Fini è peggio di Follini, se sfortuna vuole che un giorno questo signore diventerà leader del Pdl, voterò Diliberto!". Mentre qualcuno ironizza ("Nascono delFini, muoiono tonni..."), c'è chi rinfaccia al presidente della Camera lo sdoganamento di oltre quindici anni fa: "Vorrei ricordare al sig. Fini che se ora può permettersi di fare dei distinguo lo deve solo a quello che fece Berlusconi alle comunali di Roma". Insomma, il 27 marzo ci si fonde con un "voltagabbana". Ivonne lo pensa, e lo scrive nel suo post: "Cos'altro è chi volteggia tra destra e sinistra?". E se proprio non si tratta di un saltafosso, allora ci si fonderà con chi fa a gara di stupidità con il Pd: "Fini e Franceschini fanno a gara tutti i giorni per spararla piu grossa...". Nel tardo pomeriggio arriva anche qualche messaggio pro-Fini. Afferma un militante che si firma 'oggi mi va cosi: "Se non ci fosse Fini la Lega potrebbe dilagare, tenetelo presente gente". Ivone scrive: "Ho sempre avuto per il presidente Fini una grande stima per la sua serietà e competenza, forse uno tra i migliori uomini politici". La partitura dei contestatori è vasta e tocca tutte le corde. Dall'ironia alla rabbia: "Ma Fini da che parte sta? Quando c'è da scegliere è sempre dalla parte dei catto-comunisti. E' ora che se ne vada dall'altra parte, che forse gli è più congeniale". E ancora: "Se continua così tornerà al suo angolino nascosto a destra e la smetterà di fare il bastian contrario solo per farsi notare!". Così si va avanti, tra accuse di cerchiobottismo e inviti a cambiare aria. Finché l'ultimo lettore lascia sulla bacheca azzurra il messaggio più nefasto alla vigilia di un congresso delicatissimo: "Fini non ha capito che il 90% di votanti di An, ora sono con Berlusconi...se vuole vada con i sinistri, che tanto lo amano...".
sabato 14 marzo 2009
Gianfranzo Fini
Il prossimo 27 marzo Forza Italia e An si fonderanno nel Pdl. Ma sul forum azzurro partono gli attacchi al presidente della Camera. "Fini voltagabbana, come Casini e Follini". Sul sito di Fi il congresso parte in salita. Ma in serata arriva anche qualche messaggio a favore di Marco Bracconi
ROMA - Un uomo "da isolare". Perché è un "voltagabbana". Peggiore di Marco Follini. Anzi, di più. E' come Franceschini, quel "cattocomunista". Qualcuno, addirittura, qualcuno si augura che faccia "la fine del tonno". Non è la bacheca di una festa no global. E nemmeno un forum di Indymedia. E' tutto nero su bianco sul sito di Forza Italia, nello "Spazio azzurro" che ospita il pensiero dei lettori-militanti. Al massimo, sono 168 caratteri. Ma ne bastano meno per stroncare Gianfranco Fini. Colpevole di essere troppo autonomo, o troppo di sinistra, o troppo istituzionale. Insomma, troppo. Gli ultrà del Cavaliere sono arrabbiati. Non importa che il 27 marzo Forza Italia e An, di cui Fini è ancora il leader, si fonderanno in un solo partito. E non si curano che anche la ricerca su Google ne abbia preso atto, portando in un clic da Pdl a Forza Italia e viceversa. Per loro, al contrario, bisogna muoversi in fretta. E liberarsi del fratello-coltello come si è fatto con Casini prima delle elezioni. Un po' problematico, alla vigilia di un congresso storico di fondazione. Ma politica ed emozioni a volte non marciano proprio all'unisono. Basta scorrere il mouse per trovarsi davanti a post come questo: "Fini è più scorretto di Casini, è una mina vagante che pensa solo ai suoi interessi, prendendo posizioni di comodo pur di distinguersi: isolatelo!". Un altro: "Casini è stato già sistemato, è ora di sistemare anche Fini. Silvio sbrigati!". Da Pierferdinando, eterno rompiballe, a Follini, padre di tutti i traditori, il passo è breve. Scrive Franz: "Fini è peggio di Follini, se sfortuna vuole che un giorno questo signore diventerà leader del Pdl, voterò Diliberto!". Mentre qualcuno ironizza ("Nascono delFini, muoiono tonni..."), c'è chi rinfaccia al presidente della Camera lo sdoganamento di oltre quindici anni fa: "Vorrei ricordare al sig. Fini che se ora può permettersi di fare dei distinguo lo deve solo a quello che fece Berlusconi alle comunali di Roma". Insomma, il 27 marzo ci si fonde con un "voltagabbana". Ivonne lo pensa, e lo scrive nel suo post: "Cos'altro è chi volteggia tra destra e sinistra?". E se proprio non si tratta di un saltafosso, allora ci si fonderà con chi fa a gara di stupidità con il Pd: "Fini e Franceschini fanno a gara tutti i giorni per spararla piu grossa...". Nel tardo pomeriggio arriva anche qualche messaggio pro-Fini. Afferma un militante che si firma 'oggi mi va cosi: "Se non ci fosse Fini la Lega potrebbe dilagare, tenetelo presente gente". Ivone scrive: "Ho sempre avuto per il presidente Fini una grande stima per la sua serietà e competenza, forse uno tra i migliori uomini politici". La partitura dei contestatori è vasta e tocca tutte le corde. Dall'ironia alla rabbia: "Ma Fini da che parte sta? Quando c'è da scegliere è sempre dalla parte dei catto-comunisti. E' ora che se ne vada dall'altra parte, che forse gli è più congeniale". E ancora: "Se continua così tornerà al suo angolino nascosto a destra e la smetterà di fare il bastian contrario solo per farsi notare!". Così si va avanti, tra accuse di cerchiobottismo e inviti a cambiare aria. Finché l'ultimo lettore lascia sulla bacheca azzurra il messaggio più nefasto alla vigilia di un congresso delicatissimo: "Fini non ha capito che il 90% di votanti di An, ora sono con Berlusconi...se vuole vada con i sinistri, che tanto lo amano...".
ROMA - Un uomo "da isolare". Perché è un "voltagabbana". Peggiore di Marco Follini. Anzi, di più. E' come Franceschini, quel "cattocomunista". Qualcuno, addirittura, qualcuno si augura che faccia "la fine del tonno". Non è la bacheca di una festa no global. E nemmeno un forum di Indymedia. E' tutto nero su bianco sul sito di Forza Italia, nello "Spazio azzurro" che ospita il pensiero dei lettori-militanti. Al massimo, sono 168 caratteri. Ma ne bastano meno per stroncare Gianfranco Fini. Colpevole di essere troppo autonomo, o troppo di sinistra, o troppo istituzionale. Insomma, troppo. Gli ultrà del Cavaliere sono arrabbiati. Non importa che il 27 marzo Forza Italia e An, di cui Fini è ancora il leader, si fonderanno in un solo partito. E non si curano che anche la ricerca su Google ne abbia preso atto, portando in un clic da Pdl a Forza Italia e viceversa. Per loro, al contrario, bisogna muoversi in fretta. E liberarsi del fratello-coltello come si è fatto con Casini prima delle elezioni. Un po' problematico, alla vigilia di un congresso storico di fondazione. Ma politica ed emozioni a volte non marciano proprio all'unisono. Basta scorrere il mouse per trovarsi davanti a post come questo: "Fini è più scorretto di Casini, è una mina vagante che pensa solo ai suoi interessi, prendendo posizioni di comodo pur di distinguersi: isolatelo!". Un altro: "Casini è stato già sistemato, è ora di sistemare anche Fini. Silvio sbrigati!". Da Pierferdinando, eterno rompiballe, a Follini, padre di tutti i traditori, il passo è breve. Scrive Franz: "Fini è peggio di Follini, se sfortuna vuole che un giorno questo signore diventerà leader del Pdl, voterò Diliberto!". Mentre qualcuno ironizza ("Nascono delFini, muoiono tonni..."), c'è chi rinfaccia al presidente della Camera lo sdoganamento di oltre quindici anni fa: "Vorrei ricordare al sig. Fini che se ora può permettersi di fare dei distinguo lo deve solo a quello che fece Berlusconi alle comunali di Roma". Insomma, il 27 marzo ci si fonde con un "voltagabbana". Ivonne lo pensa, e lo scrive nel suo post: "Cos'altro è chi volteggia tra destra e sinistra?". E se proprio non si tratta di un saltafosso, allora ci si fonderà con chi fa a gara di stupidità con il Pd: "Fini e Franceschini fanno a gara tutti i giorni per spararla piu grossa...". Nel tardo pomeriggio arriva anche qualche messaggio pro-Fini. Afferma un militante che si firma 'oggi mi va cosi: "Se non ci fosse Fini la Lega potrebbe dilagare, tenetelo presente gente". Ivone scrive: "Ho sempre avuto per il presidente Fini una grande stima per la sua serietà e competenza, forse uno tra i migliori uomini politici". La partitura dei contestatori è vasta e tocca tutte le corde. Dall'ironia alla rabbia: "Ma Fini da che parte sta? Quando c'è da scegliere è sempre dalla parte dei catto-comunisti. E' ora che se ne vada dall'altra parte, che forse gli è più congeniale". E ancora: "Se continua così tornerà al suo angolino nascosto a destra e la smetterà di fare il bastian contrario solo per farsi notare!". Così si va avanti, tra accuse di cerchiobottismo e inviti a cambiare aria. Finché l'ultimo lettore lascia sulla bacheca azzurra il messaggio più nefasto alla vigilia di un congresso delicatissimo: "Fini non ha capito che il 90% di votanti di An, ora sono con Berlusconi...se vuole vada con i sinistri, che tanto lo amano...".
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6 commenti:
A volte capita che un leader sia finito prima ancora di rendersene conto! Questo coro di proteste dovrebbe dirla lunga! Comunque nel futuro PDL c'è una componente ancora più perniciosa: sono i libertari! Liberisti d'assalto, fanatici antistatalisti, NWOsannanti, laici radicali, potenzialmente antitradizionalisti. Sono l'anima di destra del movimento di Pannella: ma fanno ugualmente schifo! Non so se Fini si comporti così per corteggiarli o per controllarli. In entrambi i casi, il consenso della base di AN è evaporato, lasciando Fini un capitano senza armata!
Chi sbaglia paga. E la base sa esattamente cosa vuole e cosa non vuole.
Ci siamo tolti dalle balle Casini e s'è tolto dalle balle ancor prima Follini. Ora toccherà anche a Fini. Quello che mi spiace è che ha una carica molto alta ora.
Comunque, mi piacerebbe che nel Pdl entrassero Storace e Romagnoli invece che i libertari... ma questo è un mio sogno.
Fini ambisce a una carica ancora più alta, se è per questo: Fini vuole il Quirinale! Per questo è così bipartisan
Si, si, s'era capito. Altrimenti non c'era altra spiegazione logica al suo comportamento. Se non altro, se ambisce a quella carica, non sarà l'ennesimo comunista a capo della repubblica.
Con la riforma presidenziale, un buonista come Fini al Quirinale farebbe molti più danni...
Credo comunque che il suo obiettivo, almeno a breve termine, sia un altro. Data per scontata l'evaporazione del PD dopo la batosta alle Europee, con lo scioglimento e la divisione tra ex comunisti ed ex democristiani, mentre i primi, sotto la regia più o meno occulta di D'Alema, torneranno ad allearsi con la sinistra estrema, i catto-comunisti daranno vita a un terzo polo con il traditore Casini e i libertari/radicali.
A comandare quello aspira il vigliacco Fini (e gli altri voltagabbana attualmente nel PdL, vedi Pisanu)
Non so. Sarei cauto, anzitutto, con la catastrofe della sinistra alle europee: pur augurandomela (anche se delle europee mi interessa tanto quanto del campionato di calcio), bisogna ricordare che ora il governo sta affrontando, pur se abilmente, questioni bollenti!
In ogni caso la vittoria per il csx sarebbe peggio della sconfitta: proprio perchè ci sarebbe una conferma della validità del piano PD e ciò implicherebbe la necessità di proseguire. Il peggior incubo di tutti i sinistri!
Se il PD perdesse e si sciogliesse, di sicuro Dalema guiderebbe la sua armata brancaleone a pomiciare con il peggio del peggio a sinistra. Rimango dubbioso sulla possibilità di un nuovo polo di centro, sia di ispirazione cattolica che laica. Molti exDC a destra odiano più gli exDC di sinistra degli stessi exPCI; il centro laico sarebbe disgustato dai cattolici tanto quanto i cattolici idignati contro i laici. Vero che Fini starebbe comodo come un re in questo guazzabuglio: ma cui prodest?
In pratica avremmo l'armata brancaleone, ammanicata con l'ultrasinistra del "no a tutto", impegnata nella solita politica dei proclami e dei progetti impossibili (non oltre il 18%, forse al 25% con Di Pietro); il Centro Democratico e Cristiano in tempesta, microcosmo del parlamento, a litigare su tutto, prospettiva del più retrivo immobilismo democristiano, tenendolo insieme con il superattack per 5, 10 minuti a cosa arriva? Contando i laici, ce la fanno ad arrivare al 20%? La Lega piglia tutto o guadagna qualche punto in base alla percentuale di ambiguità strategica schierata. Il PDL rimane stabile (per 2 elettori che seguono Fini, tutti gli altri festeggiano la dipartita). Previsioni? Una sola: si torna alla prima repubblica, alla partitocrazia e al voltagabbanismo degli anni '80! Da aver paura!
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