giovedì 22 gennaio 2009

Poveri nomadi, italiani razzisti

A lanciare l'allarme è il rapporto della commissione Libertà pubbliche denuncia il clima di tensione sociale e le pessime condizioni di accoglienza dei rom. Ue, emergenza nomadi in Italia in aumento episodi di razzismo

BRUXELLES
- In Italia è emergenza nomadi. Le condizioni di accoglienza dei rom sono pessime e sono in aumento gli episodi anche violenti, amplificati dai media che drammatizzano il fenomeno esasperando la tensione sociale. A lanciare l'allarme è la commissione Libertà pubblica del Parlamento europeo che ha approvato - con 35 voti a favore e 12 contrari - il rapporto presentato dal suo presidente, Gérard Deprez, sulla missione di eurodeputati a Roma dal 18 al 19 settembre scorso per verificare sul terreno la situazione nomadi. Nella relazione, 23 pagine, si osserva che la visita "ha permesso di accertare la tensione sociale e il clima che caratterizza attualmente il contesto italiano in merito alla questione nomadi. Un senso di disagio e di insicurezza sembra propagarsi nella vita quotidiana dei cittadini italiani e stranieri. Si è registrato - si legge nel documento - un aumento degli episodi di xenofobia e razzismo, alcuni dei quali caratterizzati da una violenza senza precedenti". Il testo punta il dito anche sulla stampa nazionale italiana: "Permane l'allarme sociale, addotto a giustificazione del pacchetto sicurezza e delle ordinanze d'urgenza"; inoltre, "la drammatizzazione del fenomeno a opera dei mezzi di comunicazione e del dibattito pubblico sembra esasperare, invece che placare, le tensioni esistenti nella società". La missione ha incontrato diversi parlamentari italiani e il ministro dell'Interno. Ha poi raccolto i pareri di varie organizzazioni non governative, della Croce rossa e dell'Alto commissariato per i rifugiati Onu riguardo al fatto che "la condizione del popolo nomade è stata a lungo sottovalutata dalle autorità pubbliche, tanto da risultare oggi seriamente compromessa", afferma la relazione. Gli europarlamentari hanno potuto "accertare l'impegno delle autorità locali nel ricercare una soluzione adeguata per i campi nomadi e in particolare - si sottolinea - per rimediare alle condizioni da favela in cui verte il campo nomadi irregolare Casilino 900, sorto ormai 35 anni fa a soli dieci chilometri dal centro" di Roma. Quanto al "censimento" nei campi nomadi, la relazione riferisce i "chiarimenti" e le "rassicurazioni" dei rappresentanti del governo, secondo cui "l'operazione era intesa a migliorare l'integrazione sociale nella comunità in questione, soprattutto dei minori". Inoltre, si precisa, "non è stata creata né verrà istituita nel futuro alcuna banca dati", e le informazioni raccolte durante il censimento "verranno trattate alla stregua di ogni altra informazione simile". Infine, "nessun individuo minore di 14 anni verrà identificato o sottoposto alla rilevazione delle impronte digitali, senza previa autorizzazione delle autorità giudiziarie". E a questo riguardo spetterà al garante italiano per la privacy effettuare "opportune verifiche". Alla missione dell'europarlamento le autorità italiane avevano anche assicurato che le "circostanze aggravanti" per gli immigrati illegali non sarebbero state applicate ai cittadini comunitari, e che il governo avrebbe ritirato (come poi effettivamente è avvenuto) il decreto legislativo che criminalizzava la mancata registrazione degli immigrati dopo tre mesi di residenza in Italia. Secondo il vicepresidente della commissione Libertà, la relazione "è durissima nel denunciare le tensioni xenofobiche che si respirano in Italia e nel descrivere le pessime condizioni di accoglienza in cui sono costretti a vivere i rom". La capo delegazione di An, Roberta Angelilli, e il leghista Mario Borghezio, che hanno votato contro la relazione, hanno invece presentato un "parere di minoranza a difesa della verità e del buon nome dell'Italia in Europa", denunciando che il testo "traccia un quadro denigratorio e non realistico della situazione in Italia e sembra mirato a esprimere un giudizio politico strumentale piuttosto che contribuire alla soluzione dei problemi".

0 commenti: