Roma - Si farà un centro di espulsione a Lampedusa. Il ministero dell’Interno, tramite il prefetto Morcone, ha comunicato al sindaco di Lampedusa il piano adottato dal ministro Maroni. In particolare è previsto l’utilizzo temporaneo dell’hangar all’interno dell’aeroporto per creare un centro di espulsione e l’arrivo di container da posizionare nella base di Capo Ponente dove c’è la presenza di strutture di facile ristrutturazione e di un vasto terreno dove realizzare "il sogno del ministro cioè nuove strutture ed un carcere a cielo aperto", dice ad Apcom il sindaco Bernardino De Rubeis. Nel contempo, nel vecchio centro di accoglienza vicino l’aeroporto l’utilizzo dei 40 alloggi, precedentemente dell’esercito, verrà assegnato quale atto di compensazione alla Capitaneria di porto che lascia la disponibilità della base Loran al ministero dell’Interno.
Le proteste dell'amministrazione. La decisione di Maroni non è andata giù al sindaco di Lampedusa, "è qualcosa di preoccupante che crea allarme nel territori" ha detto il primo cittadino dell'isola. L’amministrazione ha già preso le sue "contromosse" che porteranno ad uno sciopero generale ad oltranza. Il "programma" prevede già alle 19 di oggi un comizio del sindaco in piazza "per informare il popolo sulla decisione assunta da Maroni". Venerdì alle 17, il presidente del consiglio comunale, Vincenzo D’Ancora, di Forza Italia, ha già convocato il consiglio comunale dietro richiesta del capo dell’opposizione Giuseppe Palmeri per discutere delle ultime emergenze. Poi alle 19 tutti si recheranno davanti al municipio per comiziare al popolo.
Anche Baglioni protesterà. "Ci sarà anche l’ex sindaco Salvatore Martello (Ds) - dice De Rubeis - il segretario locale di Idv, Di Malta e rappresentati di associazioni ed esponenti politici locali. Tutti insieme in coro per dire no a quelle che sono le volontà del ministro.Per martedì sarà proclamato lo sciopero generale ad oltranza". Il sindaco De Rubeis, che da poco ha revocato la sua "vice" la senatrice della Lega, Angela Maraventano dice di aver già ricevuto, in segno di solidarietà e vicinanza, adesione al preannunciato sciopero generale da varie associazioni ma anche dalla portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati delle nazioni unite, Laura Boldrini , da parlamentari regionali di tutti gli schieramenti. "Mi ha telefonato anche l’ex presidente della Regione siciliana, Angelo Capodicasa e forse, allo sciopero, ci sarà anche Claudio Baglioni cittadino onorario di Lampedusa".
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