lunedì 19 gennaio 2009

Why not

L'anm: «risposta sollecita di fronte a una vicenda delicata». Caso De Magistris: il Csm sospende Apicella e trasferisce il pg Iannelli. Trasferimento dalla sede e dalle funzioni per il Pg di Catanzaro. Via anche i pm Garbati, Nuzzi e Verasani

ROMA
- La sezione disciplinare del Csm ha sospeso dalle funzioni e dallo stipendio il procuratore di Salerno Luigi Apicella e ha trasferito d' ufficio il pg di Catanzaro Enzo Jannelli, il suo sostituto Alfredo Garbati e i due pm di Salerno Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani coinvolti nel caso De Magistris. La decisione è stata presa dopo cinque ore di camera di consiglio.

LA DECISIONE - La sezione disciplinare ha colto solo in parte la richiesta che era stata avanzata dal ministro della Giustizia Alfano, che oltre alla sospensione di Apicella, aveva sollecitato il trasferimento di tutti i sei pm di Salerno e Catanzaro, protagonisti dello scontro tra le due procure.

WHY NOT - Il tribunale delle toghe non ha invece trasferito il sostituto pg di Catanzaro Domenico De Lorenzo e il suo collega Salvatore Curcio. L'inchiesta «Why not» non si fermerà poiché questi ultimi sono i titolari dell'inchiesta.

ANM - «È stata data una risposta sollecita di fronte a una vicenda delicata, che è stata una pagina nera per la giustizia» è il primo commento del presidente dell'Anm Luca Palamara, che commenta con soddisfazione la decisione con cui il Csm è intervenuto sullo scontro tra le Procure di Salerno e Catanzaro. «Non entriamo nel merito della decisione, che rispettiamo - sottolinea Palamara - prendiamo atto di come il sistema dimostri di avere gli anticorpi».

ALFANO - Anche il Guardasigilli, Angelino Alfano, sarebbe soddisfatto dalla sentenza. In ambienti del Ministero della Giustizia, si fa infatti rilevare che va registrato un sostanziale accoglimento di tutte le richieste avanzate dal Guardasigilli, anche quelle più gravi.

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