sabato 17 gennaio 2009

D'Alemallah

Il retroscena. Gli ambasciatori arabi: «Bravo D’Alema». Messaggio di apprezzamento al leader del Pd dopo le sue dichiarazioni sull’offensiva militare a Gaza

ROMA — La linea critica verso Israele confermata con numerose dichiarazioni durante l’offensiva su Gaza ha procurato a Massimo D’Alema un segno di gratitudine degli Stati arabi. «Gentile onorevole, ho il piacere di esprimerle a nome del Consiglio degli ambasciatori arabi in Italia pieno apprezzamento per le posizioni che Sua Eccellenza ha espresso e mantenuto sin dall’inizio dell’ultima gravissima crisi che ancora oggi insanguina la striscia di Gaza», ha scritto all’ex ministro degli Esteri l’ambasciatore del Libano, Melhem Mistou, decano dei diplomatici arabi a Roma, in una lettera sulla quale il Corriere è in grado di riferire. Dopo che D’Alema si è dato verso il governo di Ehud Olmert un profilo più tagliente rispetto al segretario Walter Veltroni e altri del Partito democratico, all’estero le sue scelte non sono passate inosservate. Tra i promotori più attivi della lettera, datata 12 gennaio, ci sono stati gli ambasciatori di Libia Abdulhafed Gaddur, di Egitto Ashraf Rashed, della Lega Araba Walid Gargani. Oltre a loro, il decano libanese rappresenta i colleghi di Algeria, Arabia Saudita, Emirati, Iraq, Kuwait, Marocco, Mauritania, Oman, Qatar, Siria, Sudan, Tunisia e il delegato dell’Autorità palestinese. D’Alema aveva definito «spedizione punitiva» l’attacco israeliano su Hamas a Gaza, costato centinaia di morti e seguito a 6.464 missili lanciati in tre anni contro Israele. «Non mi impiccherei a una parola più o meno infelice, non credo sia una spedizione punitiva», è stata la fredda difesa, con presa di distanza incorporata, che del compagno di partito ha compiuto il ministro degli Esteri del governo ombra del Pd Piero Fassino. «La posizione dell'Italia è sbilanciata nel sostegno acritico a Israele», è stata ieri la dichiarazione quotidiana di D’Alema. Ha scritto il decano: «Onorevole, la misurata e lucida analisi dei fatti che Ella ha espresso nelle Sue recenti dichiarazioni riflettono purtroppo la drammatica situazione». Poi, «stima» e «la più alta considerazione» a D’Alema per l’«infaticabile impegno» in favore «della pace possibile». Una delegazione dei diplomatici arabi va oggi da Franco Frattini, Pdl, successore di D’Alema. Anche se riceverà attestati di stima, il preferito è già noto.

Maurizio Caprara

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