domenica 25 gennaio 2009

Nomadi, campagna di disinformazione

A lanciare l'allarme è il rapporto della commissione Libertà pubblica che denuncia il clima di tensione sociale e le pessime condizioni di accoglienza dei rom. Ue, emergenza nomadi in Italia in aumento episodi di razzismo

BRUXELLES
- In Italia è emergenza nomadi. Le condizioni di accoglienza dei rom sono pessime e sono in aumento gli episodi anche violenti, amplificati dai media che drammatizzano il fenomeno esasperando la tensione sociale. A lanciare l'allarme è la commissione Libertà pubblica del Parlamento europeo che ha approvato - con 35 voti a favore e 12 contrari - il rapporto presentato dal suo presidente, Gérard Deprez, sulla missione di eurodeputati a Roma dal 18 al 19 settembre scorso per verificare sul terreno la situazione nomadi. Nella relazione, 23 pagine, si osserva che la visita "ha permesso di accertare la tensione sociale e il clima che caratterizza attualmente il contesto italiano in merito alla questione nomadi. Un senso di disagio e di insicurezza sembra propagarsi nella vita quotidiana dei cittadini italiani e stranieri. Si è registrato - si legge nel documento - un aumento degli episodi di xenofobia e razzismo, alcuni dei quali caratterizzati da una violenza senza precedenti". Il testo punta il dito anche sulla stampa nazionale italiana: "Permane l'allarme sociale, addotto a giustificazione del pacchetto sicurezza e delle ordinanze d'urgenza"; inoltre, "la drammatizzazione del fenomeno a opera dei mezzi di comunicazione e del dibattito pubblico sembra esasperare, invece che placare, le tensioni esistenti nella società". La missione ha incontrato diversi parlamentari italiani e il ministro dell'Interno. Ha poi raccolto i pareri di varie organizzazioni non governative, della Croce rossa e dell'Alto commissariato per i rifugiati Onu riguardo al fatto che "la condizione del popolo nomade è stata a lungo sottovalutata dalle autorità pubbliche, tanto da risultare oggi seriamente compromessa", afferma la relazione. Gli europarlamentari hanno potuto "accertare l'impegno delle autorità locali nel ricercare una soluzione adeguata per i campi nomadi e in particolare - si sottolinea - per rimediare alle condizioni da favela in cui verte il campo nomadi irregolare Casilino 900, sorto ormai 35 anni fa a soli dieci chilometri dal centro" di Roma. Quanto al "censimento" nei campi nomadi, la relazione riferisce i "chiarimenti" e le "rassicurazioni" dei rappresentanti del governo, secondo cui "l'operazione era intesa a migliorare l'integrazione sociale nella comunità in questione, soprattutto dei minori". Inoltre, si precisa, "non è stata creata né verrà istituita nel futuro alcuna banca dati", e le informazioni raccolte durante il censimento "verranno trattate alla stregua di ogni altra informazione simile". Infine, "nessun individuo minore di 14 anni verrà identificato o sottoposto alla rilevazione delle impronte digitali, senza previa autorizzazione delle autorità giudiziarie". E a questo riguardo spetterà al garante italiano per la privacy effettuare "opportune verifiche". Alla missione dell'europarlamento le autorità italiane avevano anche assicurato che le "circostanze aggravanti" per gli immigrati illegali non sarebbero state applicate ai cittadini comunitari, e che il governo avrebbe ritirato (come poi effettivamente è avvenuto) il decreto legislativo che criminalizzava la mancata registrazione degli immigrati dopo tre mesi di residenza in Italia. Secondo uno dei vicepresidenti della commissione Libertà, Giusto Catania di Prc, la relazione "è durissima nel denunciare le tensioni xenofobiche che si respirano in Italia e nel descrivere le pessime condizioni di accoglienza in cui sono costretti a vivere i rom". La capo delegazione di An, Roberta Angelilli, e il leghista Mario Borghezio, che hanno votato contro la relazione, hanno invece presentato un "parere di minoranza a difesa della verità e del buon nome dell'Italia in Europa", denunciando che il testo "traccia un quadro denigratorio e non realistico della situazione in Italia e sembra mirato a esprimere un giudizio politico strumentale piuttosto che contribuire alla soluzione dei problemi".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

noi ce li siamo presi, quando gli altri stati membri non li hanno voluti. Noi non siamo capaci di mandare le ruspe a sbaraccare quell'immondezzaio se non quando ci scappa il morro o le donne violentate, come in questi ultimi giorni. E a Bruxelles la sedicente commissione Libertà pubblica che fa? Colpevolizza chi è stuprato, ucciso e rapinato. Sono ripugnanti nella loro "impudica perversione".

Anonimo ha detto...

Refuso: "morto" e non morro. :-) Ciao.

Eleonora ha detto...

Concordo con te, sono ripugnanti e perversi. Stupri, rapine e morti non contano niente per loro.

Eleonora ha detto...

Oltretutto, tali nomadi sono anche milionari che fanno finta di essere poveri e disagiati in maniera tale da far passare lo stato italiano come xenofobo e razzista, salvo poi vivere alle sue spalle.

Nessie ha detto...

Eggià noi per loro siamo solo animali,povere bestie da macello. Loro devono fare affari as usual sulla nostra pellaccia.