lunedì 9 marzo 2009

Condanna

Bologna: stupro quindicenne, condannato tunisino

BOLOGNA
- Condannato a sei anni e mezzo di carcere dal Tribunale di Bologna, Jamel Mohaib, il tunisino che lo scorso 13 febbraio ha violentato una ragazzina quindicenne in un parco comunale a Bologna. Il processo e' stato celebrato in tempi rapidi come previsto dalle nuove norme del pacchetto di sicurezza: il pubblico ministero puo' chiedere il rito direttissimo se riesce a chiudere le indagini in 30 giorni. La vittima della violenza era oggi in aula con la madre. Il tunisino l'aveva bloccata, picchiata e trascinata tra i cespugli dove poi l'aveva stuprata. (Agr)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non c'è davvero niente da gioire, nè da vantarsi, se con le nuove norme una MERDA CLANDESTINA (uno dei tanti con decine di precedenti, ovviamente libero e mai espulso) dopo aver rovinato l'esistenza e cancellato per sempre la gioia di vivere in una ragazzina di 15 anni si prende "ben" 6 anni e mezzo di galera. Ammesso e non concesso che li sconti tutti, e non i "soliti" 6-8 mesi, prima di essere liberato in nome del buonismo.

Quale è la pena congrua per un delitto così odioso? Nella mia visione del mondo, ovviamente, la PENA DI MORTE, ma dato che il nostro ordinamento non lo prevede, almeno per stupri così efferati e su minorenni, che si abbia il coraggio di prevedere L'ERGASTOLO!

Anonimo ha detto...

L'ho postato proprio per i miseri 6 anni e qualcosa. Io sono sicura che ad un italiani gli avrebbero dato il massimo della pena.

Nessie ha detto...

Sei anni sono una fesseria cronica. Un po' di buona condotta e se ne farà tre. Poi torna fuori e allora ricomincia daccapo. Fini e Napolitano hanno chiesto le pari opportunità degli stupri. In pratica guai a connotare etnicamente l'artefice del misfatto: buffoni cialtroni e antitaliani!