martedì 1 settembre 2009

Licenziamento

Licenziata la preside che rifiutò l’alzabandiera. Padova, incarico revocato per «incapacità gestionale». L’Ufficio regionale: «Episodio marginale, altri i motivi»

VILLAFRANCA PADOVA­NA (Padova)
— Un anno fa aveva disertato l'omaggio patriottico al tricolore del 4 Novembre per paura di of­fendere gli studenti stranie­ri. Oggi è diventata lei stes­sa, nuovamente e suo mal­grado, un «caso nazionale»: Maria Grazia Bollettin, fino ad ora a capo dell'Istituto comprensivo di Villafranca Padovana, causa «incapacità gestionale» da oggi non è più un dirigente scolastico. Se il licenziamento di un docente è un caso più unico che raro, quello di un presi­de non era mai avvenuto pri­ma. Un durissimo provvedi­mento motivato «dall'inca­pacità gestionale dell'interes­sata» e per cui l'istituto, esauriti i presidi a disposizio­ne, dovrà ora accontentarsi della reggenza a scavalco di Filippa Renna, dirigente del 13˚ istituto comprensivo di Padova. «Tecnicamente si parla di recesso dal contrat­to per giusta causa. In prati­ca, una sorta di licenziamen­to». A spiegarlo è lo stesso direttore dell'Ufficio scolasti­co regionale Carmela Palum­bo, che non vuole collegare la grave decisione ufficializ­zata ieri alle polemiche sul mancato alzabandiera di un anno fa, che tra gli altri ave­va fatto balzare sulla sedia l'intero gruppo di An, da quello comunale fino ai più alti scranni del Parlamento. Lo scorso 4 novembre infat­ti, per decisione della presi­de, quasi tutti gli 800 alunni dell'Istituto comprensivo di Villafranca avevano dato for­fait alle celebrazioni della fe­sta nazionale, alla cerimonia religiosa come a quella civi­le, tradizionalmente promos­sa dal sindaco Beatrice Pio­van per ricordare tutti i cadu­ti della patria, da quelli della tragica Prima guerra mon­diale fino alle vittime più re­centi della strage di Nassir­iya. Imprecisate ragioni sulla presunta «offesa alla sensibi­lità dei bambini stranieri» avevano frenato la dirigen­te, che aveva cautamente evi­tato di presentarsi assieme agli studenti al momento delle celebrazioni. Definita «incredibile» dal ministro della Difesa Ignazio La Rus­sa, la scelta aveva ottenuto una reazione di indignata sorpresa anche dallo stesso Presidente della Camera Gianfranco Fini. «Ma i fatti sui quali si è concentrata la stampa non c'entrano nulla. Hanno fatto molto chiasso mediatico, ma gli ispettori hanno valu­tato la situazione complessi­vamente — spiega ora Car­mela Palumbo, che nella giornata di ieri ha conferma­to l'inderogabile decisione presa a spese della dirigente — La stampa ha messo in ri­salto questioni marginali, ri­spetto a quelle valutate nel corso di tre ispezioni – conti­nua Palumbo – effettuate da tre persone diverse. Due nel corso dell'anno 2007-2008 e solo l'ultima nel 2008 -2009». C’è poi la posizione dei sindacalisti: «La causa, dal nostro punto di vista, sta proprio nella relazione ge­stionale intrapresa dalla diri­gente: una situazione inso­stenibile che va avanti da due anni, e che ha portato a scioperare addirittura otto­cento studenti dai sei ai tre­dici anni, anche quelli di pri­ma elementare» racconta Ne­reo Marcon, segretario regio­nale della Cisl Scuola che più volte, nei mesi scorsi, si era fatto portavoce delle istanze del corpo docente. Assenze da scuola in pre­senza di decisioni impellen­ti, come i fondi da definire o le relazioni sindacali, in ge­nerale una mancanza totale di rapporto tra dirigente e il restante ambiente scolasti­co. Questa, a grandi linee, la causa dell'epilogo definiti­vo, così come viene spiegata dai sindacalisti. E un altro istituto oltre ai settanta già annunciati si ritrova in Vene­to senza un preside a dispo­sizione. «Dopo le visite ispet­tive e gli accertamenti del ca­so, si è deciso di revocare l'incarico. Si tratta di un nor­male iter di accertamento, anche se queste decisioni non vengono prese a cuor leggero» afferma anche il di­rettore dell'ufficio scolastico padovano Franco Venturel­la. «Appresa ieri la decisio­ne, abbiamo nominato diri­gente reggente Filippa Ren­na, una persona molto stima­ta, in passato già dirigente della scuola».

Maria Paola Scaramuzza

1 commenti:

100% Antikomunista ha detto...

Per far indignare il KOMPAGNO FINI sul calabraghismo verso gli immigrati, ce ne vuole...

Comunque, sarà una sospensione di pochi giorni, tra poco qualche Giudice del Lavoro comunista la reintegrerà, e magari le darà anche un risarcimento...