venerdì 25 settembre 2009

Santificazioni

"Obama, ma non è meraviglioso? un santo?" di Ugo Volli

Ma com'è intelligente, ma com'è brillante, ma come parla bene signora mia... Che personalità, che stile, che sex appeal... Pensate che vorrebbe abolire le armi atomiche, non è meraviglioso? E tutti sono d'accordo con lui, hanno anche votato una mozione... non c'erano a votare Iran, Corea del Nord e neanche la Siria il Venezuela e tutti gli altri che si stanno armando con la Bomba, tanto per essere sicuri, ma non importa, nello spirito erano d'accordo, no? E poi non vuole più fare da solo, no, tutti assieme, ha bisogno del nostro aiuto, vuole agire collettivamente, naturalmente per il meglio... Peccato che poi nessuno voglia proprio quello che vuole lui, che la Russia gli dica di no sull'Iran, gli arabi su Israele, gli europei sull'Afganistan eccetera eccetera. Ma non importa, lui è un vero credente... buono. Anche quelli che lo spernacchiano nei fatti, a parole lo riconoscono: raggio di luce nell'oscurità, lo ha definito Gheddafi, uno che non ha problemi a farsi i cavolacci suoi. Uno che non esporta la democrazia, no, basta con questo peloso idealismo dell'amministrazione precedente, uno che non chiede niente in cambio dei piaceri che fa, alla Russia danno fastidio gli antimissili e lui li toglie, senza contrattazione, così per il bene, per l'impegno; gli iraniani ammazzano gli oppositori e costruiscono la Bomba e minacciano di distruggere Israele un giorno sì e l'altro pure, ma lui non vuole umiliarli, non li rimprovera, è buono, tre volte buono... Ho trovato una citazione di qualche tempo fa, una dichiarazione sulla Siria, ma si potrebbe estendere a tutto il mondo: "There are aspects of Syrian behaviour that trouble us and we think there is a way that Syria can be much more constructive on a whole host of these issues. But as you know, I'm a believer in engagement and my hope is that we can continue to see progress on that front." [Ci sono aspetti del comportamento della Siria che ci inquietano, e noi pensiamo che ci sia un modo per la Siria di essere più costruttiva su tutti i problemi. Ma, lo sapete, io sono un credente nell'engagement e spero che potremo continuare a vedere progressi su questo fronte.] Un credente! Nell'impegno! Che spera! Intanto gli altri vanno avanti a mandargli i terroristi in Iraq, ma lui spera... di vedere progressi... non di realizzarli, ma di vederli... che umiltà, che capacità di non farsi illusioni su se stesso, che consapevolezza del fatto che il Presidente degli Stati uniti propone, ma poi sono gli altri a disporre, la Siria e la Russia e l'Iran. Commovente! Perché non facciamo una colletta, gli compriamo un luogo di preghiera molto interculturale e lo lasciamo lì qualche anno a credere e sperare? Nel frattempo, potremmo mettere un annuncio sul giornale e cercare qualcuno che avesse voglia di fare il presidente degli Stati Uniti e non il santo, che ne dite?

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