domenica 27 settembre 2009

Opposizione?

Overdose immunizzante: l'errore dell'Opposizione di Gianni Pardo

Gli intellettuali e i giornalisti di sinistra non si capacitano che gli italiani continuino a sostenere Berlusconi. Li capiscono così poco che alla fine non sanno che ricoprirli d’insulti. Sono ignoranti. Sono rimbecilliti dalla televisione. Bevono come idioti le balle che gli propina la destra. Non hanno nessuna sensibilità morale. Non hanno buon gusto. Non hanno intelligenza. Non hanno dignità. Ma gli insulti, come si usa dire, sono gli argomenti di chi non ha argomenti. E per questo può forse essere utile che sul mistero cerchi di illuminarli uno di questi ignoranti, immorali, cretini ecc. La rivelazione – forse sconvolgente – è che parecchi sostenitori del Pdl non votano tanto per Berlusconi quanto contro i suoi oppositori. Non si tratta dunque – come ripetono tanti giornali come Repubblica o l’Unità – di uno sviscerato e cieco amore per il Cavaliere ma di un risentimento e di un disprezzo profondi per la parte che lo avversa: un’opposizione priva di idee che ha scelto come politica l’attacco all’uomo di Arcore e l’ha condotto con forsennata acrimonia, per mesi e per anni, non arretrando dinanzi a nulla, nemmeno le calunnie. I risultati non sono stati quelli sperati e, invece di capire di avere imboccato un vicolo cieco, l’opposizione parlamentare e quella cartacea hanno creduto che l’errore fosse dovuto – nientemeno – alla loro mitezza: e per questo hanno rincarato la dose. Il disastroso effetto finale è sotto gli occhi di tutti. E ancora una volta non perché si siano offesi i sentimenti d’amore per il Cavaliere, ma perché la campagna è stata controproducente. Una sinistra urlante e schiumante di rabbia, che vomita accuse e contumelie, non ha stile, non suscita consensi e perde credibilità. Siamo al punto che tutti i conflitti d’interesse, tutti gli annunci di gravissimi reati e tutto il gossip pruriginoso lasciano gli italiani di ghiaccio. L’overdose, invece di uccidere, ha provocato l’immunizzazione. Quella sinistra che depreca il “lodo Alfano” non comprende di avere creato uno scudo più efficace di quello votato in Parlamento. La gente è convinta che Berlusconi sia oggetto di un odio forsennato e ne deduce che tutte le accuse, perfino quelle eventualmente fondate, sono calunnie. Oggi potrebbe mettersi a fare rapine a volto scoperto dinanzi alle telecamere e gli italiani lo assolverebbero. “È un fotomontaggio”. “È un sosia”. “È un’invenzione di Repubblica”. La sinistra è talmente lontana dal rendersi conto di tutto questo, che non comprende più il fenomeno da essa stessa creato. Insulta Berlusconi dalla mattina alla sera e il suo consenso non cala. L’Italia sprofonda nella recessione e il suo consenso non cala. Annozero spara per ore a palle incatenate contro di lui, e il suo consenso non cala. Lo stesso Silvio si presenta da Vespa e l’audience non è brillante, ma il suo consenso non cala. C’è di che sbattere la testa contro il muro.La spiegazione è che molti elettori non hanno più bisogno di ascoltare l’interessato. Ascoltano, se pure distrattamente, lo strepito della sinistra e usano un meccanismo mentale semplicissimo: se lo dice Repubblica è falso. Se lo afferma Di Pietro è demenziale. Se lo grida Santoro è una calunnia. A questo punto, perché ascoltare Berlusconi? Per sostenere lui basta guardare chi sono i suoi nemici: questa opposizione è fanatica, scorretta e indecente. Con le sue strida incanterà quel venti per cento che ha da tempo adottato l’antiberlusconismo viscerale, ma il fiele di Franceschini, le sparate apocalittiche e sgrammaticate di Di Pietro, le accuse di Repubblica lasciano indifferente il popolo italiano. Se il pubblico televisivo trascura Berlusconi quando appare nel programma di Vespa, e gli preferisce un insulso programma d’evasione, è perché ha già emesso il verdetto finale. Quello che non ammette gravami. Gli oppositori possono sintonizzarsi a milioni su Annozero per assistere alla settimanale messa cantata della loro religione, e rimarranno una setta, senza nessuna speranza di divenire maggioranza ed impedendo anzi al Pd di conquistarla.L’attuale sinistra è la massima nemica della sinistra. Con i suoi eccessi ha reso roccioso l’odio di un italiano su tre per Berlusconi ma placidamente stabile il sostegno degli altri due. Il leader del Pdl si limita a intascare i benefici di un’opposizione tanto violenta e vociante quanto inefficace.Questa politica può essere utile a Di Pietro, può creare audience per Santoro, può aiutare qualche giornale a riconquistare lettori, ma condanna quella che fu un’orgogliosa sinistra a un futuro plumbeo e senza speranza.

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