mercoledì 23 settembre 2009

I vescovi irlandesi e la pena di morte

Libertà di voto ma la scelta dei prelati è chiara. Trattato di Lisbona, i vescovi a favore del "si".

I vescovi irlandesi si sono schierati a favore del si. Nel comunicato diffuso dalla chiesa cattolica irlandese, i vescovi ribadiscono "l'importanza del trattato di Lisbona non solo per l'irlanda ma anche per la forma futura del progetto europeo". Gli elettori irlandesi hanno già respinto il trattato in un referendum lo scorso anno. I vescovi chiariscono che non intendono prendere posizione tra i due schieramenti e che "un cattolico può in coscienza, votare si o no". Tutti i cristiani sono però esortati a considerare attentamente il contenuto del trattato e di votare con molta responsabilità. Nel comunicato, i vescovi affermano poi che "l'Unione europea non è solo un mercato comune, deve essere una comunità di valori".

E molto probabilmente, questi sedicenti vescovi non hanno fatto caso che nel trattato di lisbona, si contempla la pena di morte. Ma sono dettagli. Piccolissimi e inutili dettagli che si possono ignorare. Incredibile, vero? Mi piacerebbe solo sapere da quando la pena di morte per i vescovi è diventata un valore accettabile... Irlandesi, votate NO a quello scempio!

4 commenti:

Massimo ha detto...

I vescovi irlandesi come quelli spagnoli: saranno responsabili dei loro stessi guai. Peggio per loro.

Eleonora ha detto...

Spero nell'intelligenza degli irlandesi quelli veri. Quelli cocciuti e combattivi. Mi aspettavo Nessie prima di te a commentare. ;)

Maria Luisa ha detto...

Sarò tarda e pure tonta, ma non capisco il motivo per cui la Chiesa Irlandese tifi per il trattato di lisbona.
Spero anch'io negli Irlandesi tosti e cocciuti, come quelli che hanno resistito alle sopraffazioni degli Inglesi.
Erin gò deo

Artemisia

Nessie ha detto...

Eccomi! :-) Sono fuori in viaggio e sono pure fuori dai gangheri dopo aver letto la notizia. Gran begli stronzi, i vescovi cattoipocriti e forcaioli!