domenica 24 maggio 2009

Racaille

La Rete NoG8 ha annunciato una settimana di proteste. Milano, in migliaia «contro il razzismo». Senegalesi, cingalesi, latinoamericani dicono no alle norme sull'immigrazione: «Siamo tutti clandestini»

MILANO
- Migliaia in piazza a Milano per manifestare contro le nuove norme sull'immigrazione introdotte dal governo e in particolare contro la possibilità di respingere i migranti in mare. Tanti gli stranieri: senegalesi, cingalesi, latinoamericani. Presenti anche esponenti di Emergency, dei centri sociali, di Sinistra critica e Rifondazione comunista. Il corteo è partito dalla Stazione Centrale e ha raggiunto piazza Duomo per la manifestazione nazionale della campagna "Da che parte stare", «contro la crisi, contro il razzismo e per i diritti dei migranti». Ventimila i partecipanti secondo i promotori, cinquemila per la Questura.

LATIN KING - In corteo una sessantina di giovani latinoamericani del gruppo "Latin king", noto per le risse e gli accoltellamenti contro altre bande di latinos: Neta, Commando e fazioni interne come i Latin Chicago e New York. «Siamo stranieri anche noi e siamo qui come associazione riconosciuta» dice Saru, 21 anni, che ricorda come due anni fa i Latin king e i Neta abbiano siglato una pace costituendo delle associazioni. In corteo sono vestiti di nero e oro. Dal megafono un giovane latinoamericano scandisce slogan contro il governo e "amor de rey", subito imitato dagli altri. Il grido dell'orgoglio dei "re latini" che ha fatto proseliti. «Fra noi ci sono cingalesi, marocchini e egiziani» dice Saru. Poi c'erano indiani in turbante che tenevano lo striscione della Fiom-Cgil di Mantova, pachistani che ballavano danze tipiche e peruviani in costumi tradizionali. Lo slogan comune era: «Siamo tutti clandestini».

STRISCIONI E CORI - Obiettivo principale dei cori è il ministro dell'Interno Maroni, mentre gli striscioni prendono di mira il pacchetto sicurezza approvato dal Parlamento. Tra i cartelli, uno propone una "lezione di matematica" che sommando la figura del leader della Lega Umberto Bossi a quella del presidente della Camera Gianfranco Fini dà come risultato l'immagine di Adolf Hitler. Il corteo è terminato senza incidenti: bilancio, qualche scritta sulla vetrina di una banca in corso Buenos Aires e due fumogeni accesi quando la manifestazione è arrivata davanti al gazebo del Pdl in piazza San Babila.

SETTIMANA DI PROTESTE - Per tutta la settimana la Rete NoG8 ha annunciato azioni a sorpresa, assemblee pubbliche e sit-in «contro il pacchetto sicurezza e le leggi razziste». Un'altra manifestazione è in programma il 30 a Roma, dove si svolgerà il G8 dei ministri degli Interni e della Giustizia. Un'iniziativa della Rete antirazzista a Lampedusa chiederà la chiusura del centro di identificazione ed espulsione.

3 commenti:

CarloMartello ha detto...

Hai detto bene, racaille.

CarloMartello

Elly ha detto...

Bhe, come altro li vogliamo chiamare?

Anonimo ha detto...

da me si dice "razzumaia".

PS.
Emergency mi fa sempre più venire il voltastomaco

Artemisia