ROMA - La vera responsabile del basso livello dei salari italiani, emerso dall'annuale classifica redatta dall'Ocse, è, a detta del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, "la sinistra, prigioniera di una borghesia parassitaria e cialtrona". "Noi siamo con orgoglio il partito dei lavoratori - ha affermato Sacconi a Sky-tg24 pomeriggio - e il Pdl lancia la sfida alla sinistra. Io accuso la sinistra italiana dei bassi salari generati dagli anni '90, una sinistra prigioniera di borghesie parassitarie e ciniche che hanno idealizzato la moderazione salariale come modo di entrare in Europa e non invece l'incremento di produttività". "Noi siamo molto liberi - ha aggiunto il ministro - da quelle borghesie cialtrone e ciniche che hanno imposto alla sinistra la linea della moderazione salariale. Noi siamo per far crescere i salari e crescere la partecipazione. L'unico modo possibile è in azienda - ha concluso il ministro - dove si possono distribuire i dividendi dei risultati che si raggiungono". Immediata la replica del segretario della Cgil Guglielmo Epifani: "Sacconi non ha letto bene le statistiche internazionali che confermano quello che noi abbiamo sempre detto: c'è bisogno non solo di detassare il secondo livello, ma anche il reddito da lavoro a livello nazionale". Conversando con i giornalisti a margine dell'Assemblea delle Camere del Lavoro, Epifani ha infatti ricordato che "l'Ocse conferma quello che la Cgil sta dicendo da tempo, e cioè che il problema della perdita del potere d'acquisto è che l'Irpef negli ultimi anni mangia tutto quello che va in produttività". "Per questo abbiamo chiesto la restituzione del fiscal drag e le detrazioni sui redditi dei lavoratori dipendenti", conclude il leader della Cgil. Anche Marina Sereni, vicepresidente dei deputati Pd, indica nel governo il responsabile del basso livello salariale italiano: "Per un governo che ha fatto del 'meno tasse per tutti' uno dei tanti slogan permanenti, aver impoverito gli italiani, ma soprattutto i lavoratori dipendenti, è proprio un bel record". E il leader del Pd Dario Franceschini rincara la dose: "Stanno scoprendo adesso che in Italia c'è un problema stipendi e pensioni basse. Noi avevamo preso un impegno se avessimo vinto le elezioni, di partire immediatamente da li con la riduzione del prelievo fiscale sugli stipendi più bassi per aumentare il potere d'acquisto. Il governo ha fatto tutt'altro".
E di Franceschini: "Noi avremmo ridotto il prelievo fiscale, il governo ha fatto l'opposto". Ma perchè, lui non faceva parte dello schieramento che le tasse le ha aumentate? Non era il "suo" governo, quello delle lacrime e del sangue? Quel governo che con la scusa del debito, ha fatto pagare indistintamente a tutti? Non mi pare che lui e il suo schieramento abbiano mugugnato poi così tanto. Anzi... con la scusa di far piangere i ricchi e gli evasori fiscali, hanno colpito anche chi non è mai stato nè ricco nè evasore. Persino i sindacati non hanno mugugnato più di tanto. E queste cose bisogna ricordarle.
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