lunedì 25 maggio 2009

Girotondi e sfiducie

I democratici: «strategie comuni contro l'utilizzo del lodo alfano». Idv: «Mozione di sfiducia per il premier». No di Pd e Udc: «Sarebbe un boomerang». Di Pietro: «La sentenza Mills pone un enorme problema di compatibilità morale del presidente del Consiglio»

ROMA
- L'opposizione si muove in ordine sparso sulle iniziative parlamentari da prendere contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L'Italia dei Valori, come ha annunciato il leader Antonio Di Pietro, è pronta a promuovere una mozione di sfiducia nei confronti del premier (sarà presentata martedì). Secondo l'ex pm, la sentenza del processo all'avvocato David Mills «pone un enorme problema di compatibilità morale e politica» che investe il presidente del Consiglio. Né il Pd né l'Udc hanno però intenzione di sottoscrivere la mozione e così, visto che servono 63 firme (il 10% dell'assemblea, secondo il Regolamento della Camera), sembra difficile che l'iniziativa possa andare in porto.

«BOOMERANG» - Anche il Pd sta studiando una mozione che affronti il caso Mills e sfidi la maggioranza ad approvare i disegni di legge, già depositati, per la riduzione del numero dei parlamentari e per il superamento del bicameralismo perfetto. Il segretario Dario Franceschini definisce «inutile» una mozione di sfiducia verso il presidente del Consiglio: «Rischia di essere un regalo a Berlusconi per trasformare il Parlamento in un palcoscenico e prendersi la cinquantesima fiducia dall'inizio della legislatura. Questo è il momento dell'unità dell'opposizione di fronte ad un attacco alle regole della convivenza democratica del Paese. Non è il momento di fare la gara a chi vuol essere il primo della classe, a chi la spara più grossa per ottenere qualche voto in più». Franceschini aggiunge che il Pd è pronto per un incontro dei capigruppo dell'opposizione per trovare «strategie comuni contro questa destra e Berlusconi che utilizza il lodo Alfano per fermare un processo complicato e grave a suo carico». Sul caso Noemi e su un eventuale atteggiamento parlamentare il vertice del Partito democratico non ha ancora deciso come comportarsi. In proprio gioca anche l'Udc che, pur molto critico verso il governo, non ha intenzione di sottoscrivere né la mozione di sfiducia dell'Idv né quella del Pd. «Di Pietro è un Fregoli della politica - spiega Pier Ferdinando Casini - e con lui non siamo disposti a sottoscrivere nulla perché con lui un'alternativa seria non ci sarà mai. Di Pietro è l'avversario di comodo di Berlusconi».

«DALLE PAROLE AI FATTI» - Ma Di Pietro rilancia la sua iniziativa: «Abbiamo già dato a Franceschini la disponibilità a un incontro per unire le opposizioni. Ora, lo ripetiamo, si passi dalle parole ai fatti». «Quanto, invece, all’affermazione fatta dallo stesso Franceschini che la mozione può trasformarsi in un boomerang - prosegue Di Pietro - ricordiamo che sono gli stessi argomenti utilizzati dai dirigenti del Pd quando iniziammo a raccogliere le firme per il referendum sul lodo Alfano. Loro sono stati a guardare mentre l’Italia dei Valori ha raccolto un milione di firme. Da lì è partita una grande presa di coscienza degli italiani sulla truffa elettorale del centrodestra, capace solo di fare grandi promesse in campagna elettorale e vuoti spot una volta al governo».

GIROTONDI - Nel frattempo si muovono anche i girotondi. Martedì alle 18 si terrà davanti a Montecitorio una manifestazione organizzata da Liberacittadinanza. Titolo: "Un capo di governo corruttore, non dovrebbe essere sfiduciato?". Il senatore Pancho Pardi, cofondatore dell'associazione, spiega che l'iniziativa «vuole coinvolgere tutte le persone che ritengono che la sentenza di primo grado con la condanna dell’avvocato Mills a quattro anni e sei mesi per corruzione sia un fatto politicamente rilevante».

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