Teheran - Un missile che può colpire le basi Usa nel Golfo e Israele. L’Iran ha testato un nuovo missile terra-terra, il Sejil-2, con un range di 2mila chilometri. Lo ha detto il presidente Mahmoud Ahmadinejad. "Il missile - ha riferito l’Irna - ha centrato il bersaglio". "Il missile Sejil 2, che è dotato di un’avanzata tecnologia, è stato lanciato oggi ed è atterrato esattamente sull’obiettivo" ha detto il presidente iraniano durante una visita nella provincia settentrionale di Semnan, dove l’agenzia Irna ha riferito è avvenuto il lancio. Un missile con gittata di 2mila km sarebbe in grado di raggiungere dall’Iran sia Israele che le basi Usa nel Golfo.
Caratteristiche tecniche. Il presidente ha sottolineato che il Sejjil-2 è un missile a combustibile solido che entra nello spazio per poi rientrare nell’atmosfera e colpire il bersaglio. "Il bersaglio è stato centrato" ha aggiunto Ahmadinejad, riferendosi all’esperimento odierno. La prima versione del Sejjil era stata sperimentata nel novembre scorso. Il programma missilistico iraniano ha subito una forte accelerazione negli ultimi anni, parallelamente a quello nucleare. Washington reagì al lancio di novembre sottolineando la necessità di un sistema di difesa missilistico, che prevede di installare in Polonia e Repubblica Ceca, per rispondere alle minacce da quei Paesi che definisce "stati canaglia".
Israele avverte l'Europa. Il nuovo missile a gittata medio-lunga testato dall’Iran non cambia nulla per Israele "sul piano strategico", ma "dovrebbe preoccupare l’Europa". Lo ha dichiarato oggi in un’intervista radiofonica il viceministro degli Esteri israeliano, Dany Ayalon. "Sul piano strategico questo lancio non cambia nulla per noi, mentre dovrebbe preoccupare gli europei", ha sostenuto Ayalon, affermando inoltre che - in base alle sue informazioni - gli iraniani starebbero cercando di mettere a punto anche "un missile balistico di gittata pari a 10mila chilometri", in grado potenzialmente di "colpire la costa Est degli Usa". I test iraniani vengono in ogni modo interpretati dai portavoce governativi di Israele come una conferma del grado di pericolosità dei programmi nucleari di Teheran.
Frattini annulla la visita in Iran. La visita non s'ha da fare. Il viaggio del Ministro degli Esteri Franco Frattini in Iran non avrà luogo a seguito della richiesta condizionante di Teheran di prevedere l’incontro protocollare con il presidente iraniano in una località diversa dalla capitale, a Semnan (da dove stamani è stato sperimentato un nuovo missile a lunga gittata, ndr). Tale richiesta giunta stamane non è stata accolta dal ministro degli Esteri il quale ha inteso esprimere il suo forte rammarico per un’occasione perduta di approfondimento della possibilità e delle modalità di coinvolgimento dell’Iran per la stabilizzazione di Afghanistan e Pakistan. Lo si è appreso alla Farnesina.
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