Il sindaco rosso che rimpatria i rom. A suon di euro
Marco Filippeschi è il sindaco di Pisa e ha offerto 511 euro a testa a 42 rom per tornare a casa. Ora racconta perché: «Li abbiamo rimandati in Romania». Leghista? «No, sono del Pd. Ma mica è stata una deportazione. Si chiama rimpatrio volontario». Intanto la Cei torna a criticare il governo sulla politica dei «respingimenti».
1 commenti:
Elly... quella del sindaco comunista di Pisa è una misura ridicola, oltre che sbagliata e discriminatoria verso gli italiani.
Gli zingari sono romeni, quindi possono tornare quando vogliono, c'è la libera circolazione. Quelli vanno a casa con i soldi nostri, cambiano nome, poi ritornano, si accampano, riprendono i soldi, se ne rivanno...
In pratica usano l'Italia come un bancomat, quando ci sono migliaia di disoccupati italiani, per cui invece i sussidi non bastano mai!
Oltretutto a Pisa lo stesso sindaco ha anche costruito delle villette unifamiliari, del costo di mercato di circa 100mila euro cadauna, che REGALERA' (letto bene: consegnate A COSTO ZERO) agli zingari che invece decidono di restare e si trovano un lavoro regolare.
(sono quelle che si vedono dalla ferrovia tra Livorno e Pisa, accanto alla discarica a cielo aperto che sarebbe il campo nomadi attuale).
Tra l'altro gli zingari di Pisa sono gli stessi che tutti i giorni rubano sui treni a Firenze, e quel campo nomadi è il centro di ricettazione di mezza Toscana.
Altro che soldi, in Romania ci dovevano essere rimandati a manganellate!
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