ROMA - L'Idv non depositerà la mozione di sfiducia nei confronti del premier Silvio Berlusconi perché non sono state raccolte le 63 firme di deputati necessarie alla sua presentazione. Lo spiega a Radio Radicale il deputato dell'Idv Francesco Barbato: «Solo per motivi tecnici verrà stoppata questa iniziativa, mentre non si fermerà neanche per un minuto il nostro impegno a fianco dei cittadini per difendere i diritti dei cittadini e per contrastare le prevaricazioni, le prepotenze e l'arroganza di questo capo del governo e di questo suo schieramento».
DI PIETRO - Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ha ribadito che andrà avanti: «Ci voleva l'informazione straniera per aprire gli occhi a quella italiana rispetto a un problema grave come quello di compatibilità politica e morale del governo di questo paese - spiega -. Per questa ragione noi dell'Italia dei Valori ribadiamo la necessità da parte dell'opposizione tutta di sottoscrivere la mozione di sfiducia affinché il Parlamento prima e il paese poi, riflettano su quello che sta succedendo». Una proposta rispedita al mittente da Pier Ferdinando Casini, che definisce la mozione «una baggianata». «A una settimana dalle elezioni presentare una mozione di sfiducia è solo propaganda - dice il leader Udc -. Parliamo piuttosto dei problemi degli italiani. La propaganda di Franceschini da un lato e di Berlusconi dall'altro non ci interessa».
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