MILANO - Migliaia in piazza a Milano per manifestare contro le nuove norme sull'immigrazione introdotte dal governo e in particolare contro la possibilità di respingere i migranti in mare. Tanti gli stranieri: senegalesi, cingalesi, latinoamericani. Presenti anche esponenti di Emergency, dei centri sociali, di Sinistra critica e Rifondazione comunista. Il corteo è partito dalla Stazione Centrale e ha raggiunto piazza Duomo per la manifestazione nazionale della campagna "Da che parte stare", «contro la crisi, contro il razzismo e per i diritti dei migranti». Ventimila i partecipanti secondo i promotori, cinquemila per la Questura.
LATIN KING - In corteo una sessantina di giovani latinoamericani del gruppo "Latin king", noto per le risse e gli accoltellamenti contro altre bande di latinos: Neta, Commando e fazioni interne come i Latin Chicago e New York. «Siamo stranieri anche noi e siamo qui come associazione riconosciuta» dice Saru, 21 anni, che ricorda come due anni fa i Latin king e i Neta abbiano siglato una pace costituendo delle associazioni. In corteo sono vestiti di nero e oro. Dal megafono un giovane latinoamericano scandisce slogan contro il governo e "amor de rey", subito imitato dagli altri. Il grido dell'orgoglio dei "re latini" che ha fatto proseliti. «Fra noi ci sono cingalesi, marocchini e egiziani» dice Saru. Poi c'erano indiani in turbante che tenevano lo striscione della Fiom-Cgil di Mantova, pachistani che ballavano danze tipiche e peruviani in costumi tradizionali. Lo slogan comune era: «Siamo tutti clandestini».
STRISCIONI E CORI - Obiettivo principale dei cori è il ministro dell'Interno Maroni, mentre gli striscioni prendono di mira il pacchetto sicurezza approvato dal Parlamento. Tra i cartelli, uno propone una "lezione di matematica" che sommando la figura del leader della Lega Umberto Bossi a quella del presidente della Camera Gianfranco Fini dà come risultato l'immagine di Adolf Hitler. Il corteo è terminato senza incidenti: bilancio, qualche scritta sulla vetrina di una banca in corso Buenos Aires e due fumogeni accesi quando la manifestazione è arrivata davanti al gazebo del Pdl in piazza San Babila.
SETTIMANA DI PROTESTE - Per tutta la settimana la Rete NoG8 ha annunciato azioni a sorpresa, assemblee pubbliche e sit-in «contro il pacchetto sicurezza e le leggi razziste». Un'altra manifestazione è in programma il 30 a Roma, dove si svolgerà il G8 dei ministri degli Interni e della Giustizia. Un'iniziativa della Rete antirazzista a Lampedusa chiederà la chiusura del centro di identificazione ed espulsione.
3 commenti:
Hai detto bene, racaille.
CarloMartello
Bhe, come altro li vogliamo chiamare?
da me si dice "razzumaia".
PS.
Emergency mi fa sempre più venire il voltastomaco
Artemisia
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