venerdì 29 maggio 2009

No global

No Global, irruzione a Santa Maria Maggiore e assedio 'sonoro' a Ponte Galeria contro il G8

Al via a Roma il G8 sicurezza e i no global si sono fatti subito sentire. La riunione dei ministri della Giustizia e dell'Interno, presieduta dai ministri Angelino Alfano e Roberto Maroni, è stata 'scandita' all'esterno da ripetuti blitz della 'Rete G8 no global'. In mattinata una cinquantina di persone con maschere bianche, verdi e nere ha protestato fuori dall'edificio dell'ufficio Anagrafe. Poi oltre 50 manifestanti no global sono entrati nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma esponendo immagini che ritraggono un immigrato, chiamato "San papier", in ricordo dei "sans papier" francesi che anni fa occuparono alcune chiese a Parigi. Ancora nel pomeriggio circa 100 persone, aderenti alla rete anti G8, hanno dato vita a un 'assedio sonoro' al centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria a Roma. Blitz No Global davanti all'Anagrafe. La giornata di protesta degli anti G8 è cominciata in via Petroselli. Al grido di "Siamo tutti clandestini" circa una cinquantina di persone con maschere bianche, verdi e nere ha protestato fuori dall'edificio dell'ufficio Anagrafe, in coincidenza con l'apertura dei lavori del G8 dei ministri della Giustizia e dell'Interno. I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Alle nostre identità non serve il permesso di nessuno. No pacchetto sicurezza. No G8". Santa Maria Maggiore occupata. Dopo il blitz all'anagrafe la Rete anti G8 ha occupato la basilica di Santa Maria Maggiore con immagini che ritraggono un immigrato chiamato "San papier". È stato un atto simbolico, non contro la chiesa, hanno spiegato i giovani. L'idea è nata sulla scia di quanto accadeva in Francia negli anni '80-'90 dove gruppi di clandestini, chiamati appunto 'sans papier', occupavano le chiese nella capitale francese. "Santo subito! Oggi nella basilica di Santa Maria Maggiore, all'Esquilino, il quartiere multietnico di Roma, abbiamo portato l'immagine di San papier, il santo dei profughi dei richiedenti asilo, dei migranti che attraversano ogni giorno le frontiere in cerca di un futuro migliore, molto spesso a costo della vita". Il tutto, spiegano ancora, per sensibilizzare e chiedere maggiore impegno alle autorità ecclesiastiche per la denuncia delle leggi razziste contenute nel pacchetto sicurezza. Dopo pochi minuti i manifestanti hanno lasciato il sagrato di Santa Maria Maggiore e in "processione" si sono recati per le vie della zona di piazza Vittorio continuando la protesta. L'assedio 'sonoro' a Ponte Galeria. La protesta è poi proseguita nel pomeriggio al centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. "Sono persone che quotidianamente subiscono torture. Non è possibile stare rinchiusi in questi campi di concentramento, che stanno sorgendo in tutte le città, solo perché non si ha un documento. A loro portiamo la musica della loro terra". Così uno delle circa 100 persone aderenti alla rete anti G8 ha spiegato l'assedio 'sonoro'. I manifestanti, che hanno inoltre lanciato slogan anche in lingua araba, hanno ricordato come nei Cie vi siano stati anche suicidi e auto ferimenti. Sul ponte della ferrovia Roma-Fiumicino, non distante dall'ingresso del Cie i movimentisti hanno appeso alcuni striscioni tra cui "no border, non nation, no prison". L'iniziativa è controllata a distanza da alcune camionette delle forze dell'ordine. Denunciati cinque non global. Intanto sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata i cinque no global, un romano e quattro immigrati, bloccati in mattinata dalla polizia in via Pisanelli, alle spalle del Ministero della Marina, mentre si dirigevano verso il Lungotevere con volantini e striscioni. I quattro stranieri sono stati poi accompagnati all'ufficio immigrazione per il controllo dei documenti di soggiorno. Uno dei cinque è stato rilasciato. Ne dà notizia Action, l'Agenzia Diritti: "Il nostro compagno è stato fermato e portato al commissariato alle 9 di questa mattina, ben due ore prima che iniziasse la manifestazione. E' stato denudato in commissariato e poi denunciato per manifestazione non autorizzata. Gli altri quattro fermati, tutti immigrati, sono stati portati all'ufficio immigrazione di via Patini".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Notare come in queste manifestazioni comuniste è sempre maggiore l'infiltrazione di clandestini, che si dimostrano sempre più violenti (4 fermati su 5 sono stranieri), e iniziano a indirizzare i cortei (gli slogan in arabo davanti ai CIE).

Anche in Francia iniziò così la rivolta delle banlieues. Gli islamici stanno testando la reazione dell'opinione pubblica e delle forze dell'ordine. Come al solito, li hanno lasciati fare, trasmettendo un ulteriore segnale di debolezza, che rinvigorirà la loro arroganza, e sarà fautore di ulteriore casino.

I comunisti anti-G8 si stanno dimostrando degli UTILI IDIOTI per preparare anche in Italia la rivolta islamica dei clandestini. Queste manifestazioni andavano represse con durezza al primo accenno di rivolta razziale, già quando ci furono le preghiere islamiche al Duomo... altro che CAMIONETTE CHE CONTROLLANO A DISTANZA!

100% Antikomunista ha detto...

UNA BUONA NOTIZIA:

Azouz Marzouk, il tunisino spacciatore della strage di Erba, è stato finalmente SBATTUTO FUORI DALL'ITALIA!

Azouz Marzouk e' in volo per Tunisi, dopo il provvedimento di espulsione dall'Italia adottato nei suoi confronti per reati legati alla droga. L'uomo e' stato imbarcato su un volo di linea decollato poco prima delle 23 dallo scalo 'Leonardo da Vinci' di Fiumicino. A bordo con lui ci sono tre agenti del 'Nucleo accompagnamento espulsi' della Polaria.