giovedì 12 febbraio 2009

Geert Wilders fermato

Ue: «decisione non in contrasto con libera circolazione dei cittadini». Geert Wilders bloccato a Heathrow. Il deputato olandese, regista del film «Fitna», era stato invitato a Londra da un membro dell'Independence Party

LONDRA - Come annunciato dal ministero degli Interni inglese, il deputato olandese del Partito per la Libertà Geert Wilders è stato fermato all’aeroporto londinese di Heathrow e sarà rimandato in patria. Le autorità britanniche gli avevano infatti negato l’ingresso dopo che Lord Pearson, parlamentare del gruppo indipendente britannico (Uk Independence Party), lo aveva invitato a Londra per mostrare il controverso documentario di cui è autore, in cui immagini dell'11 Settembre si sovrappongono a frasi del Corano. Il film «Fitna», messo in Rete, aveva causato un anno fa polemiche in tutto il mondo musulmano e non solo. L’Home Office di Londra ha motivato la decisione di porre un veto all’ingresso di Wilders chiamando in causa le leggi europee che danno il potere ai Paesi membri di espellere qualcuno dal proprio territorio sulla base di minacce alla sicurezza pubblica. Secondo la Bbc, ad accogliere ad Heathrow il deputato, soprannominato "Mozart" per via dei capelli, c’era l’ambasciatore olandese che intendeva così protestare contro la decisione di Londra. Prima di salire sull'aereo ad Amsterdam, Wilders ha detto ai cronisti che avrebbe voluto una «risposta più forte» dal governo olandese.

UE: «REGOLE RISPETTATE» - Secondo la Ue la decisione del governo inglese di impedire l'ingresso a Wilders non è in contrasto con le regole europee sulla libera circolazione dei cittadini. Lo ha spiegato il portavoce del commissario Ue alla Giustizia Jacques Barrot, Michele Cercone, spiegando che spetta a ciascun Stato membro decidere se esistono e meno ragioni di sicurezza per impedire l'ingresso di cittadini europei sul proprio territorio. Secondo la direttiva europea sulla libera circolazione, uno Stato membro può rifiutare l'ingresso «solo sulla base di tre ragioni: ordine pubblico, pubblica sicurezza e salute pubblica» ha detto Cercone. Lo Stato in questione è però tenuto a notificare il provvedimento al cittadino, mettendolo al corrente delle motivazioni in una lingua che sia di sua comprensione, a garantirgli il diritto di ricorrere ai giudici e quindi di fare appello contro la decisione. «Spetta però agli Stati membri verificare lo stato della propria sicurezza nazionale e prendere le misure che ritiene necessarie. La Commissione non può interferire su questo». Il portavoce della Commissione Ue, Johannes Laitenberger, ha sottolineato che «proprio perché la decisione spetta agli Stati e perché si tratta di una situazione molto concreta in cui la Commissione non è una parte in causa, noi non commentiamo la scelta di Londra».

In caso non si fosse ancora capito, l'intera gran bretagna non appartiene a quello che un tempo fu il fiero popolo inglese. Ora appartiene all'islam e questo fatto ne è una ulteriore conferma. E se avevamo dei dubbi sulla dittatura della Ue, adesso i dubbi ce li siamo tolti. Wilders in effetti è un pericolosissimo terrorista pronto a farsi saltare a Londra. Congratulazioni alla civilissima Gran Bretagna e soprattutto all'unione europea che sa come far funzionare una "democrazia".

3 commenti:

demiurgo77 ha detto...

L'anno prossimo vorrei fare un viaggio in Scozia: Highlands e isole settentrionali! Spero che la mia ragazza non sia costretta a coprirsi il capo! Speriamo che le prossime elezioni concedano ai laburisti un po' di riposo per meditare. Non so, un paio di secoli, per esempio!

Eleonora ha detto...

Non farle indossare jeans attillati. Sai com'è, poi i barbuti potrebbero eccitarsi a vedere le sue forme. Mh, avrei dovuto andarci anche io in scozia ma mi sa che torno molto più volentieri in irlanda. L'irlanda ancora è libera... quella che non è inglese, intendo. Dici che se i laburisti torneranno all'opposizione, tutto tornerà come prima? Ormai hanno svenduto ogni cosa in gb. Non credo servirebbe a qualcosa se i laburisti perdessero le prossime elezioni.

Massimo ha detto...

In Inghilterra impediscono a Wilders di entrare, circolare e, quindi e soprattutto, di PARLARE.
In Austria, Germania, Polonia, Svezia e altre nazini impediscono agli storici di esporre tesi contrarie alla vulgata dominante, anzi li mettono in galera.
Cosa accadrà nell'Italia "nata dalla resistenza antifascista bla ... bla ... bla ..." quando sarà operativa la direttiva europea sul "razzismo, xenofobia" e balle simili ?