I bibliotecari si sono visti chiedere di sistemare la bibbia sui piani superiori degli scaffali per non offendere i fedeli dell'islam. I musulmani si sono lamentati di trovare il corano messo su sei piani inferiori, ed hanno dichiarato che doveva essere sistemato sopra i libri ordinari. Quindi gli alti funzionari vi hanno risposto sotto forma di consigli, con il sostegno dei ministri, secondo i quali tutti i libri "sacri" dovrebbero essere trattati nello stesso modo, ed andare insieme sui piani superiori. Così, le opere cristiane che hanno anche un valore immenso storico e letterario, saranno sistemati fuori dalla vista e dalla portata di molti lettori. Questi consigli sono stati pubblicati dal Consiglio per i musei, le librerie e gli archivi, un'organizzazione semi-autonoma che dipende dal ministro per gli affari culturali Andy Burnham. Secondo questa guida, dei musulmani a Leicester hanno spostato delle copie del corano per sistemarle sugli scaffali superiori delle biblioteche conformemente alla credenza secondo la quale il corano è la parola di Dio. La guida aggiunge che i bibliotecari della città hanno consultato la federazione delle organizzazioni musulmane e che si sono visti consigliare di mettere tutti i testi religiosi sugli scaffali superiori. "Così, non si causa un'offesa, poiché le scritture delle principali religioni sono trattate con rispetto, ma nessuno è messo più sù che un'altra", aggiunge la guida. Per le critiche, questa decisione implica che i lavori religiosi debbano essere trattati come oggetti di venerazione piuttosto che come libri da leggere. Robert Whelan del gruppo di réfexion Civitas dichiara: "Le biblioteche ed i musei non sono luoghi di culto. Non si deve gestirli secondo questa o quella credenza religiosa. Ciò viola i principi che disciplinano le biblioteche, e ciò fa parte di una tendenza insidiosa".
Olanda: Il burkini è entrato nei costumi
MEPPEL - il burkini è diventato cosa normale in Olanda. Questa tuta da bagno per musulmane che copre il corpo si vende come il pane e praticamente tutte le piscine le autorizzano, ai sensi dell'articolo del Telegraaf di ieri. Woortman Sportswear ha comprato i diritti esclusivi per la vendita in Europa della tuta da bagno l'anno scorso. "Centinaia" di burkini si sono già venduti. "Vanno a ruba" dichiara Dorelies Woortman nel deposito di Meppel che ha assunto del personale per rispondere alla domanda. Il burkini si è fatto conoscere l'anno scorso quando una piscina a Zwolle aveva bandito la tuta. La direzione sosteneva che non era igienico. Un dibattito se ne seguì tra i suoi partigiani ed i suoi oppositori, durante il quale il governo dichiarò che queste tute favorivano l'integrazione poiché permettevano alle musulmane ortodosse di nuotare. "Abbiamo discusso con le piscine, ed abbiamo provato che il burkini è molto igienico", dichiara Woortman. "Non intendiamo ormai parlare più di nuotatrici in burkini vietata in piscina". L'organizzazione nazionale delle piscine conferma questa versione. "Dopo il dibattito dell'anno scorso, il burkini si è finalmente integrato senza fare onde", ha dichiarato il suo portavoce Marjolein Van Tiggelen.
2 commenti:
Qualcuno si ricorda della formula libera Chiesa in libero Stato? Quanto sta accadendo ai giorni nostri mostra quanto fosse falsa e priva di fondamento tale affermazione! Il Cristianesimo poteva essere libero negli stati liberi occidentali perchè l'uno e gli altri erano complementari! Oggi per applicare un simile assunto all'islam stiamo sradicando l'assetto costituzionale della nostra società, stiamo recidendo la spina dorsale della nostra cultura e, ciò che è peggio, stiamo trasformando i nostri stati laici in teocrazie indirette! Che desolazione! Finirà mai, ci salveremo?
E infatti vengono modificate le costituzioni ma non per i cittadini "autoctoni", vengono modificate per l'islam che sappiamo benissimo cos'è. No, Demiurgo, siamo fottuti punto e basta. Grazie anche e soprattutto alla Ue. Perchè gli stati europei, autonomamente non avrebbero modificato le loro costituzioni per una teocrazia.
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