ROMA - Alcune idee forza - a partire dalla crisi economica e dal lavoro - per i prossimi cento giorni, quelli che mancano alle elezioni amministrative ed europee. E' l'impegno che Dario Franceschini ha chiesto alla nuova segreteria del Pd, riunita oggi dopo essere stata nominata a tempo di record. Con un avvertimento: "Dall'esperienza della segreteria di Veltroni - ha commentato all'uscita Sergio Chiamparino - abbiamo imparato dove abbiamo sbagliato: abbiamo prolungato la sindrome del governo Prodi, e su ogni questione ci sono state sempre posizioni divergenti". Insomma, la sfida del nuovo segretario - che oggi ha preso anche il posto di Walter Veltroni sui banchi della Camera - è iniziata. E, con la stessa velocità della segreteria, ha annunciato la nomina dei capi dipartimento: dentro buona parte dei big, al di là delle appartenenze, e l'annuncio di "un incarico importante per Matteo Colaninno". Franceschini ha spiegato che il governo ombra "è stato azzerato" e che sono stati scelti 12 responsabili di altrettante aree tematiche. Un netto taglio, quindi, rispetto ai 25 ministri ombra. I nuovi responsabili dei dipartimenti sono: Pier Luigi Bersani all'Economia; Piero Fassino agli Esteri; Beppe Fioroni all'Educazione; Linda Lanzillotta alla Pubblica Amministrazione; Enrico Letta al Welfare; Giovanna Melandri alla Cultura; Marco Minniti alla Sicurezza; Margherita Miotto alle Politiche Regionali; Colomba Mongiello all'Agricoltura; Roberta Pinotti alla Difesa; Ermete Realacci all'Ambiente e Lanfranco Tenaglia alla Giustizia. "Una scelta - dice Franceschini - basata su criteri di competenza, esperienza, autorevolezza. E con la caratteristica di essere parlamentari - conclude - perchè il lavoro sui contenuti ha poi un riscontro in Parlamento". Per Matteo Colaninno poi la designazione a "responsabile per i mercati finanziari, il credito e la finanza alle imprese".
venerdì 27 febbraio 2009
L'esercito delle 12 scimmie
La prima riunione della nuova segreteria e la battaglia per le elezioni. I big nelle 12 nuove aree tematiche e Colaninno responsabile per la finanza. Pd, via ai responsabili dei settori Franceschini: "Programma dei 100 giorni"
ROMA - Alcune idee forza - a partire dalla crisi economica e dal lavoro - per i prossimi cento giorni, quelli che mancano alle elezioni amministrative ed europee. E' l'impegno che Dario Franceschini ha chiesto alla nuova segreteria del Pd, riunita oggi dopo essere stata nominata a tempo di record. Con un avvertimento: "Dall'esperienza della segreteria di Veltroni - ha commentato all'uscita Sergio Chiamparino - abbiamo imparato dove abbiamo sbagliato: abbiamo prolungato la sindrome del governo Prodi, e su ogni questione ci sono state sempre posizioni divergenti". Insomma, la sfida del nuovo segretario - che oggi ha preso anche il posto di Walter Veltroni sui banchi della Camera - è iniziata. E, con la stessa velocità della segreteria, ha annunciato la nomina dei capi dipartimento: dentro buona parte dei big, al di là delle appartenenze, e l'annuncio di "un incarico importante per Matteo Colaninno". Franceschini ha spiegato che il governo ombra "è stato azzerato" e che sono stati scelti 12 responsabili di altrettante aree tematiche. Un netto taglio, quindi, rispetto ai 25 ministri ombra. I nuovi responsabili dei dipartimenti sono: Pier Luigi Bersani all'Economia; Piero Fassino agli Esteri; Beppe Fioroni all'Educazione; Linda Lanzillotta alla Pubblica Amministrazione; Enrico Letta al Welfare; Giovanna Melandri alla Cultura; Marco Minniti alla Sicurezza; Margherita Miotto alle Politiche Regionali; Colomba Mongiello all'Agricoltura; Roberta Pinotti alla Difesa; Ermete Realacci all'Ambiente e Lanfranco Tenaglia alla Giustizia. "Una scelta - dice Franceschini - basata su criteri di competenza, esperienza, autorevolezza. E con la caratteristica di essere parlamentari - conclude - perchè il lavoro sui contenuti ha poi un riscontro in Parlamento". Per Matteo Colaninno poi la designazione a "responsabile per i mercati finanziari, il credito e la finanza alle imprese".
ROMA - Alcune idee forza - a partire dalla crisi economica e dal lavoro - per i prossimi cento giorni, quelli che mancano alle elezioni amministrative ed europee. E' l'impegno che Dario Franceschini ha chiesto alla nuova segreteria del Pd, riunita oggi dopo essere stata nominata a tempo di record. Con un avvertimento: "Dall'esperienza della segreteria di Veltroni - ha commentato all'uscita Sergio Chiamparino - abbiamo imparato dove abbiamo sbagliato: abbiamo prolungato la sindrome del governo Prodi, e su ogni questione ci sono state sempre posizioni divergenti". Insomma, la sfida del nuovo segretario - che oggi ha preso anche il posto di Walter Veltroni sui banchi della Camera - è iniziata. E, con la stessa velocità della segreteria, ha annunciato la nomina dei capi dipartimento: dentro buona parte dei big, al di là delle appartenenze, e l'annuncio di "un incarico importante per Matteo Colaninno". Franceschini ha spiegato che il governo ombra "è stato azzerato" e che sono stati scelti 12 responsabili di altrettante aree tematiche. Un netto taglio, quindi, rispetto ai 25 ministri ombra. I nuovi responsabili dei dipartimenti sono: Pier Luigi Bersani all'Economia; Piero Fassino agli Esteri; Beppe Fioroni all'Educazione; Linda Lanzillotta alla Pubblica Amministrazione; Enrico Letta al Welfare; Giovanna Melandri alla Cultura; Marco Minniti alla Sicurezza; Margherita Miotto alle Politiche Regionali; Colomba Mongiello all'Agricoltura; Roberta Pinotti alla Difesa; Ermete Realacci all'Ambiente e Lanfranco Tenaglia alla Giustizia. "Una scelta - dice Franceschini - basata su criteri di competenza, esperienza, autorevolezza. E con la caratteristica di essere parlamentari - conclude - perchè il lavoro sui contenuti ha poi un riscontro in Parlamento". Per Matteo Colaninno poi la designazione a "responsabile per i mercati finanziari, il credito e la finanza alle imprese".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Il nuovo segretario di Rifondazione Comunista BEPPE "CHE" PISANU esprime i suoi giudizi sulla politica per la sicurezza di Maroni
* immigrazione:
l'immigrazione è un processo vitale per il futuro del nostro Paese e va governata con umanità e intelligenza politica
* delinquenti romeni:
La prevenzione deve procedere sul doppio binario degli accordi bilaterali con la Romania e dell'inserimento degli immigrati nel nostro tessuto economico e sociale. L'equazione immigrato-delinquente è una infamia.
* clandestini (pardon, migranti):
la fame, la disperazione e anche la speranza che spingono tanti migranti...
* tassa sul permesso di soggiorno:
Mi chiedo anch'io che senso abbia, per un governo come questo, tassare con cattiveria proprio i più poveri e i più indifesi.
* blocco dei flussi:
se vogliamo mantenere invariato il numero degli italiani in età lavorativa per i prossimi venti anni, avremo bisogno mediamente di 300mila immigrati all'anno. Piaccia o no, la prosperità futura del nostro Paese dipenderà dalla sua capacità di attrarre forza-lavoro dall'estero
* espulsioni:
i meccanismi di espulsione si inceppano in tutti i Paesi democratici che rispettano i diritti dell'uomo e le Convenzioni Internazionali. La soluzione del problema è altrove, in una politica di governo complessivo delle migrazioni
* ronde:
Dovrebbero essere gruppi di volontariato, ma spesso si presentano come milizie di partito. Oggettivamente costituiscono un vulnus all'unitarietà e all'efficienza del nostro sistema di sicurezza.
link
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE, KOMPAGNO BEPPE!
-_- perchè mi devi fare incazzare in questo modo? Scherzo ma sembra che sempre più spesso i politici ragionino col culo. E Pisanu è stato quel maledetto che ha fondato la consulta islamica.
Posta un commento