martedì 17 febbraio 2009

Dalla romania, le polemiche

Critiche alla castrazione chimica per gli stupratori per suggerita dai leghisti. La stampa romena: «Ministri italiani propongono una "soluzione finale"». I giornali di Bucarest citano dati del Viminale: «Albanesi e marocchini commettono più violenze dei romeni»

BUCAREST - L'Italia è nel mirino della stampa romena: la proposta avanzata da alcuni esponenti politici di introdurre la castrazione per gli stupratori è stata duramente criticata. «La soluzione finale: i ministri italiani propongono la castrazione degli stupratori», titola il quotidiano Gandul, ricordando anche che i romeni sono «al primo posto nella classifica degli aggressori sessuali» in Italia. «Il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia propone la castrazione chimica, mentre quello per la Semplificazione Roberto Calderoli è per quella chirurgica».

LE STATISTICHE SULLE VIOLENZE IN ITALIA - Citando statistiche del ministero dell' interno italiano, il quotidiano Cotidianul ricorda che, degli oltre un milione di romeni in Italia, solo uno su 3.355 commette uno stupro, cioè circa lo 0,3%, rispetto allo 0,4% tra gli albanesi e lo 0,53% tra i marocchini. Le statistiche del Viminale, prosegue il giornale, indicano però anche una crescita del numero di romeni accusati di violenze sessuali da 170 nel 2004 a 447 nel 2007. Il giornale ricorda anche le recenti dichiarazioni del senatore Piergiorgio Stiffoni della Lega Nord, stando al quale «l'etnia romena, se rappresentata da questi personaggi specializzati in stupri, non è degna di restare in una Europa unita». «Eppure, quando il ministro degli esteri romeno Cristian Diaconescu ha protestato contro alcune manifestazioni xenofobe in Italia, anche da parte di alcuni responsabili, il collega Franco Frattini si è ribellato e ha chiesto spiegazioni all'ambasciatore romeno a Roma», conclude il giornale.

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