Douglas K. Murray è il direttore del Centre for Social Cohesion, il centro che da anni si occupa dei problemi dell’integrazione e della presenza del radicalismo islamico in Gran Bretagna. Scrive per "The Guardian", "The Sunday Times" e per il magazine Standpoint. In un'intervista rilasciata in esclusiva a l'Occidentale parla del futuro del partito conservatore inglese, del boicottaggio italiano di Durban II, di una rinascita dell'antisemitismo di sinistra e soprattutto del complesso rapporto tra Islam radicale e politica inglese.
Direttore, secondo lei abbiamo ancora bisogno del neoconservatorismo? Assolutamente. Oggigiorno il neoconservatorismo è necessario per prevalere sul relativismo, ovvero sull’incapacità di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra il Bene e il Male, tra quello che è nel nostro interesse e ciò che non lo è. Questo problema va risolto e numerose teorie politiche in Europa, Gran Bretagna e America possono trarre beneficio dal punto di vista neoconservatore.
David Cameron avrà successo riportando i Tories al potere in Gran Bretagna? Non credo che Cameron vincerà le elezioni nel 2010. Per essere più preciso, credo che il Labour perderà le elezioni. Cameron prenderà il potere, certo, ma non per le fantastiche politiche del suo partito, piuttosto, e più semplicemente, per i fallimenti delle proposte laburiste. Ora, se i conservatori di Cameron stessero proponendo delle politiche fantastiche, io li appoggerei certamente, non ho niente contro di loro. La realtà è che gli uomini di Cameron non dispongono di politiche coerenti. Sfortunatamente, nel sistema bipartitico che abbiamo in Gran Bretagna, il pubblico può soltanto scegliere tra due partiti, per quanto orribile possa essere l’alternativa.
Da dove dovrebbero ripartire i conservatori inglesi? Credo che dovrebbero cominciare dall’essere franchi e onesti con l'opinione pubblica, due qualità che per ora non stanno dimostrando. La tendenza di Cameron a tenere un basso profilo – ficcando la testa sotto la sabbia e non facendo nulla, senza pronunciarsi su niente di significativo – potrebbe ritorcersi contro di lui. Cameron non ha fatto dichiarazioni significative perché i sondaggi indicano che sarà comunque proiettato alla guida del Paese. A mio parere questo è un atteggiamento negativo che riflette uno dei concetti senza senso e prevalenti della nostra epoca, l’idea che il governo non richieda dei capi, ma solo un qualche tipo di amministratore bancario. Non abbiamo bisogno di leader ma di manager. E’ un pensiero catastrofico che allontana la moralità dalla politica e che la spoglia di ogni chiarezza morale.
Vale anche per il ministro-ombra della difesa, Liam Fox? No, ritengo che attualmente Liam Fox sia una delle pochissime figure del partito conservatore ad essere stato onesto con il pubblico. Detto questo, Fox non si può sbilanciare in merito al budget per l’esercito. In Afghanistan le nostre truppe sono sovraccaricate di lavoro, sono insufficienti e male equipaggiate. Questo problema può essere risolto solo investendo più soldi nelle nostre forze armate. Tuttavia i conservatori non annunceranno mai l’intenzione di aumentare la spesa per l’esercito. Questo perché potrebbero trovare i soldi necessari solo in due modi: tagliando risorse dal welfare o aumentando le tasse, e loro non vogliono trovarsi nella situazione di dover ammettere che potrebbero fare l’una e l’altra cosa.
L’Italia ha boicottato la Seconda Conferenza di Durban. Che ne pensa? La decisione italiana di boicottare "Durban 2" rappresenta una mossa davvero nobile, importante e grandiosa per l’Italia come Nazione. E anche per la comunità internazionale. La Prima Conferenza di Durban si rivelò un festival dell’odio anti-semita, razzista e islamo-fascista, dominato dai Paesi della Organizzazione della Conferenza Islamica che hanno contribuito a renderla un tiro al bersaglio contro Israele, l’America e le nazioni occidentali. Ad esempio, la Conferenza non si è occupata neppure di uno degli abusi contro i diritti umani che avvengono nel mondo musulmano. Al contrario, durante la prima Durban, gli stati islamici cercarono di propagare la menzogna secondo cui Israele, l’America e l’Occidente sarebbero alla radice di tutti i problemi internazionali. Se i Paesi della Conferenza Islamica vogliono diffondere questa idea sono i benvenuti, ma non dovrebbero avere il nostro sostegno. L’Italia ha fatto la cosa giusta.
Che cosa significa oggi "anti-semitismo"? In realtà il significato di questa parola non è molto diverso da quello che aveva ieri. Se non fosse che mentre in passato l’antisemitismo “veniva da destra” adesso “viene da sinistra”. Infatti in passato l’antisemitismo apparteneva quasi esclusivamente all'estrema destra. Oggi invece è diventato un fenomeno islamico e legato all’estrema sinistra. Con questo non voglio certo dire che i neonazisti sono scomparsi, anzi, ma vengono condannati universalmente. La stessa cosa non avviene quando l’antisemitismo contemporaneo arriva da sinistra, perché la sinistra è al guinzaglio degli islamisti a cui è stato consentito di propagare in giro per il mondo la peggiore e più terribile delle propagande. I movimenti di sinistra in Europa hanno tollerato l’intollerabile, hanno dato asilo, inculcato e promosso l’intollerabile. Questi islamisti che difendono le visioni anti-semite più "mirate" non si accontentano certo della semplice fine dello Stato di Israele: Israele è solo la prima fase del loro piano e sicuramente non l’ultima.
La "Muslim Association of Britain" non ha riconosciuto il verdetto del Tribunale Penale Internazionale contro il presidente sudanese al-Bashir… E’ interessante constatare cosa ha intenzione di riconoscere la MAB e cosa no. Questa associazione, possiamo definirla il gruppo di prima linea della Fratellanza Musulmana in Gran Bretagna, crede che Israele sia la sola nazione a dover essere condannata nell’arena internazionale; peccato che in genere eviti di pronunciarsi quando si tratta di veri crimini commessi in giro per il mondo. Ad esempio la MAB resta muta davanti al massacro perpetrato dai Fratelli Musulmani in Darfur. In altre parole: per questa gente un crimine di guerra è tale solo se è commesso da un ebreo o da un americano. Se lo stesso crimine è commesso da un musulmano, se si tratta di un crimine di guerra commesso – per esempio – da uno Srilankese ai danni di un Tamil, allora non gli interessa. Possiamo trarre una lezione abbastanza chiara da questo atteggiamento: se loro non vogliono fare due più due, facciamolo noi.
Crede che Geert Wilders avesse il diritto di parlare in Gran Bretagna? Guardi, personalmente credo che l’espulsione di Wilder sia stato un disastro diplomatico. Si può essere d’accordo o meno con quello che dice. Per esempio io non sono d’accordo con alcune delle sue affermazioni ma concordo con lui su altri punti. Detto questo Wilders non ha mai incitato alla violenza contro qualcuno, che io sappia. La decisione presa dal governo inglese è stata dettata dalla paura. Penso che in ostri governanti l’abbiano espulso perché erano spaventati dal possibile incitamento alla violenza contro lo stesso Wilders. Erano spaventati da Lord Nazir Ahmed che minacciava di riunire decine di migliaia di musulmani pronti a creare disordini fuori dal Parlamento. Questa è un’espulsione decisa da un governo che non è in grado di spiegarci qual è la differenza tra chi appicca un incendio e chi spegne il fuoco, tra il vero piromane e chi invece dà l’allarme.
Qual è l’influenza della comunità islamica in Gran Bretagna? Il governo inglese lascia la porta ben aperta a gente come Ibrahim al-Moussawi – il portavoce di Hezbollah – che è venuto due volte in Gran Bretagna nell’arco di un paio d'anni. Al-Moussawi non è solo il portavoce di un'organizzazione che promuove la violenza, infatti la pratica ed ha già ucciso molti ebrei in giro per il mondo. Il governo britannico, però, non aveva nessun tipo di problema con quest’uomo, prima che la mia organizzazione iniziasse una campagna per mandare al-Moussawi fuori dalla Gran Bretagna. Il nostro governo, e parlo sia dei laburisti che dei Tories, ha consentito per anni ai più violenti jihadisti di venire in Gran Bretagna, di viverci e di godere dei sussidi inglesi. Questo significa che il fondamentalismo islamico, ora come ora, ha una grande influenza in questo Paese.
(Editing e traduzione di Roberto Santoro)
5 commenti:
Non lo so ma mi sembra che la Gran Bretagna abbia raggiuto il punto di non ritorno.
Hai visto la foto della regina Elisabetta, in visita a una moschea e velata?
E' tutta l'europa ad essere al punto di non ritorno. Ovvio che poi ci sono nazioni come la GB appunto che l'hanno raggiunto un pò prima delle altre.
No, non ho avuto il piacere di vedere le immagini della regina.
se riesco a ritrovare il link te lo invio:ma ti apre che il capo della Chiesa Anglicana debba sottomettersi ad un'altra religione?
A proposito un altro esempio di pace, amore e ,soprattutto, tolleranza.
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/2009/08/08/216264-musulmana_litiga_cognato.shtml
eccola:
http://www.monstersandcritics.com/people/royalwatch/features/article_1405432.php/In_photos_Turkey_Queen_Elisabeth_II_May_14th
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