martedì 18 agosto 2009

Burkini

Donna musulmana suscita curiosità presentandosi nell'impianto con un costume-tuta. La direzione: "Non è stata allontanata". Chiesto controllo sul materiale per motivi igienici. Islam, in piscina col "burkini". Sorpresa e proteste a Verona

VERONA - Verona come Parigi. Due città stessi problemi di integrazione culturale. E visto che è estate stavolta la disputa è sul costume da bagno. Nella città scaligera l'abbigliamento di una donna musulmana in piscina ha creato qualche perplessità. Al posto del classico "due pezzi" o del costume intero infatti, la signora indossava un "burkini". L'hanno battezzato "burkini", ma il costume da bagno indossato da una donna musulmana in una piscina di Verona non ha proprio nulla della sensualità del "classico due pezzi". E' una tuta-abito composta infatti da pantalone fino alla caviglia, tunica lunga e cappuccio a coprire testa collo e spalle. La scena ha sollevato curiosità, perplessità e anche qualche protesta tanto da spingere il direttore dell'impianto a chiedere alla donna la composizione del tessuto del "burkini" per verificare se fosse a norma per poter essere usato in una piscina pubblica. "Certo, anche Federica Pellegrini si tuffa in vasca fasciata e pure gli istruttori di subacquea sono completamente avvolti dalla tuta - spiega Christian Panzarini, il responsabile dell'impianto - ma in questo caso alcune mamme si sono lamentate perché i loro bambini si erano impauriti". La giovane musulmana non è stata allontanata - riferisce l'Arena, il giornale della città scaligera - ma il direttore le ha chiesto di fargli conoscere, anche via mail, le specifiche dell'etichetta. A Parigi invece sono stati più intransigenti: una musulmana di 35 anni, presentatasi in piscina con il "burkini" è stata fatta uscire dalla vasca.

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