giovedì 13 agosto 2009

Novara

Il leghista Giordano li ha bloccati quando gli interessati non hanno mostrato il permesso di soggiorno. Una coppia però ha già annunciato il ricorso. Novara, no a sette matrimoni misti. Il sindaco: "Sono unioni di comodo"

NOVARA - Tra le numerose conseguenze prodotte dal recente decreto-sicurezza del ministro Maroni c'è anche quella di alimentare la triste tendenza ai matrimoni a pagamento, combinati fra italiani e immigrati che, in cambio di somme di denaro, comprano il celibato di uomini o donne italiani per regolarizzare la propria situazione. In soli cinque giorni, a Novara - giunta leghista - sono saltati sette matrimoni in cui uno degli sposi era extracomunitario, sospettati di essere unioni di comodo. A suscitare il sospetto è stato il fatto che al momento in cui si è reso necessario esibire il permesso di soggiorno, gli interessati sono spariti. In uno dei casi, però - la sposa è nigeriana - è stato annunciato unricorso contro il Comune. "La ricreazione è finita - ha commentato il sindaco leghista, Massimo Giordano - finalmente ora è possibile combattere quei matrimoni che sono una scappatoia per ottenere la cittadinanza italiana". Nell'ultimo periodo gli uffici di Stato Civile di Novara hanno registrato una crescita delle domande di pubblicazione da parte di coppie miste, probabilmente allo scopo di celebrare le nozze prima dell'entrata in vigore delle nuove norme. "Oggi - ha aggiunto l'assessore alla sicurezza Mauro Franzinelli - con la richiesta di permesso di soggiorno si ha una garanzia vera sulla regolarità di ciascuno dei richiedenti". In Spagna, intanto, secondo un'inchiesta del quotidiano El Periodico sarebbero ormai centinaia le unioni di comodo a pagamento, tra cittadini spagnoli e immigrati. All'origine del fenomeno in espansione , secondo il quotidiano, ci sarebbe la crisi che nella penisola iberica ha assunto tratti assai preoccupanti.

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