lunedì 3 agosto 2009

I poveri ambulanti...

Scende in campo una task force di 138 uomini contro i 400 venditori del centro storico. La presidente leghista sfida il sindaco: da oggi agenti anche sulle spiagge. A Venezia caccia agli ambulanti, la Provincia schiera i militari di Roberto Bianchin

VENEZIA - Scende in campo un'inedita task-force di 138 uomini, tra militari e agenti della polizia provinciale, per combattere la guerra contro i 400 vù cumprà che affollano il centro storico veneziano, da piazza San Marco a via XXII marzo. Stamane entreranno in funzione 48 agenti della polizia provinciale. Schierati dalla neo-presidente della Provincia di Venezia, la leghista Francesca Zaccariotto, che li ha distolti dai loro compiti tradizionali di controllo della caccia e della pesca. E domani arriveranno a dar manforte 90 soldati dell'esercito italiano mandati dal ministro della difesa Ignazio La Russa, che li ha messi a disposizione della Prefettura. Una "invasione di campo" concentrica di governo e Provincia che suona quasi come un "commissariamento" di una delle ultime giunte di centrosinistra rimaste al Nord, ritenuta "incapace" di risolvere il problema. "Finalmente vedremo quanto possono essere utili le Province, affiancando le realtà locali nella soluzione dei problemi", dice la Zaccariotto, che intende mandare i suoi agenti anche sulle spiagge del litorale per tutelare la sicurezza dei bagnanti, e sguinzagliarli alla caccia di chi vende la mercanzia agli extracomunitari: "Di solito italiani che tengono nascoste queste merci nei loro magazzini". E questo sarà solo il primo passo, spiega, verso "una campagna di informazione e sensibilizzazione" che cercherà di far capire come "l'acquisto di un semplice oggetto possa favorire situazioni di illegalità". Ma l'"aiuto" dell'esercito della Nazione e dei poliziotti della Provincia nell'eterna lotta agli ambulanti stranieri, che anche l'altro giorno ha fatto segnare un nuovo ricovero all'ospedale di una vittima delle fughe disordinate di venditori, un vigile urbano che stava tentando di fermarli, spinto a terra e calpestato, non risulta molto gradita alle istituzioni locali. In primo luogo al Comune. "Venezia non ha bisogno della presenza dell'esercito per garantire la sicurezza in città - taglia corto il vicesindaco Michele Vianello - l'esercito è una cosa assolutamente seria, e si usa contro Bin Laden, oppure in zone urbane assolutamente degradate. Cosa che Venezia non è". Per il vicesindaco, il problema va affrontato con le forze dell'ordine e la polizia municipale, "casomai con il rafforzamento della presenza di carabinieri in borghese". Al presidente dell'Apt, Renato Morandina, non va giù neanche l'intervento della Provincia: "Ma come si fa a mandare la polizia provinciale a caccia di vu cumprà distogliendola dai suoi compiti?". Commercianti e cittadini protestano da mesi con manifestazioni, volantini, raccolte di firme contro l'invasione degli immigrati, ritenuti "sempre più aggressivi, arrabbiati, minacciosi" da Dino Fusello, presidente di un comitato civico che si è costituito su questo problema. Ma protestano anche, con sit-in e cortei, i vu cumprà: "Anche noi abbiamo il diritto di vivere". Una battaglia che ha dato il destro alla Lega per attaccare il Comune, ritenuto "incapace di gestire l'ordine pubblico e di bloccare l'illegalità", e ha fatto scendere in campo anche il governatore veneto Giancarlo Galan: "Venezia è male amministrata. Il sindaco di Santa Lucia di Piave saprebbe fare meglio".

0 commenti: