Le reazioni all'aggressione avvenuta alla stazione di nettuno, vicino a roma. Immigrato bruciato, Veltroni: «Clima di odio e paura creato ad arte». Alemanno: «I recenti fatti di violenza compiuti da stranieri non siano alibi per ritorsioni xenofobe».
ROMA - Dure parole di condanna per l'aggressione ai danni di un immigrato avvenuta a Nettuno da parte del segretario del Pd Waltr Veltroni, che parla di «un clima di odio e paura creato ad arte» per mezzo di «predicazioni xenofobe». «Quello che è successo a Nettuno è gravissimo e suscita in me, come nella stragrande maggioranza degli italiani, rabbia e indignazione - scrive Veltroni in una nota -. Esprimiamo solidarietà al giovane indiano selvaggiamente picchiato e bruciato e chiediamo che i responsabili di questo crimine siano assicurati al più presto alla giustizia. Episodi di intolleranza criminale come questo sono il frutto di predicazioni xenofobe, di un clima creato ad arte di odio e di paura».
ALEMANNO: «NO A RITORSIONI XENOFOBE» - «Prima di lanciare teoremi politici bisogna capire qual è la matrice di questa ennesima, barbara violenza», ribatte a Veltroni il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «C'è un clima difficile - ha ammesso Alemanno - che ha creato una spirale di violenza. Io credo che il Governo sia stato sempre molto chiaro nel distinguere le responsabilità personali dei reati». Sentiti gli sviluppi dell'indagine, Alemanno ha commentato: «Non si esclude che si sia trattato di un nuovo barbaro atto di bullismo, provocato dall'uso di alcol e droghe». Precedentemente, in una nota, Alemanno aveva messo in guardia dalle tentazioni xenofobe: «Se qualcuno pensa che i recenti fatti di violenza, che hanno visto come presunti colpevoli persone immigrate, possano essere un alibi per ritorsioni xenofobe, si sbaglia di grosso. A nessuno è consentito farsi giustizia con le proprie mani e tanto meno strumentalizzare politicamente il dolore delle donne che sono state violentate nei giorni scorsi». Nel pomeriggio di domenica Alemanno è andato a trovare il ferito all'ospedale. «Ieri gli immigrati erano colpevoli, oggi vittime», ha sottolineato.
MARRAZZO: «VIGLIACCHI» - il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha parlato di «aggressione vigliacca e per questo ancora più vergognosa e intollerabile» e di «barbara violenza, il frutto avvelenato di una demonizzazione del fenomeno immigrazione». «Vigliacchi sono tutti quelli che, da sempre, pensano di risolvere i propri limiti individuando il capro espiatorio più facile - ha aggiunto Marrazzo -. Nella speranza che la vittima dell'aggressione possa riprendersi mi auguro che i responsabili di questo atto vengano immediatamente assicurati alla giustizia».
3 commenti:
Ora, ammetto umilmente di non conoscere tutti i retroscena, ma sai che godimento trimalchionico se gli aggressori fossero dei romeni o dei marocchini?! A Veltroni si chiuderebbero le natiche e le labbra per qualche ora?
Niente da fare... Pare che si tratti dei soliti utili idioti! Anche se, a questo punto, sono idioti solo perchè vanno a colpire i bersagli più sbagliati! Se si deve fare qualcosa di eclatante, si chiama qualche amico in più, si va in cerca di un pusher marocchino o di un paio di rumeni reduci da qualche scippo! Se avessero dato fuoco a tipi come quelli, Veltroni avrebbe potuto piangere, dimenarsi, far scioperi della fame fino a morirne; Alemanno avrebbe potuto scuotere il capo con disappunto fino a perder l'equilibrio e cadere faccia a terra; l'Italia intera avrebbe proclamato festa nazionale!
Già, le solite bestie che non hanno di meglio da fare. E in effetti la xenofobia non c'entra. C'entra che anche questi idioti dovrebbero finire in galera. Ma certi politici, prima di parlare che almeno si accertino dei fatti e dei colpevoli.
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